Intorno alle ore 14 è stato necessario fermare il traffico ferroviario nei pressi della stazione di Bellizzi. A rendere necessario lo stop un incendio. Per venire incontro ai disagi per i passeggeri, è stato subito istituito un servizio un trasporto sostitutivo di bus Italia per Salerno. Lo si può utilizzare anche con fermata al centro. Si conta di ripristinare al più breve il servizio ordinario. Sul posto per spegnere le fiamme i vigili del fuoco.
Svastiche a Summonte: deturpato il centro sociale di Embriciera
Sdegno e preoccupazione a Summonte per l’atto vandalico che ha colpito il centro sociale di Embriciera. Ignoti hanno imbrattato l’edificio con scritte e disegni offensivi, arrivando perfino a danneggiare il prezioso mosaico dell’artista Felice Nittolo in Piazza della Dama, ritenuto un simbolo di identità e bellezza per l’intera cittadinanza.
A condannare con forza l’accaduto è stato il sindaco Ivo Capone, che in una nota ha espresso “Ferma condanna per un gesto che nulla ha a che vedere con lo spirito di una comunità civile e rispettosa”. “Pur volendo interpretarlo come una bravata adolescenziale – ha dichiarato il primo cittadino – non possiamo e non dobbiamo minimizzarne la gravità. Imbrattare un luogo pubblico significa colpire l’intera collettività”.
Il sindaco ha poi espresso piena solidarietà all’associazione che gestisce con dedizione il centro sociale, evitando che diventi, ha sottolineato, “Uno dei tanti luoghi dimenticati”.
Nell’atto vandalico, uno dei bersagli più colpiti è stato proprio il mosaico di Nittolo, opera di grande valore artistico e culturale per il territorio. Un danno che ha ferito non solo l’estetica della piazza, ma anche il senso di appartenenza di molti cittadini. “Ci auguriamo che episodi come questo non si ripetano più – ha concluso Capone – e invitiamo in particolare i più giovani a prendersi cura degli spazi comuni, perché appartengono a ciascuno di noi”. Le forze dell’ordine, prontamente intervenute sul posto, stanno ora lavorando per identificare i responsabili.
PlayOff, Serie C: stasera il ritorno della finale, il Pescara di Letizia ad un passo dalla B
Saranno in ventimila questa sera (ore 21:15) a spingere il Pescara verso la serie B nel ritorno della finale dei playoff. All’Adriatico si ripartirà dal blitz (0-1) degli abruzzesi al Liberati maturato cinque giorni fa grazie ad un gol dell’ex Benevento Gaetano Letizia. La Ternana dovrà vincere con una rete di scarto per portare la gara ai supplementari in un match che potrebbe anche decidersi ai calci di rigore. Al Pescara, invece, basterà non perdere al 90esimo per staccare il biglietto per la serie Cadetta.
Qualche assente da una parte e dall’altra complici le squalifiche di Vallocchia (Ternana), Squizzato e Merola (Pescara) in un match che si preannuncia molto equilibrato.
Dirigerà l’incontro Andrea Calzavara di Varese, coadiuvato dagli assistenti Andrea Zezza di Ostia Lido e Ayoub El Filali di Alessandria; quarto ufficiale Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta. Al VAR Federico La Penna di Roma e Maria Marotta di Sapri (AVAR).
Finale Playoff Serie C NOW 2024-25
Andata – 2 giugno 2025
Ternana – Pescara 0-1
Ritorno – 7 giugno 2025
Pescara – Ternana Ore 21:15 (SkySportUno, SkySport251, RAI2, Fifa+ e RaiItalia)
Orrore all’autostazione: minori molestate, scattano arresti e denunce
Nell’ambito della complessiva strategia di contrasto a comportamenti illeciti messa in atto dalla Polizia di Stato di Avellino, a seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei pressi dell’Autostazione Air di via Fariello, negli ultimi giorni agenti gli della Squadra Volanti hanno proceduto ad un arresto e al deferimento in stato di libertà di due persone.
In particolare, nella serata del 5 giugno, il pronto intervento dei poliziotti ha permesso l’arresto, per i reati di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale, di un cittadino extracomunitario di 21 anni che stava molestando una quattordicenne in attesa dell’arrivo dell’autobus.
La minore riferiva agli agenti di aver appena subito un palpeggiamento nelle zone intime da parte dell’ uomo che poi aveva continuato a molestarla toccandosi i propri genitali e mimando altri atti osceni. Immediatamente l’autore della violenza veniva fermato dai poliziotti e condotto presso la Questura nonostante la tenace resistenza posta in essere nei loro confronti.
Di tali attività è stato dato avviso al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica che ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Avellino e, all’esito dell’udienza odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare della custodia in carcere.
Inoltre, nella mattina del 6 giugno, i poliziotti della Squadra Volanti hanno anche deferito in stato di libertà, per il reato di atti osceni aggravati, un cinquantaduenne italiano residente nella provincia di Avellino che all’interno dell’autostazione si stava masturbando nelle vicinanze di due ragazze, delle quali una minorenne, rivolgendo loro apprezzamenti volgari.
Nei confronti dell’uomo, il Questore della Provincia di Avellino ha disposto, altresì, il Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Avellino per 4 anni. Le contestazioni per entrambi sono allo stato provvisorie e la colpevolezza delle persone coinvolte sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.
A piedi dalla Campania a Santa Maria di Leuca per papà: Francesca fa tappa a Benevento
‘In cammino per papà Pasquale’. Francesca Crocetti ‘non cerca comodità ma verità’ attraverso una lunga camminata che la vedrà protagonista di un percorso lungo e stancante.
Tappe del cammino:
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Cancello ed Arnone
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Maddaloni
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Benevento (2 agosto)
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Faeto
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Castelluccio dei Sauri
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Cerignola
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Andria
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Bitonto
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Mola di Bari
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Savelletri
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Torre Santa Sabina
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Torchiarolo
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Martano
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Vignacastrisi
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Santa Maria di Leuca
Già pronta per lei, il giorno 2 agosto, un alloggio a Benevento: pernotto previsto presso la Parrocchia Beato Moscati in via Ciletti col supporto di don Lupo.

Per donare:
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Valle Caudina, Mastella scrive a Salvini e De Luca: “Rischio di eterna incompiuta, convocare tavolo”
Sulla vicenda dello stallo in cui versano i lavori per la ferrovia Valle Caudina che collega su ferro Benevento e Napoli, attraversando le province di Napoli, Avellino e Caserta, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha scritto al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca la seguente lettera: “La provincia di Benevento e in particolare una popolosa fascia di essa, la Valle Caudina, nonché ampie zone delle province di Napoli, Avellino e Caserta, vivono da quasi un decennio una condizione di disagio infrastrutturale che ha superato i confini tanto dell’umana sopportazione, quanto dei canoni che segnano la civiltà contemporanea. Mi riferisco alla vicenda del collegamento su ferro Napoli-Benevento e alla ferrovia cosiddetta Valle Caudina.
Da oltre sette anni, questa linea, che storicamente per esperienza personale so non aver mai brillato per tecnologia e rapidità, è di fatto interrotta. Migliaia di pendolari sperimentano quotidianamente, per motivi di lavoro, di trasferte sanitarie, familiari o anche semplicemente di svago, un’odissea inaccettabile. C’è un cantiere-lumaca aperto da anni che riapre tristemente, qui in quest’area interna del Mezzogiorno, la poco lusinghiera pagina delle eterne incompiute, perché tale è diventata quest’opera ferroviaria, ormai fantasma di sé stessa.
Da Sindaco, avevo provato ad imbastire una interlocuzione con Ente Autonomo Volturno (Eav) e Rfi per capire, attraverso l’unico strumento disponibile per la politica ovvero il dialogo istituzionale, quale fosse il timing reale per riaprire la tratta. La tentazione, cui qualcuno cede spesso negli ultimi tempi, di speculare su questa faccenda per raccogliere un tornaconto politico-mediatico è banale e miope: perché la dimensione della vicenda intacca la credibilità generale della politica, non di una parte.
Negli ultimi giorni ho appurato, anche attraverso interlocuzioni formali e informali, che tuttavia un livello di approccio istituzionale che veda in prima linea i soli Enti locali, rischierebbe di essere inutile. I problemi di natura tecnica che mi sono stati rappresentati sono talmente numerosi e aspri che è concreto il rischio che l’opera diventi una eterna incompiuta e che non si finisca affatto, né ora, né tra un anno. Se ciò accadesse, tutte le istituzioni si consegnerebbero al pubblico ludibrio e la perdita di credibilità sarebbe difficilmente recuperabile. Questo non si può accettarlo. Ma nelle condizioni attuali, solo un intervento deciso delle due massimi istituzioni che voi rappresentate, la Regione Campania e il Ministero delle Infrastrutture, può determinare condizioni per uscire dall’impasse. Non è questa la sede per entrare nei dettagli di ordine tecnico-giuridico che potrebbero consentirlo, ma Vi chiedo la convocazione in tempi relativamente brevi di un Tavolo inter-istituzionale con Ministero e Regione Campania: l’unico modo per evitare una debacle amministrativa, tecnica e dunque politica è l’intervento ai massimi livelli e tramite un accordo, al di là del colore politico, tra le sfere di vertice direttamente coinvolte nella vicenda. Sono sicuro che voi comprendiate che è necessario operare subito in questo senso. In caso contrario difficilmente qualcuno potrà dirsi esente da colpe”, conclude il sindaco Mastella.
Fonderie Pisano, Forte (Salute e Vita) critica il tavolo in programma lunedì
«Siederanno attorno a quel tavolo – prosegue Forte – proprio quei soggetti che la sentenza della Corte ha di fatto ritenuto responsabili di non aver agito per fermare la tragedia ambientale e sanitaria in atto nella Valle dell’Irno. È paradossale, se non ridicolo. Ma a Salerno siamo ormai abituati a questa politica, con la p minuscola, fatta di propaganda e tatticismi che preferisce la retorica verbale e il dolce far nulla pratico all’agire tempestivo e responsabile nell’interesse esclusivo del territorio, della salute dei suoi abitanti».
Forte ricorda come già nel 2017 lo studio Spes – realizzato sulla popolazione residente – e la successiva relazione finale del 2020 abbiano dimostrato «che nel sangue di 400 cittadini, residenti entro un raggio di tre chilometri dalla ciminiera principale delle Pisano, si riscontravano livelli di mercurio cinque volte superiori alla media regionale, insieme a metalli pesanti che potrebbero provocare patologie gravissime come Parkinson, Alzheimer e vari tipi di tumore. Cosa è stato fatto da allora? Nulla».
Nel mirino dell’associazione innanzitutto la Regione Campania: «Da un lato ha riconosciuto ufficialmente che la fonderia inquina e che quindi va chiusa, come sottolineato in una dichiarazione pubblica del governatore De Luca, dall’altro invece le ha concesso una nuova Aia per altri dodici anni». Presa di posizione dura e perentoria anche nei confronti dell’Arpac perché «continua a utilizzare parametri da zona industriale per i rilevamenti mentre l’area è residenziale e commerciale dal 2006, da quasi vent’anni».
«La verità – conclude Forte – è che questo tavolo nasce per perdere tempo. È fumo negli occhi, una melina politica e istituzionale, una vergogna indegna nei confronti dei cittadini che in questi anni hanno sofferto, si sono ammalati, sono morti. Se davvero si vuole risolvere questa tragedia si convochi chi l’ha causata: i rappresentanti delle Fonderie Pisano. E si parta da chi l’ha combattuta fin dall’inizio: i cittadini e l’associazione Salute e Vita».
Comportamenti illeciti durante l’affidamento: scatta la misura cautelare
Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Avellino hanno dato esecuzione al decreto del Magistrato di Sorveglianza di Avellino di sospensione della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali e contestuale ordine di accompagnamento in Istituto di pena nei confronti di un 38enne avellinese, gravato da precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, già destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
In particolare, il predetto, attualmente sottoposto alla misura provvisoria dell’affidamento in prova ai servizi sociali, poneva in essere comportamenti illeciti tali da determinare la revoca della misura e il contestuale accompagnamento in Istituto di pena.
Il predetto, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “A. Graziano” di Avellino.