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Parco De Mita, la consigliera De Stasio interroga il Comune: “Eventi non autorizzati e musica oltre i limiti”

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La Consigliera comunale del gruppo “Prima Benevento”, Rosetta De Stasio, ha presentato un’interrogazione scritta al Comune in merito agli eventi musicali tenutisi presso il Parco De Mita nelle serate del 12 e 18 luglio 2025, segnalando la mancanza di autorizzazioni e il mancato rispetto dell’Ordinanza sindacale sui limiti di orario e di diffusione sonora.

Nel documento, De Stasio scrive: “in data 12 Luglio 2025, in occasione dei servizi straordinari predisposti dal Questore finalizzati al contrasto dell’utilizzo di sostanze stupefacenti, veniva controllato il Parco De Mita, di recente apertura e di proprietà comunale;
-che in tale parco si stava svolgendo un non meglio identificato “evento” con musica da discoteca diffusa a volume altissimo che vedeva la partecipazione di molti giovani;
-che, nell’occasione, oltre ad essere rinvenute varie sostanze stupefacenti, veniva appurato che tale evento non era stato autorizzato da nessuno;
-che a quanto pare il Comune, Ente proprietario del parco, dovrebbe avere stipulato una convenzione con una società privata per la gestione, la manutenzione e l’utilizzazione del parco che dovrebbe essere aperto gratuitamente ai cittadini, in quanto pubblico;
-che di tale convenzione, nonostante espressa richiesta nella competente commissione consiliare, non è stata fornita alcuna notizie o informazione;
-che anche venerdì 18 Luglio nel parco De Mita pare si sia svolto un ulteriore evento con diffusione della musica a volume altissimo fino alla 3,00 del mattino;
-che vige l’Ordinanza sindacale in base alla quale si può diffondere musica nei locali pubblici e/o aperti al pubblico fino alle ore 24,00, e che in ogni caso vanno rispettati i limiti sonori ivi fissati e determinati;
-che i cittadini residenti nella zona ove è ubicato il Parco De Mita sono continuamente disturbati da musica diffida ad alto volume in orario non consentito;
-che nessun controllo pare venga effettuato né rispetto alle necessarie autorizzazione per gli eventi né per il rispetto dei limiti orari e sonori imposti dall’Ordinanza sindacale;
-Che è una situazione che non può essere tollerata ulteriormente in quanto sussiste una vera e propria violazione di norme vigenti e conseguente lesioni dei diritti della cittadinanza;
-che è necessario che il Comune, Ente proprietario e responsabile del Parco, intervenga in modo immediato ed efficace per far cessare un comportamento indecoroso ed irrispettoso dei luoghi pubblici e della cittadinanza;
Tanto premesso, ritenuto ed esposto, la sottoscritta, nella qualità, chiede di sapere:
1)se è stata stipulata apposita convenzione con una società provata per la gestione manutenzione ed utilizzazione del parco De Mita, di proprietà comunale;
2)se in detta convenzione è previsto che il parco sia aperto alla cittadinanza in maniera gratuita ed in quali giorni e quali orari;
3)come è stato possibile lo svolgimento dell’evento nel Parco De Mita in data 12 Luglio 2025 senza alcuna autorizzazione da parte dell’Ente proprietario;
4)se il Comune ha incaricato di effettuare i necessari controlli sulla gestione, la manutenzione e l’utilizzazione del parco pubblico, ed in quale modo;
5)se il Comune ha conferito espresso incarico al Comando dei Vigili Urbani di vigilare sul rispetto dei limjti sonori e di tempo fissati dall’Ordinanza sindacale per la diffusione della musica;
6)se in genere gli eventi che si svolgono presso il Parco vengono autorizzati, da chi e con quali limiti ed obblighi;
7)che cosa, in ogni caso, gli Assessori competenti intendono porre in essere per evitare il ripetersi delle situazioni innanzi descritte a tutela della cittadinanza e del bene pubblico;
8)quali provvedimenti il Comune ha adottato nei confronti di coloro che hanno organizzato l’evento tenutosi nel parco in data 12 Luglio 2025, e, in genere, di coloro che organizzano eventi senza permesso e violando apertamente l’Ordinanza sindacale che limita la diffusione della musica nei locali e spazi pubblici.
Data l’urgenza della questione, la sottoscritta chiede risposta scritta”. 

FOTO/ L’amarezza per “Zara” nell’era del commercio digitale

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Ha lasciato uno strascico di amarezza la chiusura definitiva del punto vendita Zara di Corso Vittorio Emanuele ad Avellino. 
Domenica sera, dopo ben 18 anni di attività lungo il salotto buono della città, la saracinesca si è abbassata per l’ultima volta, e a nulla è valsa una petizione pubblicalanciata all’indomani della notizia della chiusura,

“Le luci del nostro negozio si sono spente ma non continuiamo a brillare”, il commento dei dipendenti che ora saranno smistati in altri punti vendita fuori provincia.

Una chiusura decisa dal gruppo Inditex, proprietario del marchio del colosso di moda, che coinvolge 1.200 negozi in tutto il mondo nell’ambito di un piano di ristrutturazione. Tra questi figura anche il punto vendita di Avellino.

Si tratta, dunque, di una più ampia strategia del gruppo che punta sempre di più sulla digitalizzazione dell’esperienza d’acquisto e sull’e-commerce. La crescente preferenza dei consumatori per gli acquisti online ha infatti inciso profondamente sui bilanci dei negozi fisici, soprattutto in città medio-piccole dove il traffico pedonale è calato drasticamente rispetto agli anni pre-pandemia.

E’ indubbio che negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale nelle abitudini dei clienti, le vendite online sono aumentate in maniera esponenziale, mentre i punti vendita come quello di Avellino hanno registrato cali costanti che non giustificano più i costi di gestione

Secondo quanto riportato dagli analisti, il punto vendita di Avellino – aperto nel 2012 – aveva già evidenziato segnali di sofferenza nel post-Covid. La crescita delle piattaforme digitali, l’espansione del canale Zara.com e l’introduzione di app sempre più performanti hanno offerto ai clienti un’alternativa comoda, veloce e spesso più fornita rispetto al negozio fisico.

In città, intanto, si apre il dibattito sull’impatto di questa chiusura sul tessuto economico e sociale. Oltre al destino dei dipendenti, che come detto potrebbero essere ricollocati o inseriti in programmi di supporto, c’è preoccupazione per l’effetto domino che potrebbe colpire altri marchi.

Per molti cittadini, Zara rappresentava un punto di riferimento per la moda accessibile e alla portata di tutti. Ora, per acquistare i capi del brand, resta soltanto la strada dell’e-commerce. Una strada ormai largamente battuta, ma che segna una nuova tappa nel lento ma costante ridimensionamento della vendita al dettaglio tradizionale. E la colpa è anche di noi consumatori.


Napoli, lavoro sotto la pioggia: risentimento muscolare per Politano

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Quinto giorno di ritiro a Dimaro. Nella seduta mattutina, sotto un incessante diluvio, i ragazzi, dopo un lavoro di forza in palestra, hanno svolto esercizi di uno contro uno e successivamente una serie conclusioni in porta. Nel pomeriggio, la squadra ha svolto un lavoro tattico iniziale. In seguito il gruppo è stato impegnato in un una successione di partitine. Matteo Politano ha accusato un risentimento muscolare e sarà valutato nei prossimi giorni.

 

Servizio idrico, Benevento esclusa dai finanziamenti. Megna e Farese: “Danni da scellerata gestione mastelliana”

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“I ripetuti errori del governo mastelliano ancora una volta arrecano danni al territorio sannita, unico escluso dalla ripartizione dei fondi per la salvaguardia della risorsa idrica. La scellerata gestione del procedimento per l’individuazione del gestore unico del servizio idrico integrato, bocciato quattro volte dalla Corte dei Conti, ha impedito al Sannio di accedere alle risorse stanziate dalla Regione”.

Lo dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Giovanna Megna e Francesco Farese che proseguono: “Mentre tutti gli altri ambiti campani potranno utilizzare 12 milioni di euro per interventi funzionali all’incremento della disponibilità della riserva idrica e al miglioramento della distribuzione idrica sul territorio, Benevento rimane ferma al palo, ultima ed unica in Campania, priva del gestore e fuori dagli investimenti.

Dopo l’incredibile occasione sprecata del Pnrr, con 0 risorse intercettate per ammodernare le reti colabrodo, il governo mastelliano persevera negli errori.

In un momento in cui la transizione ecologica e la sostenibilità delle risorse richiederebbero scelte coraggiose e tempestive Benevento resta ferma, ostaggio di logiche politiche che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico.

E’ evidente – concludono Megna e Farese – che il ritardo nella designazione del gestore unico non solo ostacola la programmazione pluriennale degli interventi, ma comporta anche la perdita di importanti finanziamenti indispensabili per garantire finalmente al territorio un servizio idrico moderno, efficiente e sostenibile”. 

Fiamme su treno: parte del convoglio è stato sequestrato

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L’Eav, Ente autonomo Volturono, “ha istituito una commissione di inchiesta per accertare le cause” del principo di incendio avvenuto su un treno della Circumvesuviana “e contestualmente gli organi inquirenti hanno disposto il sequestro dei due elettrotreni componenti il convoglio”. Lo fa sapere l’Eav, secondo cui “intorno alle ore 13:20, in prossimità della stazione Villa Regina”, il treno 1129 partito da Napoli e diretto a Sorrento è stato coinvolto in “un principio di incendio sul tetto di uno dei due componenti il convoglio. La circolazione risulta al momento ancora interrotta nella tratta Torre Annunziata – Pioppaino”. “Si attende la liberazione della linea per ripristinare la circolazione ferroviaria” prosegue la nota. 

“E’ tutto cominciato con un po’ di fumo e delle scintille, mentre il treno procedeva. In pochi minuti il vagone si è riempito di fumo e le fiamme sono diventate visibili. Abbiamo attivato i freni di emergenza e rotto alcuni finestrini. Poi, quando il treno si è fermato, siamo scesi: alcuni hanno cercato come potevano di spegnere le fiamme, mentre gli altri si sono diretti a piedi verso la stazione di Villa Regina”. Lo racconta uno dei passeggeri del treno della Circumvesuviana interessato oggi da un principio di incendio.
Diversi i video, girati con i telefonini, pubblicati su internet. In uno di questi si vedono viaggiatori sui binari, alcuni già incamminati sotto al sole per raggiungere a piedi e sulla strada ferrata la stazione più vicina. Altri osservano le fiamme sprigionarsi insieme al fumo nella parte alta del treno. A un certo punto due persone, quasi sicuramente turisti, decidono di risalire da una delle porte azionate manualmente. Uno dei due prende un estintore. Prima ne spruzza il contenuto nella parte interna della cabina dove è visibile del fumo, quindi torna sui binari e ripete l’operazione stavolta puntando direttamente il fuoco che si scorge tra il convoglio e la linea aerea. Nei filmati si ascoltano i commenti dei viaggiatori, che si lamentano per l’assenza di soccorsi. 

Campania, Cirielli rilancia da Avellino: “Se serve ci sono”

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Sono contento di ricoprire il ruolo di viceministro degli Esteri, un incarico che mi gratifica, ma la Regione Campania è chiaramente un’altra cosa: è la nostra terra ed è giusto impegnarsi per essa, soprattutto per chi, come me, ha ricevuto molto dalla politica”.

Così ViceMinistro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale on. Edmondo Cirielli presente ad Avellino ad un incontro promosso dal Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia. 

“Ho dato la mia disponibilità, ma non è mai stato un atteggiamento di competizione aggressiva o l’idea di appropriarmi di una poltrona. Il mio è uno spirito di servizio, sia per la coalizione sia per la mia terra- prosegue Cirielli- È chiaro che in questo momento siamo alla ricerca del candidato più forte. Finora, tra le persone che si sono messe in campo e che hanno dato la propria disponibilità, i sondaggi restituiscono un dato medio. Tuttavia, questo non significa che non possiamo trovare un’altra persona in grado di rappresentare il centrodestra, qualora i sondaggi indicassero una figura più competitiva. In tal caso, sarei il primo a sostenerla”.

Nel frattempo, dall’altra parte, il centrosinistra sembra aver trovato una quadra. Alla domanda se la corsa sia ora più difficile con il “campo largo” unito insieme a De Luca per il centrosinistra, l’onorevole Cirielli risponde: “Innanzitutto, anche loro non hanno ancora ufficializzato il nome. Credo che ci saranno ancora delle sorprese. Ritengo che il “campo largo”, indubbiamente, parta avvantaggiato dal punto di vista della coalizione in sé. Ma si sa che le elezioni regionali sono anche elezioni amministrative, in cui il candidato alla presidenza, con una proposta di cambiamento, può rappresentare una vera svolta. Sono convinto che in Campania vi sia una grande ansia di rinnovamento, che va al di là della coalizione e oltre il voto politico. Per questo noi, come centrodestra, siamo assolutamente in campo”, conclude.

 

Molinara celebra la regina dell’estate: i giorni 11 e 12 agosto torna la Sagra della Patata

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Torna a Molinara (BN) uno degli appuntamenti più attesi dell’estate sannita: la Sagra della Patata, in programma l’11 e 12 agosto a partire dalle ore 20:30 in Piazza San Rocco. L’evento è promosso dall’Associazione Turistica Pro Loco di Molinara, in collaborazione con l’associazione C.A.S.A. e con il supporto prezioso dei cittadini volontari.

Un’occasione per riscoprire i sapori autentici della tradizione locale, con un menù che rende omaggio alla patata, ingrediente semplice ma versatile e amatissimo. Il menu gastronomico prevede:

  • Patane a ‘nzalata

  • Pasta e patate

  • Spezzatino di vitello con patate

  • Anguria

  • Graffa

  • Acqua o vino

Il tutto al costo popolare di 15 euro, per un’esperienza conviviale che unisce gusto e tradizione.

Non solo buon cibo, ma anche tanto divertimento: il programma musicale prevede due serate all’insegna della festa. Lunedì 11 agosto si parte con lo spettacolo “Voglia d’estate”, seguito dall’esibizione del DJ Darius. Martedì 12 agosto, invece, si esibiranno gli 081 Live con il loro sound anni Ottanta, seguiti da Marco Reale DJ.

Grande attenzione anche per i più piccoli: in entrambe le serate saranno presenti giostre gonfiabili, per garantire un’esperienza all’insegna dell’allegria per tutta la famiglia.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare Pellegrino al 3314893372 o Raffaele al 3664358522.

Da fine 2025 si ridurrà tempo di percorrenza tra Napoli e Bari

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L’entrata in funzione della tratta Napoli-Cancello e della tratta Cancello-Frasso dell’alta velocità/alta capacità Napoli-Bari consentiranno da fine 2025 di ridurre per la prima volta significativamente i tempi di percorrenza tra Napoli e Bari a 2h 40′, contro le attuali 4h, e senza cambi di treno. Lo rende noto Webuild. L’attivazione della tratta Napoli-Cancello nei primi mesi del 2026 permetterà inoltre ai treni AV/AC Napoli-Bari di raggiungere la stazione di Napoli Afragola che diventerà a regime un hub strategico per il collegamento tra Nord e Sud e tra il sistema di trasporti regionale e nazionale.

Entreranno inoltre in funzione anche le nuove stazioni di Acerra e Casalnuovo, consentendo quindi di incrementare l’accessibilità al sistema ad alta velocità per un vasto territorio dell’area metropolitana di Napoli compreso tra le città di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Caivano e Acerra. In totale, la futura linea dell’alta velocità tra Napoli e Bari avrà una lunghezza di 145 km di nuova ferrovia, con 15 nuove gallerie e 25 viadotti e servirà 20 tra stazioni e fermate lungo il tracciato. Al termine dei lavori sull’intera tratta sarà possibile collegare Napoli e Bari in 2 ore contro le circa 4 attuali, Roma e Bari in 3 ore e Lecce e Taranto verso la Capitale in quattro ore. La linea rappresenta un tassello fondamentale per il futuro della mobilità sostenibile nel Mezzogiorno ed è parte integrante del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T, asse strategico per la connessione del Sud della penisola con il Nord Italia e l’Europa. L’AV/AC Napoli-Bari è uno dei 19 progetti che Webuild sta realizzando al Sud, isole comprese, tra cui le grandi opere commissionate da RFI (Gruppo FS Italiane) che prevedono la costruzione di oltre 300 chilometri di nuova linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità, occupando ad oggi oltre 8.100 persone, tra personale diretto e di terzi, e coinvolgendo una filiera di 5.400 società da inizio lavori.

Benevento, il giovane Ciurleo conteso da due squadre campane

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Potrebbe essere ancora in Campania il futuro di Marco Ciurleo, terzino sinistro che è legato con il Benevento fino al 2027. Il classe 2007 lo scorso anno, dopo aver firmato il primo contratto da professionista era stato aggregato alla prima squadra non trovando mai spazio. Da qui il ritorno in pianta stabile nella Primavera di mister Iezzo dove ha collezionato 20 presenze risultando uno dei migliori terzini del torneo Primavera 2. Complice una rosa che sta diventando con il passare dei giorni sempre più competitiva, il rischio per Ciurleo rimanendo un altro nel Sannio è quello di giocare pochissimo. Da qui la scelta della società di valutare una sistemazione diversa in prestito per il prodotto della cantera della Strega che potrebbe trasferirsi alla Cavese o al Giugliano che hanno chiesto informazioni a Carli. Come riporta TuttoC, per il 2007 sarebbe in atto un autentico testa a testa per assicurarsi uno dei profili più interessanti in quel ruolo. Dotato di grande corsa e di ottimi mezzi fisici, per Ciurleo la prima esperienza lontano dal Sannio potrebbe essere l’occasione giusta per mettersi in mostra e accumulare esperienza preziosa per il prosieguo della sua carriera.  

“Per il campo largo ora le primarie”, APP torna in campo

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La nota di APP – Avellino Prende Parte

 “Avellino merita di più: primarie subito, partecipazione vera

La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. Dopo l’amministrazione Festa, contraddistinta da una gestione privata della cosa pubblica aggravate da egomanie smisurate, si chiude anche l’amministrazione Nargi, figlia delle stesse logiche e degli stessi interessi che si sono tradotti in una serie di veti e ricatti che ha completamente bloccato la città di Avellino. 

Non si cerchino responsabilità altrove: il vero e unico colpevole per cui questa amministrazione non è mai decollata ed è crollata su se stessa è stato Gianluca Festa, accecato dalla voglia di tornare a Palazzo di Città, ha messo i suoi interessi davanti a quelli della città. Nulla di nuovo e di non prevedibile.

La sindaca appena decaduta, Laura Nargi, porta su di sé una responsabilità non indifferente, avendo ingenuamente creduto di poter amministrare la città affidandosi ai voti e all’influenza del sindaco uscente Gianluca Festa, senza doverne pagare le conseguenze. Un tentativo disperato di “golpe” politico che, come era prevedibile, è miseramente fallito, dimostrando la totale mancanza di una visione autonoma e di una solida base di consenso. La sua colpa si è aggravata nel non aver alzato bandiera bianca per tempo, quando era ormai evidente a tutti che non c’era più margine per alcun tipo di amministrazione autonoma, intrappolata nella gabbia che le era stata costruita attorno.

A quell’idea di gestione di città ci siamo sempre opposti, pensando che la politica non potesse essere una lotta tra bande per la gestione dei fondi, ma un processo che interroghi i bisogni della città e li traducesse in partecipazione e scelte politiche. Va anche detto, a onor del vero, che mentre chi governa divideva la città fra amici e nemici, anche l’opposizione, piuttosto che costruire una narrazione nuova, ha fatto da contraltare dividendo la città in buoni e cattivi.

Si aspetta un commissariamento lungo, che non è mai una buona notizia. Soprattutto quando il vecchio muore e il nuovo non può nascere si verificano i fenomeni morbosi più svariati. C’è la necessità di aprire una stagione nuova, che non sia una resa dei conti con il passato. Bisogna ripartire dai bisogni, costruire un’idea dell’Avellino che sarà che possa riaccendere entusiasmo nelle persone. 

Non bisogna commettere nuovamente l’errore di rinchiudersi nelle stanze, di definire seduti attorno a un tavolo tatticismi elettorali e geometrie. Bisogna iniziare subito la campagna elettorale, intesa come campagna in primis di ascolto di cittadini, associazioni, gruppi informali. Bisogna rimettere al centro la politica e per farlo bisogna ripartire dal protagonismo di nuove idee e nuove energie.

Così come avevamo fatto già più di un anno fa, lo chiediamo a gran voce nuovamente oggi: annunciare subito le primarie del campo progressista. Questo per noi è un modo per dire che è necessario stare nelle strade e nelle piazze nel corso di tutto quest’anno senza partire dai nomi e dalle cariche, ma mettendo queste alla fine di un percorso vero e aperto. Non sono sufficienti documenti, non è sufficiente indovinare le candidature. O questa è la tornata per stabilire una nuova idea del modo di fare in politica in città o dopo questa triste pagina rischiano di cambiare solo gli attori di uno stesso copione. 

Nel corso di questo anno ci saranno anche le Regionali e le Provinciali. La crisi politica evidentemente non riguarda solo Avellino, ma riguarda i comuni che fanno fatica a trovare candidati, un civismo di spartizione diffuso, una mancanza di strategia che le aree interne devono avere alla luce dello spopolamento dilagante. Bisogna ricostruire le coordinate di una nuova offerta politica che sia complessiva e che non guardi solo alla città. 

Questi appuntamenti, dunque, non siano un modo per gettare il pallone avanti, per continue prove muscolari che rinviano l’avvio di processi nella ricerca di nuovi equilibri. Ecco perché ricorrere alle primarie è un’occasione per alzare lo sguardo, far uscire la politica avellinese dal suo isolamento, stare per le strade e i quartieri e sperimentare strumenti nuovi di ascolto e di attivazione. 

In queste settimane lavoreremo per una grande assemblea pubblica a settembre. Un luogo aperto per immaginare e costruire questo percorso. Un’assemblea che non sia dei membri della coalizione, ma di tutte e tutti coloro che credono che ci sia bisogno di uno spazio nuovo e sono disposti a mettersi in gioco. Siamo convinti del fatto che se il percorso è vero e libero da protagonismi personali, le idee e le energie che potremo incontrare lungo il percorso sono molte. Avellino è una città più viva di quella che si racconta, va solo liberata da clientele, da tavoli e da tatticismi”.

 

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