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Veleni sull’omicidio di Martina: denunciato tiktoker per insulti a vittima e genitori, e c’è il ‘caso panino’
L’omicidio della 14enne Martina Carbonaro è uno choc, e ad esso si sta saldando una vischiosa scia di veleni. Lo scenario dei secondi sono i social, con Tiktok epicentro. Il bilancio di giornata parla di due casi. Un account denunciato per diffamazione aggravata, e un venditore-tiktoker finito nell’occhio del ciclone per un video. Tanto per iniziare c’è la denuncia. Marcello Carbonaro, padre della vittima, si è recato dai Carabinieri di Afragola. Assistito dal penalista Sergio Pisani, ha sporto querela contro un profilo di Tiktok. Un utente dall’accento settentrionale ha infatti postato un video, dove si attribuirebbero colpe ai genitori di Martina. I Carbonaro sono accusati di ignoranza, per aver consentito alla figlia di fidanzarsi a 12 anni. Si mette in relazione questa circostanza con l’uccisione, avvenuta per mano dell’ex fidanzato. Nel video, allegato alla denuncia, c’è una sequela di offese. Una serie di volgarità prende di mira perfino la 14enne. E non mancano insulti a sfondo anti meridionale.
La seconda vicenda parte stamane da un altro video su Tiktok, pubblicato sul profilo di Patrizio Chianese. Lui è conosciuto come “il re degli hotdog”, si trova all’interno del suo chiosco ad Afragola. Accanto c’è Fiorenza, la mamma della 14enne ammazzata. La donna indossa la t-shirt con la foto della figlia, dove campeggia la scritta “Ciao Martina”. Le immagini mostrano il venditore intento a preparare il panino preferito dalla ragazza. Il video però scatena una bufera, collezionando una raffica di commenti negativi. E a un certo punto viene rimosso.
Qualche ora dopo la famiglia Carbonaro diffonde un comunicato di chiarimento. “La mamma di Martina non era lucida” afferma la nota. “Il venditore – si sostiene – ha approfittato del momento di fragilità per fare un video e pubblicarlo sui social”. Si ricordano i “giorni di dolore profondo e confusione”, vissuti dai genitori. Per “cercare un attimo di sollievo e prendere un po’ d’aria”, ieri la decisione di una passeggiata. In strada Fiorenza “si è fermata a un chiosco per mangiare un panino”. Il ‘paninaro’ “riconoscendola, ha iniziato a parlarle di Martina, affermando che era una sua cliente”. La signora, certo, “si stava rendendo conto che veniva ripresa”. Ma “non era completamente lucida, e dalle immagini si vede” afferma il comunicato. “Ma nonostante questo – è l’accusa – il venditore ha scelto comunque di registrare il momento e pubblicarlo su tutti i suoi canali social, per riscuotere probabilmente visibilità su una tragedia, senza alcun consenso”. Nella ricostruzione, “appena venuta a conoscenza del video online“, la donna “ne ha chiesto immediatamente la rimozione, purtroppo non avvenuta nemmeno subito”. La nota chiede “con forza rispetto per il dolore privato“, considerando il momento. Intanto, in un nuovo video Chianese si scusa. “L’ho fatto per commemorare Martina, non per pubblicità” giura.
Vopinsieme 2025, consegnate due nuove ambulanze
Ieri sera a Pontecagnano Faiano alla presentazione del Consigliere Regionale Andrea Volpe e dell’Assessore Dario Vaccaro del comune, e dell’associazione Amici del Tricolore si è tenuta la manifestazione VOPINSIEME 2025. Alla manifestazione sono state consegnate attestati e benemerenze ai volontari che si sono distinti in operazioni di soccorso nell’anno 2024.
Successivamente e’ stata effettuata una simulazione di un intervento di spegnimento di una macchina incendiata e del soccorso con ambulanza
Infine sono state presentate 2 nuove ambulanze che si aggiungono al parco mezzi dell’associazione che opera nel soccorso e nel 118.
Incendio in un’abitazione a Paestum, evacuati gli abitanti
Incendio abitazione questo pomeriggio a Paestum in località Gromola. I vigili del fuoco del distaccamento di Agropoli supportati da un’auto botte del disaccamento di Eboli sono intervenuti per estinguere le fiamme all’interno di un’abitazione che ha visto distrutto tutto il primo piano. Fatti evacuare temporaneamente gli abitanti della struttura, la priorità dei caschi rossi è poi stata la presenza dei solai in legno. Non si sono registrati feriti e le cause dell’incendio sono da valutare. Interessato un forno elettrico presente al primo piano.
Incendio all’interporto di Nola, solo a Polvica diossine superiori
Nello specifico i campionatori sono stati attivati rispettivamente in località Polvica (Nola) e a Baiano (Avellino). Per quanto riguarda Polvica gli esiti restituiscono una concentrazione di diossine superiore alla norma. Situazione diversa a Baiano dove gli esiti del monitoraggio evidenziano una concentrazione inferiore rispetto alle concentrazioni di tossicità indicate dal Lai, quale valore di riferimento dalla comunità scientifica.
Paura al Parco di Pompei, bus esce da corsia e fa cadere una donna
Oggi il Parco ha registrato un grande afflusso per la prima domenica del mese che prevede l’accesso gratuito. In una nota si sottolinea che i tempi di accesso sono stati “scorrevoli, con picchi di 20-30 minuti di attesa, anche grazie alle nuove regole stabilite in occasione della domenica gratuita, con la sospensione del biglietto nominativo per queste giornate”. Grande attenzione anche alla sicurezza fuori gli scavi, con il Comune di Pompei che, su richiesta della direzione del Parco, ha fornito 250 transenne ed è presente con i vigili urbani. “Proprio le transenne hanno evitato il peggio quando, nell’area antistante uno degli ingressi, un pullman nella salita verso Porta Marina superiore è fuoriuscito leggermente dalla corsia”, si spiega.
“Ringrazio il Comune, le Forze dell’ordine e lo staff del Parco Archeologico, in particolare il personale di biglietteria, vigilanza e accoglienza e l’ufficio tecnico – ha detto il direttore del sito, Gabriel Zuchtriegel – senza le transenne, l’incidente poteva avere conseguenze molto più gravi. Avremo aggiornamenti sulla persona in ospedale e le auguriamo pronta guarigione. Nell’insieme, con accessi così scorrevoli, tempi di attesa minimi anche nel confronto nazionale ed internazionale, misure straordinarie di sicurezza grazie alla collaborazione del Comune di Pompei, posso solo meravigliarmi di chi, senza del resto essere stato sul posto, parla di inefficienza e disorganizzazione: nella migliore dell’ipotesi, è ignoranza, nella peggiore, un attacco strumentale, perché evidentemente la nostra linea di rispetto della legalità e di contrasto al bagarinaggio non piace a tutti, ma noi andremo avanti lo stesso senza farci intimidire. I tempi in cui i biglietti del Parco si rivendevano anche durante le giornate gratuite sono finiti e non torneranno più”.
“Con ampio anticipo, in vista dei due giorni ad ingresso gratuito di domenica e lunedì, ho firmato una ordinanza, unitamente al dirigente della Polizia Municipale, per fornire centinaia di transenne a tutela dei turisti in fila e la presenza massiccia degli agenti della municipale. Un’ordinanza, appunto, che va nella direzione della sicurezza – spiega – La collaborazione, unitamente anche alle altre forze dell’ordine, ha permesso di gestire al meglio i flussi turistici. Possiamo ritenerci soddisfatti per un bilancio molto positivo.
Sono lieto di poter collaborare con il direttore generale del Parco, anche in virtù del protocollo d’intesa che abbiamo siglato all’inizio dei rispettivi insediamenti. Una collaborazione nata ai tempi delle restrizioni del Covid. A chi lancia critiche gratuite invito a venire a Pompei per vedere di persona come la collaborazione tra Comune e Parco funziona”.
Bilotti (M5s): “Uniti contro la violenza di genere, educazione sessuo-affettiva nelle scuole”
“Quella della prevenzione della violenza di genere è una sfida che deve vederci uniti, al di là delle appartenenze. È positivo, infatti, che si stia sviluppando una consapevolezza condivisa anche tra forze politiche diverse. Ma, se veramente c’è questa volontà comune, discutiamo subito la proposta di legge che abbiamo già presentato da anni e che punta a introdurre l’educazione sessuo-affettiva in tutte le scuole. È da troppo tempo che ne chiediamo la calendarizzazione. Serve un passo concreto”. A dirlo è la senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti. La parlamentare salernitana pensa “al recente femminicidio di Martina Carbonaro ad Afragola” sostenendo che “il problema non è fidanzarsi a 12 anni. Il punto è che non si ammazza”. “Non possiamo più rimandare. Bisogna educare i giovani al rispetto delle differenze, alla comprensione reciproca affinché sappiano accettare un rifiuto. Solo così possiamo pensare di contrastare, davvero, la cultura del possesso e della sopraffazione”, evidenzia Bilotti, invitando a “mettere da parte le divisioni e a lavorare insieme per un cambiamento culturale vero”.
Deputato Avs: “Nel Napoletano abusivi occupano casa di una donna”
“Ho assoluta necessità di riprendere possesso dell’appartamento – scrive la cittadina di Melito al deputato – al suo interno ci sono tutti i beni di mia proprietà oltre a quelli dei miei genitori e al momento non ho sostentamento economico”. “Parliamo di una persona che vive un momento di difficoltà e che al suo ritorno a casa, dopo un lutto pesante come la perdita della madre, si ritrova la propria casa occupata da abusivi. Chiedo che le autorità competenti si attivino subito per approfondire la situazione e verificare i fatti – dice Borrelli. E’ necessario restituire l’alloggio alla sua legittima assegnataria al più presto. Non possiamo continuare a tollerare soprusi e occupazioni abusive, i cittadini fragili vanno difesi e hanno la necessità di vedere tutelati i propri diritti”.
Piero De Luca: “Grande intervento sulle spiagge a Salerno”
“È il frutto di un lavoro straordinario realizzato, con il sostegno della Regione Campania, dal Comune di Salerno. Un messaggio importante per tutto il Paese arriva dal Sud, un Sud che combatte, non si arrende, avanza e porta avanti progetti all’avanguardia di cui siamo orgogliosi”, conclude.
Piovono multe nei grandi comuni, gli autovelox riempiono le casse in Valle Telesina
I consumatori, Codacons ed Assoutenti, fanno i conti anche in vista dei prossimi esodi estivi. Nelle principali 20 città italiane le multe stradali hanno garantito nel 2024 incassi totali da quasi 650 milioni di euro, in aumento dell’11,3% rispetto ai proventi totali registrati nel 2023, spiega il Codacons, che ha analizzato i rendiconti che gli enti locali devono pubblicare per legge entro il 31 maggio di ogni anno, indicando gli introiti percepiti attraverso le sanzioni per violazione del codice della strada e il relativo utilizzo.
Milano rimane in testa alla classifica dei comuni italiani con i proventi più alti, con quasi 205 milioni di euro incamerati grazie alle multe stradali, +57,5 milioni rispetto al 2023. Al secondo posto si piazza Roma con quasi 169 milioni di euro di incassi, staccando nettamente Firenze, al terzo posto con 61,5 milioni, e Torino, quarta con 45,3 milioni. Il comune che registra l’incremento percentuale maggiore delle multe rispetto al 2023 è Campobasso, +174% (da 112mila a 308mila euro), +39% Milano, +36,5% Firenze.
I proventi complessivi delle principali 20 città monitorate passano così dai 583,8 milioni del 2023 ai 649,9 milioni del 2024, in aumento di 66 milioni, +11,3% in un anno. Se si analizza però il valore delle sanzioni stradali rispetto al numero di residenti dei vari comuni, si scopre che l’importo pro-capite più elevato è a Firenze, con una media pari a 168 euro di multe a residente nel 2024.
C’è poi il discorso autovelox: le stesse 20 città monitorate hanno incamerato grazie agli apparecchi di rilevamento della velocità 62,1 milioni di euro nel 2024. Qui a salire sul podio della classifica è Firenze, con incassi da autovelox per 20,5 milioni di euro, doppiando quasi Milano che si ferma a 10,6 milioni. Al terzo posto Bologna con circa 7,6 milioni di euro, aggiunge il Codacons.
E proprio spulciando i dati dei proventi da autovelox il Codacons rivela altre sorprese: il piccolo comune di Colle Santa Lucia, sulle Dolomiti, che conta poco più di 300 abitanti, grazie al suo unico autovelox ha incassato quasi 400mila euro di multe nel 2024, 1,66 milioni di euro totali nel periodo 2021-2024, in media 4.896 euro a residente. Incassi stellari anche per alcuni comuni del Salento, i cui autovelox rappresentano un incubo per gli automobilisti che trascorrono le vacanze estive nella zona:
Galatina (Lecce) 5.874.926 euro; Cavallino (Lecce) 1.010.778,91 euro; Trepuzzi (Lecce) 1.258.279 euro. Quasi 2,2 milioni i proventi garantiti dai tanti autovelox installati lungo la temibile “Telesina”, strada che dal casello di Caianello porta a Benevento.
E sempre parlando dei temuti autovelox Assoutenti osserva come, “in assenza di regole certe, si rischi il caos sulle strade delle vacanze, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali”. “I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli – spiega il presidente Gabriele Melluso -, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, anche in virtù di una recente sentenza della Cassazione che ha bocciato la circolare del Mit che equiparava l’omologazione all’approvazione degli autovelox, ribadendo come le sanzioni elevate da apparecchi non omologati siano nulle”. Non solo. “Dal prossimo 12 giugno le amministrazioni locali, con l’entrata in vigore definitiva delle nuove regole varate dal Mit lo scorso anno, non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma dovranno rispettare distanze minime tra una postazione e l’altra e installarli dopo il parere dei Prefetti”.