Tempo di lettura: 4 minutiLa sinistra cittadina serra le gile sia in vista delle imminenti elezioni Regionali che, soprattutto, le prossime comunali.
Di qui l’Assemblea pubblica lanciata dalla coalizione “Per Avellino” tenuta questo pomeriggio al Circolo della Stampa.
Di seguito gli interventi:
Roberto Montefusco, Segretario provinciale Sinistra Italiana:
Intanto, rispetto alla città, vogliamo ribadire un concetto: lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale è stato, dal nostro punto di vista, un fatto inevitabile e non negativo. Questa città aveva bisogno di una bonifica.
Sappiamo bene che il commissariamento è sempre un fatto transitorio ed emergenziale, ma anche gli atti prodotti in queste settimane confermano la correttezza della scelta dei consiglieri comunali del campo progressista, che sono stati coerenti con la loro collocazione all’opposizione.
Quella discussione non è stata semplice, né priva di contraddizioni. Per noi è necessario ripartire da lì per costruire il futuro. Rimaniamo coerenti con l’idea di un campo progressista per la città, ma quella coalizione oggi non c’è più: occorre ricostruirla da zero, partendo da questa consapevolezza e determinando punti di verità.
Per quanto riguarda la Campania, crediamo che occorra voltare pagina: lo diciamo con chiarezza. Un elemento radicale di rinnovamento è imprescindibile per la nostra regione, a partire da alcuni temi fondamentali: il diritto alla salute, i trasporti, la questione dell’acqua pubblica.
Su questo fronte, devo dire che sono arrivati segnali incoraggianti dal candidato presidente Roberto Fico, che però dovrà esprimersi con maggiore chiarezza. Come Alleanza Verdi-Sinistra terremo l’asticella alta: non ci saranno accordi al ribasso che possano vederci partecipi. Siamo però convinti di poter dare alla coalizione un contributo a partire dai temi, dal merito e dalla necessità di voltare pagina.
Prima si ricostruisce la coalizione, a partire dalla città di Avellino si ricrea uno spazio politico condiviso, e solo dopo si ragiona sul metodo per arrivare, ad esempio, anche alla costruzione di candidature comuni.»
Amalio Santoro, consigliere comunale uscente:
«L’appello è alle energie migliori della città affinché si ritrovino continuando con noi nell’esperienza di Per Avellino, in questo lavoro di ricostruzione. Credo che le scelte del commissario abbiano in qualche modo confermato la validità anche del nostro lavoro di opposizione. Adesso si tratta di avviare un’altra fase. Abbiamo un’altra occasione e credo che ci sia una responsabilità collettiva verso la politica, che la città deve saper recuperare. Noi facciamo la nostra parte, sperando anche di ricostruire un’alleanza di centrosinistra all’altezza della sfida. Non sarà facile, perché in questi mesi il centrosinistra cittadino è sostanzialmente imploso.
Abbiamo una spinta, in verità un po’ fiacca, che proviene dalla vicenda regionale ormai alle porte, dove si è raggiunto un accordo. Devo dire che sono tra quelli che non stappano lo spumante per l’intesa raggiunta, non perché non si debba realizzare il “campo largo”, ma perché credo che il centrosinistra debba essere sempre qualcosa di più, non una debole intesa di potere.
La sfida resta quella di un’alleanza di qualità e di cambiamento. Mi auguro che almeno sul piano programmatico si tenga conto dei ritardi e degli errori in alcuni settori essenziali e che si provi davvero a rilanciare. Noi, con i nostri limiti numerici, non ci tiriamo indietro: faremo fino in fondo la nostra parte.»
Antonio Bellizzi, consigliere comunale uscente:
«In questo momento un’alleanza probabilmente non c’è: occorre rifondare un po’ tutta quell’esperienza che ci ha visti protagonisti oltre un anno fa, in occasione delle elezioni comunali. Abbiamo bisogno di rifondare e riformulare una nuova esperienza, perché non possiamo permetterci di restare a guardare in un momento in cui la città di Avellino sta subendo un ulteriore trauma, che si aggiunge a quelli degli ultimi anni, con un commissario che sta portando alla luce tutte le storture delle passate amministrazioni. Ecco, noi non possiamo rimanere a guardare: c’è bisogno di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per la città di Avellino.
Quali devono essere i punti imprescindibili di questo nuovo campo largo? La città di Avellino deve certamente essere il punto cardine della coalizione. Non possiamo pensare ai nomi prima del programma: questo è un principio fondamentale che abbiamo sostenuto sin dal primo giorno della costruzione di questa coalizione.
Per noi la priorità è la città di Avellino; le persone vengono in un secondo momento. Abbiamo un programma da cui ripartire, un programma che sicuramente va rivisto, perfezionato e rinnovato, ma che deve rappresentare il punto di partenza per la coalizione.»