Il Giugliano Calcio 1928 ha ufficializzato l’arrivo di Gianluca Colavitto sulla panchina della Prima Squadra. Il tecnico ha firmato un contratto di durata annuale, dando così il via al nuovo progetto sportivo del club campano. A supportarlo nel lavoro quotidiano sarà Marco Noviello, scelto come allenatore in seconda.
L’annuncio della società
Il club gialloblù ha diffuso una nota in cui ha confermato la nomina del nuovo allenatore: “Il Giugliano Calcio 1928 comunica di aver affidato l’incarico di Responsabile Tecnico della Prima Squadra a Gianluca Colavitto. Il mister si lega al club con un accordo su base annuale e sarà coadiuvato dall’allenatore in seconda Marco Noviello”.
La stessa comunicazione ha anticipato ulteriori aggiornamenti legati alla nuova stagione: “La società informa inoltre, che nei prossimi giorni saranno resi noti ora e luogo della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo Angelo Antonazzo e del nuovo mister. La conferenza anticiperà l’inizio ufficiale dell’attività sportiva della nuova stagione”.
Il percorso di Colavitto
Nato a Pozzuoli nel 1971, Colavitto ha mosso i primi passi da calciatore nelle giovanili del Napoli durante l’epoca di Maradona. Dopo un percorso da difensore in Serie C con maglie come quelle di Juve Stabia, Sora, Avellino e Lanciano, ha chiuso la carriera da giocatore in giovane età a causa di infortuni.
Dopo una parentesi lontano dai campi, è ripartito come allenatore nelle serie dilettantistiche abruzzesi, ottenendo buoni risultati con squadre come Vastese e Avezzano. Il salto di qualità è arrivato a Matelica, dove ha conquistato una storica promozione in Serie C. Con il successivo progetto nato dalla fusione con l’Ancona, ha raggiunto i playoff di Lega Pro, ottenendo un brillante quinto posto e il riconoscimento come miglior giovane tecnico del girone.
Dopo una stagione complicata e due esoneri con l’Ancona, Colavitto si è concentrato sull’aggiornamento professionale, frequentando il corso Uefa Pro e partecipando a stage con allenatori di primo piano come De Zerbi e Ancelotti.