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“L’ignoranza nella tua vita la fara’ sempre da padrona”: striscione durissimo contro Osimhen

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Un messaggio forte, durissimo, apparso davanti a uno dei simboli della città, il Maschio Angioino. Uno striscione firmato dalla Curva A è stato esposto in pieno centro e ha come bersaglio diretto Victor Osimhen.

Lo striscione recita: “Osimhen l’ignoranza nella tua vita fara’ sempre da padrona, pezzente, ricorda che qui ha giocato Maradona.” Una frase pesantissima, che lascia intendere tutto il malumore di una parte del tifo organizzato nei confronti del centravanti nigeriano. 

Purtroppo il rapporto con la tifoseria si è incrinato drasticamente. Citare Maradona in uno striscione non è mai casuale a Napoli. È un messaggio chiaro: nessuno è più grande della storia del club e chi indossa la maglia azzurra deve ricordare dove si trova. 

Lo striscione ha fatto rapidamente il giro dei social, scatenando reazioni contrastanti: c’è chi condanna il tono eccessivo del messaggio e chi invece lo condivide, ritenendolo una risposta “doverosa” all’atteggiamento del giocatore.

Intanto, Osimhen è in attesa della cessione al Galatasaray. Ma l’ultimo strappo sembra ormai consumato. E questa volta, in maniera irreversibile.

De Laurentiis arriva a Dimaro: “De Bruyne farà la differenza. Conte? Non sbaglia mai”

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Aurelio De Laurentiis è tornato a prendersi la scena. Il presidente del Napoli ha raggiunto il ritiro di Dimaro nel tardo pomeriggio, portando con sé entusiasmo e dichiarazioni forti. Ai microfoni di Sky Sport, ha fatto il punto sul mercato azzurro, lodato l’operato del suo allenatore e del direttore sportivo Giovanni Manna, e non ha risparmiato critiche al sistema calcio italiano.

Senza giri di parole, De Laurentiis ha elogiato l’arrivo di Kevin De Bruyne, centrocampista simbolo di un mercato ambizioso e mirato: “Mi ha colpito la sua grandissima serietà e professionalità. Sa perfettamente che determinerà una gran differenza a centrocampo”. Alla domanda se sia il suo colpo più importante, il presidente ha risposto con la solita ironia: “Io sono sempre contento degli acquisti che faccio”, lasciando però intendere quanto creda nell’impatto del fuoriclasse belga.

Spazio anche per un elogio al duo tecnico-dirigenziale che sta costruendo il nuovo Napoli: “Manna è un grandissimo acquisto, un direttore sportivo competente e conoscitore profondo del mercato. E Conte non sbaglia: se accetta certi giocatori è perché sa di poterli migliorare ancora”. Parole che certificano piena fiducia nell’ex tecnico della Nazionale, già protagonista del ritorno allo Scudetto.

De Laurentiis ha poi svelato i retroscena delle ultime operazioni: “Lucca? Un gigante di due metri, ho firmato subito per metterlo a disposizione di Conte. Beukema ha superato le visite mediche, ma fino all’ultimo io tremo sempre prima che il medico dica ‘tutto bene’. Quando vuoi davvero un calciatore, devi andare dritto alla meta”.

Non sono mancate le stoccate al mondo del calcio italiano: “Il sistema è estremamente indebitato, non solo in Italia ma anche in Europa. In Lega c’è grande confusione. Mancano gli imprenditori nei momenti decisivi. Io capisco gli amministratori delegati e i direttori generali, ma in certi casi ci vuole il proprietario”.

Netto il giudizio sui fondi d’investimento: “Sono sempre stato contrario: sono di passaggio, devono solo massimizzare. C’è qualcosa che non funziona. E poi siamo in troppi: 20 squadre sono troppe, non ci sono abbastanza risultati economici per sostenerle”.

Un passaggio anche sulla Federazione: “Gravina e Viglione sono una coppia inaffondabile, capaci di dare il massimo al calcio italiano. Se il Governo cominciasse ad ascoltare di più le richieste di presidenti e proprietari, si andrebbe dritti a un successo maggiore e a un minor indebitamento”.

Il Napoli riparte da qui: da un presidente più determinato che mai, da un mercato ambizioso e da un progetto che punta chiaramente a consolidarsi ai vertici. E a Dimaro, con De Bruyne già al centro del villaggio azzurro, il popolo napoletano sogna ancora.

 

 

Coroglio, i proprietari di case: “Disposti a pagare noi ristrutturazioni, ma lo Stato non ce le espropri”

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Chiedono un Consiglio comunale monotematico con la presenza del sindaco/commissario Manfredi. In alternativa, una rivalutazione dei loro appartamenti da espropriare. Oggi è partita una lettera dei proprietari di case a Borgo Coroglio. Destinatario non solo il commissario di governo per il Praru di Bagnoli. Ma anche Palazzo Chigi, la Regione Campania, il prefetto di Napoli.L’ennesima Pec” sottolinea uno degli espropriandi.

Si dichiarano “favorevoli allo sviluppo della area ex Italsider“, ed anche all’America’s Cup a Bagnoli. Ma invocano “risposte” su una serie di questioni, considerandosi sinora insoddisfatti. Vorrebbero discutere in consiglio comunale di una revoca dell’esproprio. “Restare proprietari delle nostre case – spiega la lettera -, comprate con tanti sacrifici, anche dopo la rigenerazione di tutta l’area Sin”. Per ottenere questo, si dicono disposti a far ristrutturare gli edifici “a nostre spese”. Metterebbero mano al portafogli, insomma. E chiuderebbero un occhio sugli 1.2 miliardi di fondi pubblici, già stanziati per le bonifiche. Peraltro, a quei lavori giurano di pensarci da tanto. “Ci è stato impedito di farlo – obiettano – in quanto sembrava imminente l’esproprio, ma sono passati più di 5 anni con un nulla di fatto”.

In caso di risposta negativa, accetterebbero sì l’esproprio, ma su parametri nuovi. Ossia, valutando i loro immobili “non meno di 5.000 euro al mq”. Ad oggi, sostengono che la stima sia molto inferiore: 1000 euro a mq. Una somma da loro ritenuta distante dai “valori reali di mercato in zona”. Anche per altri motivi. I residenti reclamano un indennizzo per “l’inquinamento provocato dallo Stato”, da inserire nella pratica esproprio. Alle istituzioni, inoltre, chiedono pure “tempi certi” per queste procedure. Ma anche per i lavori di rigenerazione di Borgo Coroglio. In mancanza di riscontri, annunciano proteste durante le competizioni di vela.

 

Casertana, tanti allenamenti e poco mercato; domenica test con la Primavera: Pinto a porte aperte

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Domenica mattina la Casertana svolgerà il primo test amichevole della nuova stagione. Sarà, come anticipato, una partitella in famiglia con la squadra primavera dei falchetti. La sfida si disputerà domenica – appunto – allo stadio Pinto, che, per l’occasione, sarà aperto a tutti i tifosi, che potranno salutare la squadra prima della partenza per Chianciano. Oltre al test contro la primavera, non si conoscono ancora eventuali avversarie che la Casertana potrà incontrare in ritiro. Però, è già fissato l’incontro amichevole il 10 agosto al Viviani contro il Potenza: la squadra lucana punta ai playoff, e sarà un test probante. Infine, il 17 agosto è previsto l’esordio stagionale in Coppa Italia.

Per la partenza in Toscana, il tecnico Coppitelli avrà ancora una squadra con i lavori in corso. Radiomercato vuole ancora il diesse Degli Esposti impegnato a trattare la cessione di alcuni calciatori, come Carretta e Vano, per sopraggiunti limiti di età. Per i movimenti in entrata, invece, si aspettano notizie da Avellino: con il collega Aiello, i contatti sono fitti, e i giocatori in partenza dall’Irpinia dovrebbero essere in tanti. Fino ad ora, però, l’unico arrivato è il solo Di Tommaso. Chissà che domenica, prima della partenza, non ci sarà finalmente qualche sorpresa.

Napoli, prove tattiche a Dimaro: Conte mischia le carte e alza i giri

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Dopo l’allenamento mattutino anche nel pomeriggio c’e stato ancora lavoro tecnico – tattico perché, da sempre, sin dall’inizio della propria carriera, Antonio Conte è un “martello”: concetti, esercitazioni, giocate, dettami vengono proposti “all’infinito”. E, se serve, anche oltre.

Poi un lungo lavoro su metà campo con due squadre contrapposte: “attacco contro difesa” si chiama in gergo tecnico, a carte “mischiate” con McTominay e De Bruyne, i più acclamati dal pubblico, schierati rispettivamente con e senza pettorina.

Nessuna indicazione per la prima formazione dell’anno, quella che martedì 22 luglio scenderà in campo contro l’Arezzo ma, d’altronde, come ha detto Conte non bisogna parlare di titolari e riserve per evitare di cadere nel “provincialismo”.

E, dopo il lavoro con la palla, il ”meritato” stretching. Tanto lavoro e anche momento di pausa.

Juve Stabia, prima uscita stagionale: 6-0 ai dilettanti dell’Alfadena

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Si conclude con un sonoro 6-0 la prima uscita ufficiale della nuova Juve Stabia targata Ignazio Abate. Sul campo C dello stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro, le Vespe hanno vinto l’amichevole contro l’Ala Fidelis Alfadena, compagine locale che disputa la prima categoria molisana.

Juve Stabia – Ala Fidelis Alfadena, la cronaca dell’amichevole

La prima rete della partita è stata siglata da Marco Ruggero con un colpo di testa dopo un calcio d’angolo battuto da Piovanello. Il raddoppio, arriva al 35° minuto, al seguito di un’azione di Candellone che serve Maistro al limite dell’area che, di destro, non sbaglia. Al 40°, terzo e ultimo gol della prima frazione di gioco: Pierobon, di destro, infila in rete a fil di palo.

Nella ripresa, mister Abate cambia tutti gli undici titolari e il canovaccio del match non cambia. Al quarto d’ora, segna Piovanello di sinistro da 25 metri su assist di Petrovic. Sei minuti dopo, quinto gol di Balzano che sfrutta un errore della difesa avversaria. Il 6-0, infine, arriva al 75° con Mosti, su un altro assist di Petrovic.

si ringrazia l’ufficio stampa e comunicazione della Juve Stabia per la pronta comunicazione e la disponibilità

Benevento, ufficiale l’acquisto del difensore Borghini: giallorossi scatenati sul mercato

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Dopo quello di Stefano Scognamillo prelevato dal Catanzaro è ufficiale l’approdo in giallorosso anche di Diego Borghini, ex capitano dell’Albinoleffe che ha firmato un contratto biennale con la Strega. Chiusa la sua avventura con il club lombardo, il possente difensore centrale era svincolato e dopo una prima offerta fatta dal Livorno, il classe 1997 ha optato per il Benevento non senza strascichi polemici perché la società toscana era ormai sicura di essersi assicurata il calciatore. Un nuovo importante colpo per il sodalizio di via Santa Colomba che sta allestendo un organico che ha tutte le carte in regola per il ritorno in serie B. “Il Benevento Calcio – si legge nella nota – comunica di aver raggiunto un accordo con il difensore centrale Diego Borghini per le sue prestazioni sportive. Il calciatore, classe 1997, ha firmato un contratto che lo legherà al Club sannita fino al 30 giugno 2027″. 

Conservatorio Sala, nomina Orlando. Matera “Persona di forte spessore”

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“Una persona competente, preparata e di forte spessore. Rivolgo un caldo augurio all’amico Nazzareno Orlando di un lavoro che sia proficuo per il territorio, in linea del resto con quanto da lui sempre fatto”. Il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera così commenta la nomina del fervente uomo di cultura beneventano a Presidente del Conservatorio Nicola Sala di Benevento così come da decreto del Ministro della Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

“Nel rivolgere un saluto ed un ringraziamento alla uscente dottoressa Meglio per quanto fatto, mi piace sottolineare il valore di questo attestato come riconoscimento ad un impegno che è stato ampio, vasto e multidisciplinare e sempre sotteso alla promozione della cultura quale strumento di crescita del territorio e della collettività. E sono certo che queste peculiarità, queste sue qualità – prosegue e conclude Materail dottore Orlando le saprà replicare anche nella nuova veste rafforzando il ruolo del Conservatorio quale Istituzione di alto prestigio formativo ed in costante dialogo con le Comunità. Contribuendo a far sempre più di questo riferimento un presidio di cultura e di eccellenza.”

ApB, due mozioni dell’opposizione approvate all’unanimità dal Consiglio comunale

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Il Consiglio comunale di Benevento, riunitosi questa mattina, ha approvato all’unanimità due importanti mozioni presentate dai consiglieri dei gruppi di opposizione “Alternativa per Benevento”, dimostrando che quando si mettono al ‘centro’ i valori della giustizia, della memoria e della pace, le divisioni politiche possono lasciare spazio a un’assunzione collettiva di responsabilità.

La prima mozione riguarda l’intitolazione di uno spazio pubblico a Giacomo Matteotti, simbolo di integrità morale, coraggio civile e opposizione al fascismo. La proposta, sostenuta anche dall’ANPI in occasione del centenario della sua morte, è un atto di memoria attiva che rafforza l’identità democratica della città.

La seconda mozione, votata anch’essa all’unanimità, impegna l’Amministrazione comunale a prendere posizione a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, in linea con quanto già fatto da altri paesi europei. Un’iniziativa che condanna tanto il terrorismo quanto le violazioni dei diritti umani, e rilancia la necessità di una pace giusta fondata sulla soluzione “due popoli, due Stati”.

Due segnali forti e coerenti, che parlano di legalità, memoria storica, diritti umani e responsabilità istituzionale.

“Siamo soddisfatti – dichiarano i consiglieri – che queste proposte siano state accolte con voto unanime. È la dimostrazione che su temi fondamentali, come la difesa della democrazia e il sostegno alla pace, Benevento può fare la sua parte in modo chiaro, coraggioso e unitario.”

D’Ercole (FDI): solidarietà umana a Nargi, vittima di un sistema

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La nota dell’avvocato Giovanni D’Ercole del Centro Studi “Pinuccio Tatarella” e già vicecommissario provinciale di Fratelli d’Italia.

“L’epilogo drammatico della vicenda amministrativa iniziata appena un anno fa, che vide l’elezione del più giovane e primo sindaco donna di Avellino, consegna una serie di amare considerazioni, ma anche un grande monito a chi milita nei partiti. Innanzitutto, non può non rivolgersi una sentita solidarietà umana alla sindaca Nargi, vittima di un sistema dal quale ha cercato di affrancarsi forse troppo tardi per potersi salvare: alla Sindaca va offerto l’onore delle armi per aver scelto di cadere dignitosamente in consiglio comunale, restituendo sacralità anche drammatica all’aula e rendendo pubbliche dinamiche pseudopolitiche, che altrimenti sarebbero rimaste all’interno di meschine camarille. Nel tentativo della Sindaca di sollecitare un dibattito politico, risulta davvero incommentabile l’atteggiamento di chi ha scelto – pur eletto in maggioranza e grazie alla vittoria di Nargi – di votare contro il consuntivo dell’ultimo anno dell’amministrazione Festa, senza neanche avere il coraggio di prendere la parola nell’aula consiliare per spiegare in trasparenza i motivi delle proprie scelte: i cosiddetti festiani, cioè, hanno votato in silenzio, senza spiegare perché, evidentemente e drammaticamente eterodiretti, contro un rendiconto di bilancio che raccoglieva per oltre la metà le scelte del loro dante causa! Tuttavia, archiviata in tale misera maniera l’ultima esperienza amministrativa è necessario prendere atto del totale fallimento del civismo e della necessità che i partiti, che con tutti i propri limiti individuano o cercano comunque di individuare percorsi di partecipazione democratica, riprendano seriamente a guidare i processi politici di centri importanti come il comune capoluogo.

Solo attraverso i partiti si può nutrire l’appartenenza, l’idealità, l’identità, la coerenza; il civismo senza una guida politica, invece, resta il ruolo di tristi personalismi che finiscono per tritare nel disinteresse totale il bene di una città, in favore di squallide strategie o, peggio, tattiche personali. È arrivata l’ora che in particolare il centrodestra, che non ha mai governato questa città, che non ha mai condiviso le tante scellerate scelte operate ad Avellino, avverta la responsabilità di presentarsi finalmente unito in città, per scardinare definitivamente un sistema di potere che si invera nella mera modifica di nomi.

Ci si augura che la campagna elettorale per le imminenti regionali, nella quale emergeranno tutte le doppiezze di chi era deluchiano e starà con Fico e di chi era antideluchiano (di facciata) e starà con Fico e De Luca, sia per il centrodestra avellinese anche l’avvio di una formidabile campagna elettorale che porti all’affermazione della coalizione guidata da Giorgia Meloni nella città di Avellino. Ora è il momento: Avellino ha bisogno di compattezza ideale, progettualità serena e lealtà personale senza coinvolgimenti col passato; solo il centrodestra può garantire ad Avellino un nuovo, vero, potente slancio verso quel futuro che merita il nostro amato capoluogo”

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