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Comitato RTT, relazione sul danno ambientale a Sassinoro

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio”.

Le recenti vicende relative all’impianto di compostaggio della società NEW VISION S.R.L. a Sassinoro, Benevento, riaccendono interrogativi fondamentali sulla giustizia e sulla tutela della salute e dell’ambiente, questioni che la comunità si pone da anni.

In data 25 luglio 2025, la Regione Campania, tramite la Direzione Generale Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, ha disposto la diffida e la contestuale sospensione dell’autorizzazione rilasciata a NEW VISION S.R.L.. Questa decisione, ai sensi dell’art. 208, comma 13, lett. b) del D.lgs. n. 152/2006 e in applicazione dei principi di precauzione e prevenzione di cui all’art. 3-ter del medesimo decreto, è stata presa a seguito di gravi inosservanze delle prescrizioni autorizzative e della manifestazione di situazioni di pericolo per la salute pubblica e l’ambiente.

L’impianto, autorizzato con Decreto Dirigenziale n. 5 dell’08/03/2018 per la gestione di un impianto di compostaggio in località Pianelle, area PIP, nel Comune di Sassinoro, è stato oggetto di diverse ordinanze contingibili e urgenti emesse dal Comune di Sassinoro. In particolare, le ordinanze n. 8/2025, n. 10/2025 e n. 11/2025 riguardavano sversamenti illeciti nel depuratore comunale e nei corpi idrici, con conseguente moria di fauna ittica (circa 1 quintale di trote). 

Sebbene inizialmente gli autori degli sversamenti fossero ignoti, l’Ordinanza Sindacale n. 11/2025 ha indicato come responsabile la società NEW VISION S.R.L., anche a seguito del sequestro preventivo da parte del Nucleo Carabinieri Forestale di Pontelandolfo del tubo di scarico proveniente dall’impianto di tale Società.

Le indagini condotte dall’ARPAC, attivate l’11 luglio 2025 per una moria di trote nell’allevamento “Al Vecchio Mulino” in Contrada Piana del Comune di Morcone, lungo il torrente Sassinoro, hanno rivelato la presenza di acque scure e maleodoranti provenienti da un tubo in prossimità della New Vision. Il verbale di campionamento ha collegato l’origine dello scarico a uno smaltimento di rifiuto liquido (percolato). È stato inoltre verificato che il tubo in questione, dal quale dovrebbero fuoriuscire solo acque di prima pioggia depurate (mediante dissabbiatore e disoleatore) e acque di seconda pioggia, si immette nel collettore fognario comunale.

Riguardo alla moria di trote, la Regione Campania ha inizialmente dichiarato 1 quintale di trote morte. 

Tuttavia, da fonti dirette, si apprende che l’inquinamento ha causato la morte diretta di 15 quintali di trote, e ulteriori 35 quintali di trote in altre vasche sono state disposte all’eliminazione per evitare ulteriori contagi. Per la ditta, le stime dirette parlano di 50 quintali di trote perse, considerando anche che l’azienda forniva trote ad altri allevamenti

È emerso che la gestione del percolato da parte di NEW VISION S.R.L. non era conforme a quanto previsto dall’autorizzazione, la quale stabilisce che il percolato sia gestito separatamente come rifiuto liquido. Già in precedenza, con nota PG n. 460758 del 28.09.2023, la UOD aveva diffidato la New Vision srl per difformità nella gestione dell’impianto, con una specifica prescrizione sulla corretta gestione del percolato. La società si era impegnata a trasmettere semestralmente documentazione attestante la corretta gestione del percolato, documentazione che non è stata prodotta, né è stato dato riscontro a richieste urgenti successive.

La situazione è aggravata dal fatto che l’impianto è ubicato all’interno del Parco Nazionale del Matese, un’area di dichiarato pregio ambientale e sottoposta a specifiche misure di tutela ambientale e paesaggistica. Inoltre, i reflui sversati hanno interessato il torrente Sassinoro, affluente del fiume Tammaro, il cui corso costituisce la ZSC IT8020001 “Alta valle del fiume Tammaro”, un’area di interesse comunitario della Rete Natura 2000. Questi elementi evidenziano un grave alterazione dell’equilibrio ecologico e una potenziale violazione della normativa sulla tutela delle acque e del danno ambientale17.

La sospensione immediata dell’autorizzazione, valida per trenta giorni o fino a una verifica positiva da parte delle autorità di controllo, impedisce alla New Vision Srl di ricevere ulteriori rifiuti, pur consentendo il trattamento di quelli già presenti nell’impianto19. Alla società è stato intimato di adottare ad horas tutte le misure urgenti per garantire la tutela della salute umana e dell’ambiente, nonché una corretta gestione del percolato e degli scarichi, evitando qualsiasi commistione tra le acque di dilavamento delle coperture e provenienti dall’impianto di prima pioggia, e il percolato che dev’essere gestito separatamente come rifiuto liquido. 

Entro lo stesso termine, dovrà fornire la documentazione attestante la corretta gestione del percolato, e la verifica dell’ottemperanza sarà effettuata con un sopralluogo congiunto di Provincia di Benevento e ARPAC entro dieci giorni dal ricevimento della relazione giurata che la ditta dovrà presentare entro trenta giorni21.

Questo provvedimento, sebbene rappresenti un passo significativo, non è considerato determinante per la salvaguardia ambientale e la tutela della salute dalla comunità locale, che da anni denuncia la pericolosità dell’impianto in quella posizione, ora parte del Parco Nazionale del Matese. 

Le preoccupazioni sono state sollevate fin dal gennaio 2022 dal “Comitato Civico Rispetto e Tutela del Territorio”, che ha presentato analisi del terreno e delle acque in Contrada Pianelle a Sassinoro, a causa della fuoriuscita di percolato. Queste analisi, acquisite dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con protocollo n. 11253 del 31.01.2022, testimoniano una situazione di degrado purtroppo peggiorata.

È stata più volte contestata la posizione dell’impianto, adducendo documentazione e una sentenza del Tar Campania n. 1790 del 17/03/2021, che accoglieva il ricorso per motivazioni legate alla difesa del territorio. 

Tale sentenza è stata poi ribaltata e annullata dal Consiglio di Stato il 26/05/2022 per motivazioni amministrative, ritenute dal Comitato di peso minore rispetto alla tutela ambientale. 

L’impianto è situato a pochi metri dal fiume Tammaro, rientrante nel perimetro di Natura 2000 (il cui ente gestore è la Regione Campania, che non è intervenuta in merito), a monte di un progetto di potabilizzazione del Lago di Campolattaro (dove insiste un’oasi WWF) e non avrebbe gli spazi e le strutture adeguate.

Sebbene l’impianto sia situato nella Zona 3 del Parco Nazionale del Matese, lo sversamento ha provocato un inquinamento e un disastro ambientale nella Zona 2, la quale è caratterizzata da normative di tutela più elevate e stringenti. Tale evento è ritenuto estremamente pregiudizievole per l’ecosistema del Parco Nazionale del Matese, per la salute dei residenti e per le attività socio-economiche del territorio.

Per questo, il 18 luglio 2025, il Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio” ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche di intervenire per accelerare l’inchiesta in atto, identificare i responsabili e consegnarli alla giustizia. 

Hanno inoltre richiesto l’intervento di tecnici ministeriali, che ai sensi dell’art. 5 lettera S del D.LGS 152/2006, possono partecipare come garanti delle politiche ambientali e la tutela dei Parchi Nazionali. 

Considerato che l’Ordinanza Sindacale n. 11/2025 ha individuato la società NEW VISION S.R.L. come responsabile del liquame inquinante , e che lo scarico afferente alla rete fognaria è stato nel frattempo sequestrato dalla Procura, il Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio” ha sollecitato il Ministero a intervenire per la chiusura definitiva dell’impianto.

Ciò al fine di prevenire ulteriori danni a progetti strategici di potabilizzazione finanziati con fondi pnrr, in considerazione di quanto al momento, interesseremo i commissari europei per il pericolo che va realizzandosi, chiedendo se le condizioni all’origine sono ancora in essere per continuare a finanziare tale progetto.

Oltre al pericolo che vive un territorio che fonda la sua prosperità sulla natura, sull’agroalimentare, sulle tradizioni e sulle persone, tutte ricchezze destinate ad essere potenziate grazie al Parco Nazionale del Matese.

Timore e preoccupazioni delle comunità sono che, passato il clamore mediatico, la situazione venga nuovamente messa a tacere, nonostante precedenti sentenze del TAR favorevoli e denunce e un Consiglio di Stato che aveva posto l’attenzione sull’iter autorizzativo. 

La sensazione prevalente è di rammarico per un ulteriore occasione persa, di porre fine a una vicenda considerata una “vergogna nazionale”, e il timore che si possa andare incontro a una soluzione temporanea che peggiorerà ulteriormente la situazione.

Colpo Chandler, l’Avellino Basket completa il puzzle

Jay Jay Chandler
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L’Avellino Basket completa il suo organico in vista della stagione 2025/26 con l’innesto di Jay Jay Chandler, playmaker statunitense classe 1998. Il giocatore, accostato nelle scorse settimane anche a Trento e Treviso, ha deciso di accettare la proposta del club biancoverde. Con il suo arrivo, il roster della formazione irpina può dirsi ufficialmente chiuso.

Chandler, 194 cm per 88 kg, è un regista moderno, dinamico e con punti nelle mani. Play capace di dettare i ritmi, attaccare il ferro e rendersi utile anche nella metà campo difensiva, rappresenta un innesto di sostanza per coach Maurizio Buscaglia, che avrà a disposizione un gruppo profondo, duttile e ben assortito.
 

Il raduno è fissato per i primi dieci giorni di agosto, e la volontà del club è chiara: consegnare al tecnico un gruppo completo sin da subito, ad eccezione di Mikk Jurkatamm, che sarà impegnato con la nazionale estone nella preparazione dell’EuroBasket in programma dal 27 agosto al 14 settembre.

Intanto, cresce l’attesa anche fuori dal campo: la campagna abbonamenti prosegue con ritmo positivo, con oltre mille tessere già sottoscritte. La prima fase, inizialmente prevista fino a fine luglio, è stata prolungata fino al 9 agosto. Un eventuale annuncio ufficiale sull’arrivo di Chandler potrebbe generare un ulteriore incremento, portando il club verso numeri importanti in vista della nuova stagione.

 
Il roster completo di Avellino Basket 2025/26:
 
ITALIANI
  • Andrea Zerini (1988 – Ala/Centro – 2.05 m)
  • Giacomo Dell’Agnello (1994 – Ala – 1.98 m)
  • Alexander Cicchetti (1998 – Ala/Centro – 2.03 m)
  • Cosimo Costi (2000 – Ala – 2.03 m)
  • Federico Mussini (1996 – Play/Guardia – 1.88 m)
  • Mikk Jurkatamm (2000 – Guardia/Ala – 1.97 m)
  • Giovanni Pini (1992 – Centro – 2.05 m)
  • Alessandro Grande (1994 – Play – 1.85 m)
  • Giacomo Donati (2006 – Ala – 1.98 m)
 
STRANIERI
  • Jaren Michael Lewis (1996 – Guardia/Ala – 2.01 m)
  • Jay Jay Chandler (1998 – Play – 1.94 m)
 
ALLENATORE
  • Maurizio Buscaglia
 
Con un mix ben calibrato tra esperienza, talento giovanile e versatilità nei ruoli, Avellino Basket si prepara ad affrontare il prossimo campionato con ambizioni e identità ben chiare. L’arrivo di Chandler, in particolare, aggiunge qualità e imprevedibilità a un reparto esterni già competitivo.

Il Cardinale Bagnasco a Trentola Ducenta, città in festa il prossimo 27 agosto

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Il prossimo mercoledì 27 agosto, presso la parrocchia di San Giorgio Martire in Trentola Ducenta, avrà luogo l’accoglienza di sua Eminenza cardinale Angelo Bagnasco. Un evento organizzato in collaborazione  con la Diocesi di Aversa, promossa dal Comitato Festeggiamenti, presieduta da Don Giuseppe Marino, e patrocinata dal comune di Trentola Ducenta.

Dalle ore 17:00 il gruppo bandistico  “P.V.E. della Città di Aversa” allieterà le strade principali del paese con musiche sinfoniche. Alle ore 18:00, la statua del santo sarà portata in Piazza Padre Paolo Manna alla presenza delle autorità religiose e civili. 

Alle 18:30 avrà luogo l’accoglienza, in piazza Padre Paolo Manna di Sua Eminenza il Signor Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova. Sarà il primo cittadino, l’Avv. Michele Apicella, a porgere i saluti dell’intera cittadinanza. Il cardinale, dopo un breve saluto alla comunità parrocchiale, benedirà e imporrà la fascia d’argento adornata da sette pietre preziose, a ricordo del giubileo nel VII centenario della devozione del popolo di Ducenta verso il suo Santo Patrono (1324-2024).

Alle ore 19:00 è prevista la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale, con i Vescovi della Campania e i Sacerdoti. Al termine della celebrazione, l’Ordine dei Templari donerà una spada contenente la Reliquia di San Giorgio. In tale occasione la Città di Trentola Ducenta sarà proclamata “Comune Templare”. Saranno presenti alte cariche civili e militari.

Europei 2032, il Napoli boccia il Maradona e conferma di volersi costruire uno stadio: gelo col Comune

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Suona come un addio al Maradona, salvo ripensamenti. Il Napoli boccia lo stadio di Fuorigrotta, in vista degli Europei 2032, e conferma la volontà di realizzare un altro impianto. Si tratta, come noto, di uno stadio da costruire in zona Caramanico. Cioè l’ex mercato di Poggioreale. A mettere in chiaro il punto di vista del club è un duro comunicato ufficiale. “La riunione che si è tenuta tra Uefa, Figc, Comune e Sscn, quest’ultima rappresentata dall’avvocato Arturo Testa – spiega la nota –, ha avuto un esito interlocutorio, non essendo stata assunta alcuna decisione”. Questa premessa serve a smentire quanto circola su alcuni media. Notizie relative al progetto di riqualificazione del Maradona, ideato a Palazzo San Giacomo. “Non è stato dato alcun Ok di Uefa e Figc – afferma la società azzurra – al progetto del Comune, come scritto da alcuni organi di stampa”.

Nella riunione di venerdì, L’Uefa “ha comunicato i rigorosi parametri richiesti per ospitare le gare dei campionati Europei di Calcio 2032″. Il massimo organismo calcistico europeo, aggiunge la nota, ha sottolineato “la necessaria sintonia che deve sussistere tra Club e Comune per il buon esito del progetto”. Anche questa precisazione funge da preambolo alla posizione del club. Perché l’evocata sintonia tra le parti, allo stato, non sembra esserci. “La Sscn – specifica il comunicato – ha espresso il proprio giudizio di inidoneità del Maradona ad ospitare Euro ’32”. Infatti, “dopo due anni di studi da parte dei tecnici incaricati dalla società”, sono stati “esclusi i presupposti di compatibilità per un investimento al Maradona”.

E questo è il preannuncio della fine di una storia. Forse. Quantomeno, il Napoli esclude di investire fondi propri nella sua storica casa. Si potrebbe pensare di tirare avanti così, ancora qualche anno. Ma di tirare a campare il Napoli di De Laurentiis non pare aver più voglia. Siamo proabilmente a uno snodo decisivo, soltanto accelerato dalla scadenza degli Europei 2032. Il calcio sta cambiando. E in Italia l’obsolescenza degli stadi è divenuta un fardello intollerabile. “Anche gli interventi ipotizzati dal Comune – sostiene il comunicato – , non soddisfacenti sotto il profilo della sostenibilità economico finanziaria degli stessi, non consentirebbero l’adeguamento agli standard che devono caratterizzare un impianto moderno“. Ed eccoci alla possibile svolta. Il Napoli, appunto, “intende investire risorse proprie per la realizzazione di un nuovo impianto, in grado di ospitare anche Euro 2032″. La società, “in tal senso, ha individuato un’area degradata della città”. La scelta è stata svelata da alcune indiscrezioni, nelle scorse settimane. Il Napoli ha presentato allo Zes il progetto di un impianto a Poggioreale. “La realizzazione di un nuovo stadio – sottolinea la nota – contribuirebbe, in modo significativo e senza oneri a carico della collettività, al piano di rinascita urbana della città”. Questo chiarisce il comunicato. Altri rumors sussurrano di perplessità del Comune al progetto del Napoli. Se non proprio di una contrarietà. Nella stessa zona insiste il progetto del nuovo Palazzetto dello sport.

Morte del piccolo Vincenzo, lutto cittadino a Frasso. Mastella: “Eventi che fanno vacillare la fede”

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Un post sentito, una serie di domande alle quali è difficile dare risposta, specie se riguardano una morte prematura, un bimbo che aveva ancora tutta la vita da vivere e sogni da realizzare. Il post del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, è un misto di tristezza e amarezza dopo aver appresso della morte del piccolo Vincenzo, figlio del vicesindaco di Frasso Telesino.

Vincenzo Massaro un bambino di 7 anni è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari. Una malattia invincibile lo ha stroncato in pochi giorni. Sono vicino alla mamma e a Clemente Massaro, il papà, mio giovane amico da ragazzino. E‘ difficile comprendere il disegno provvidenziale. Se lo chiedono i genitori ma ce lo chiediamo anche noi. Perchè? La fede vacilla, il dolore deflagra nella angoscia. Noi, con affetto amorevole, siamo vicini a Clemente ed alla sua famiglia. Non è giusto, anche se non tocca a me dare giudizi sugli imperscrutabili orditi del piano di vita che la Provvidenza ci riserva. Staremo accanto a Clemente per aiutarlo a recuperare una serenità oggi smarrita. Al piccolo Vincenzo chiediamo di raccomandarci alla indulgenza di Dio che oggi si è manifestato con rigorosa severità. A te Clemente il mio abbraccio forte, intenso e grato sempre per la tua instancabile vicinanza. Tvb. Come io ho potuto sempre contare su di te, la mia spalla ed il mio braccio, anche se vecchi come me, saranno un punto di riferimento”.

Il dolore di un amico, il dolore di un’intera comunità che è rimasta attonita di fronte a una tragedia del genere. Per questo è stato proclamato il lutto cittadino domani a Frasso Telesino, in occasione delle esequie del piccolo Vincenzo, un bambino strappato troppo presto all’abbraccio della sua famiglia e dell’intero paese.

L’amministrazione ha invitato tutti i cittadini, le associazioni culturali, sociali e sportive a unirsi al lutto sospendendo le attività durante i funerali, in segno di raccoglimento e rispetto. Inoltre invitati anche i titolari delle attività commerciali e produttive a manifestare il proprio cordoglio nelle forme più opportune, anche mediante la sospensione delle proprie attività durante lo svolgimento della cerimonia funebre.

 

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A.O.U. Ruggi: i chiarimenti del reparto di rianimazione sulla donna che ha partorito feto morto

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In un nota a firma del Direttore Renato Gammaldi, dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione, l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi di Salerno ha chiarito la vicenda che riguarda una donna ricoverata nel reparto di rianimazione, dopo aver partorito.

“La paziente D. S. R. è giunta presso in ospedale per una minaccia di aborto a 16 settimane di gestazione da rottura delle membrane. A causa della successiva morte intrauterina e della conseguente comparsa di segni di sepsi siè reso necessario procedere al taglio tesareo e al repentino ricovero in Rianimazione con un quadro di shock settico. La paziente è stata prontamente trattata e malgrado la gravità delle condizioni cliniche iniziali ha cominciato a mostrare i primi segni di ripresa già nella giornata di ieri. Questa mattina, dopo sospensione del trattamento sostitutivo renale e di perfusione per la depurazione del sangue si è proceduto, in considerazione del miglioramento del quadro emo dinamico e respiratorio, al risveglio e successiva estubazione della paziente. Allo stato la paziente è sveglia, cosciente, collaborante, in respiro spontaneo e si può guardare con cauto ottimismo a un suo possibile recupero”. 

Sant’Anna unisce le istituzioni: confronto tra il Commissario e il Vescovo

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In occasione della festività di Sant’Anna, giorno simbolico per la città di Avellino, il Commissario Prefettizio, Dott.ssa Giuliana Perrotta, ha incontrato il Vescovo di Avellino, Mons. Arturo Aiello.

L’incontro, avvenuto intorno alle 12:30 presso il Palazzo Vescovile, ha rappresentato un momento di condivisione e dialogo in vista della celebre alzata del “pannetto” dell’Assunta, evento religioso molto sentito dalla comunità avellinese.

Durante il cordiale colloquio, il Vescovo Aiello e il Commissario Perrotta hanno discusso della situazione attuale della città, affrontando temi rilevanti per la comunità e il futuro del capoluogo irpino. L’incontro si è svolto in un clima di proficuo scambio, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni civili e religiose per il benessere della cittadinanza.

La festività di Sant’Anna, simbolo di tradizione e devozione, ha rappresentato un’occasione per rafforzare il legame tra la Chiesa e l’Amministrazione cittadina, in un contesto di rinnovata speranza e impegno per la città. Il Commissario Perrotta e Sua Eccellenza Reverendissima si sono dati appuntamento alla cerimonia di stasera, che segna l’inizio ufficiale dei festeggiamenti in onore della Madonna Assunta, cuore delle celebrazioni religiose della città.

Avellino, il 26 luglio l’Alzata del Pannetto apre i festeggiamenti per l’Assunta

Destinatario di un provvedimento per la carcerazione viene sorpreso con un’arma: arrestato

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Continuano i servizi straordinari predisposti dalla Questura di Napoli per contrastare i fenomeni di detenzione abusiva di armi.
Nella mattinata di giovedì, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 22enne napoletano con precedenti di polizia, anche specifici, per detenzione illegale di arma clandestina con relativo munizionamento e ricettazione.
In particolare, gli agenti della Squadra Mobile, durante i servizi all’uopo predisposti, hanno controllato un’abitazione nel quartiere Ponticelli, dove hanno sorpreso il 22enne ed hanno rinvenuto una pistola semiautomatica priva di matricola con 3 cartucce calibro 6,35.
Inoltre, dagli accertamenti di seguito esperiti, è emerso che il prevenuto, in quel momento presente nell’appartamento, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 11 luglio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Ufficio Esecuzioni Penali – secondo il quale, lo stesso dovrà espiare la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione illegale di armi.
Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto dal personale operante.

Torre del Greco, truffano un’anziana donna: due arresti

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La Questura di Napoli ha intensificato i servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio, volti anche al contrasto dei reati di truffa ai danni di persone anziane.
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due soggetti di 30 e 31anni, entrambi napoletani e con precedenti di polizia, per truffa aggravata; il 30enne è stato, altresì, denunciato per evasione poiché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio.
In particolare, gli agenti del Commissariato di Torre del Greco, nel transitare in via Montedoro a Torre del Greco, hanno notato due soggetti a bordo di uno scooter. In quei frangenti, il conducente, dopo essere sceso dal mezzo, è entrato con fare guardingo all’interno di uno stabile.
Insospettiti dell’atteggiamento dei soggetti, i poliziotti hanno posto in essere un servizio di appostamento e, dopo pochi istanti, hanno visto uscire il guidatore dallo stabile, risalire a bordo dello scooter e allontanarsi frettolosamente in direzione del casello autostradale.
Gli operatori hanno quindi raggiunto e controllato i due, trovandoli in possesso di un anello, un bracciale, una collana e di 745 euro, suddivisi in banconote di diverso taglio.
L’intuito investigativo degli agenti ha trovato positivo riscontro, difatti, è emerso che, nella stessa mattinata, i predetti avevano contattato un’anziana donna e, spacciandosi dapprima per il figlio e successivamente per un suo amico, le avevano chiesto una somma di denaro e alcuni preziosi che la stessa avrebbe dovuto consegnare all’amico, che sarebbe giunto di lì a poco presso la sua abitazione, specificando che tale somma di denaro sarebbe servita per risolvere dei problemi di salute.
Per tali motivi, gli indagati sono stati tratti in arresto dal personale operante, mentre la refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria.

Incendi 2025, Campania terza peggior regione: Salerno seconda tra le province

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La Campania è al terzo posto, dopo Calabria e Puglia, per la piaga degli incendi nei primi 7 mesi del 2025. Ad attestarlo è “L’Italia in fumo”, report di Legambiente. Dal 1° gennaio al 18 luglio 2025, in Campania si contano 391 reati (+9% rispetto al 2023) con 38 persone denunciate (erano 28 nel 20023) e 5 arresti. Sono 122 gli illeciti amministrativi e 125 le sanzioni. E nelle aree naturali, sono andati distrutti 738 ettari in 27 incendi. Salerno è la seconda peggiore provincia, dopo Cosenza, con 203 reati (+11% rispetto ai dati del 2023). La Campania è terza anche per numero di eventi incendiari: 77 (peggio solo Sicilia e Calabria).

In tutta la Penisola, si sono verificati 653 incendi, che hanno mandato in fumo 30.988 ettari di territorio pari a 43.400 campi da calcio. Parliamo di una media di 3,3 incendi al giorno, con una superficie media bruciata di 47,5 ettari. Insieme al report, Legambiente lancia un pacchetto di 12 proposte e 5 buone pratiche da replicare a livello nazionale. Misure finalizzate a recuperare “i ritardi in fatto di prevenzione e controlli”, colmare “la frammentazione delle competenze tra Stato, Regioni ed enti locali attraverso una strategia e una governance integrata che ad oggi manca all’appello”.

Secondo l’associazione ambientalista, ad oggi “il Paese paga non solo lo scotto dei troppi ritardi, ma anche l’acuirsi della crisi climatica che amplifica il rischio di incendi boschivi e l’assalto delle ecomafie e degli incendiari”. L’ultimo Rapporto Ecomafia riporta i dati del 2024: 3.239 i reati (incendi boschivi e di vegetazione, dolosi, colposi e generici in Italia) contestati dalle forze dell’ordine, Carabinieri forestali e Corpi forestali regionali. “La prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi- ricorda Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – si basano su interventi e azioni efficaci a terra, richiedendo un investimento concreto in pianificazione e programmazione”.

LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE

Queste le 12 proposte di Legambiente: 1) Migliorare il coordinamento istituzionale per il governo integrato degli incendi boschivi e coinvolgere le istituzioni competenti per la gestione forestale. 2) Integrare le strategie di adattamento con la pianificazione forestale e quella antincendio boschivo. 3) Garantire la gestione sostenibile delle zone rurali per ridurre il rischio di incendio. 4) Adottare il pascolo prescritto per la prevenzione degli incendi. 5) Coinvolgere i cittadini e le comunità locali: Fire smart community e Fire smart territory. 6) Garantire dati e statistiche aggiornate e l’attuazione e aggiornamento del catasto delle aree percorse al fuoco. 7) Favorire il ripristino ecologico e funzionale delle aree percorse dal fuoco. 8) Integrare la pianificazione urbanistica con la prevenzione degli incendi boschivi. 9) Potenziare i presidi dello Stato nella lotta agli incendi boschivi. 10) Estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo a qualunque tipologia di incendio. 11) Migliorare l’applicazione delle norme contro gli incendi boschivi; 12) Rafforzare i divieti previsti dalle norme nazionali e regionali.

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