Acerra, grandi emozioni per i ‘104 Motivi per Convivere’
Napoli, domani protesta sotto il Comune sul caso Gaza: “Sdegno per solidarietà a turisti israeliani”
Un presidio di solidarietà alla Taverna Santa Chiara, domani alle 18, sotto il Comune di Napoli. Lo slogan: Not in my name. Lo ha indetto la rete di simpatizzanti pro Palestina in città. Una decisione presa dopo lo scontro tra la ristoratrice Nives Monda e due turisti israeliani, clienti del locale. Al centro del diverbio finito in un video, il massacro di Gaza ad opera del governo di Israele. La titolare ha respinto le accuse di antisemitismo dei due, come pure quella di averli cacciati. La lite è finita a carte bollate.
Ma la manifestazione intende anche polemizzare con l’amministrazione cittadina. I promotori si dicono indignati non solo per l’accaduto, ma anche “per la posizione espressa dal Comune di Napoli in supporto alla coppia di turisti israeliani“. E chiedono “pertanto a tutta la cittadinanza napoletana che condivide lo sdegno (e sappiamo essere molto più numerosa di chi si schiera a favore) di esprimere non soltanto a parole e sui social la propria solidarietà”. L’appuntamento è fuori Palazzo San Giacomo, “sventolando la carta d identità come simbolo di dissenso”. Un gesto “in sostegno alla libertà di posizionarsi contro ogni forma di discriminazione, faziosità, intimidazione“, e “dire con forza il nostro No ad ogni forma di complicità nel genocidio in corso a Gaza”.
In una giornata segnata da polemiche, l’assessora Teresa Armato si è dichiarata “dispiaciuta ed amareggiata per la piega che sta prendendo questa questione“. Ha detto di aver incontrato i turisti reduci dalla caserma dei carabinieri, “perché hanno denunciato di essere stati insultati e mandati via da un locale in quanto ebrei”. Ma “questa scelta non ha niente a che fare con la mia posizione politica di totale presa di distanza dall’orrore di Gaza e ed a favore del principio di due popoli e due Stati”. Armato ha aggiunto di essere “pronta a incontrare e a parlare di questo anche con la ristoratrice e nuovamente con i rappresentanti della comunità palestinese”. Il clima però resta teso.
Vigilia di Sporting Sala Consilina-Benevento 5, Scarpitti: “Onoreremo il campionato”
Il GG Team Wear Benevento 5 torna subito in campo. La squadra di mister Scarpitti, domani alle 20, sarà ospite dello Sporting Sala Consilina: la gara sarà trasmessa sulla piattaforma gratuita di Vivo Azzurro.
“Nonostante la retrocessione giunta ormai matematicamente, andremo a Sala con il chiaro obiettivo di fare la miglior prestazione possibile, perché siamo assolutamente convinti che sia giusto onorare fino in fondo il campionato – le parole di mister Scarpitti -. Affrontiamo una avversaria in salute, nonostante lo stop subito a Manfredonia sabato scorso, e stiamo preparando la gara per provare a metterli il più possibile in difficoltà”.
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Mamma maltratta figli, divieto di avvicinamento e braccialetto
Su scooter rubato con passamontagna e forbici, denunciati
I due sono stati notati da una volante del Commissariato di Casal di Principe all’esterno dell’ufficio pubblico mentre erano in scooter. Alla vista dei poliziotti sono fuggiti ma sono stati inseguiti e sottoposti a perquisizione; nelle tasche avevano una lama appuntita, un passamontagna ed un paio di forbici mentre il motorino è risultato rubato. I ragazzi sono così stati denunciati e nei loro confronti è partito l’iter per l’adozione della misura del foglio di via obbligatorio dal comune di San Marcellino. Lo scooter è stato invece riconsegnato al proprietario.
FOTO/ Non solo strade dissestate, marciapiedi vere “trappole”
Via Mancini, via Guarini, via Campane, via Luigi Amabile, via De Renzi via Sarafino Soldi, viale del Platani.
Abbiamo elencato solo alcune strade della città di Avellino, dove una passeggiata a piedi diventa una impresa forse ancora più ardua di quella a cui sono chiamati gli automobilisti alla prese con buche ormai diventate voragini e, quindi, pericolose ( LEGGI QUI)
Marciapiedi pericolosi, privi di manutenzione che se ne cadono letteralmente a pezzi e che potrebbero facilmente causare infortuni ai passanti. Sono tante le segnalazioni in tal senso dei cittadini.
Alcuni punti il tappetino d’usura manca completamente, in altri punti le radici delle piante hanno alzato pericolose lastre di cemento nelle quali un pedone può facilmente inciampare e infortunarsi. Sono presenti anche rotture e rialzamenti della carreggiata stradale.
Tra buche stradali, pavimentazione sconnessa di marciapiedi, avvallamenti e tombini (magari mal posizionati), l’ignaro pedone può incorrere in cadute che, talvolta, conducono anche a gravi conseguenze fisiche.
E mentre si aspetta che il Comune di Avellino avvi i lavori di manutenzione stradale, si spera che gli interventi riguardino anche i marciapiedi. Prima che qualcuno si faccia davvero male.
In prefettura ‘patto’ per la sicurezza urbana a Castel Volturno
Influenza da record, in Italia mai così tanti casi
Un dato che smentisce le stime di inizio stagione quando si prevedeva un impatto minore.
Lo scorso anno, dopo un biennio in cui le misure di contrasto alla pandemia avevano spento la circolazione dei virus influenzali e di quelli respiratori in generale, un po’ ovunque si era osservata una stagione molto intensa. Per questo in molti prevedevano per quest’anno un rallentamento. Non è stato così.
Negli Stati Uniti già in pieno inverno c’era chi parlava della peggior stagione influenzale da decenni. Le stime elaborate a fine aprile dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) sembrano confermarlo: si contano tra le 47 e gli 82 milioni di persone colpite; tra 610mila e 1,3 milioni di ricoveri e tra 26mila e 130mila morti. Tra questi sono già confermati almeno 216 minori.
Nei giorni scorsi l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha confermato che anche nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo quella 2024/2025 è stata “una stagione influenzale intensa”.
Secondo Gianni Rezza, professore straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, a giustificare i numeri record di quest’anno è soprattutto il mix di virus che sono circolati.
“Lo scorso anno ci siamo confrontati soprattutto con virus dell’influenza A del tipo H1, responsabile di circa il 90% dei casi“, spiega. “Quest’anno non c’è stato un ceppo così dominante; un terzo dei casi è stato causato da virus influenzali A/H1, un terzo da virus A/H3 e un terzo da virus influenzali di tipo B. Ciò significa che un’ampia fetta della popolazione era suscettibile a questi agenti”, prosegue. A questi, poi, si aggiungono gli altri virus respiratori che circolano in inverno il cui impatto complessivo è maggiore dei virus influenzali. “Due su tutti hanno svolto un ruolo importante: il rhinovirus e il virus respiratorio sinciziale”, conclude Rezza.
Misericordia, gli autisti soccorritori e infermieri: “Criticità reali per il servizio 118 di Benevento”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma degli autisti infermieri e soccorritori 118 della Misercordia.
In merito alla nota pubblicata dal direttore della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, in quanto dipendenti della stessa, ci preme esprime quanto segue:
Siamo ben consci che il servizio 118 Benevento formato da medici, autisti-soccorritori ed infermieri, dal suo nascere, non solo da 11 anni, ha svolto un servizio d’eccellenza; mantenere questo standard, è la nostra maggior preoccupazione visto che, come viene definita dal nostro stesso direttore, si tratta di funzione “salva vita”. Proprio alla luce di questa dichiarazione ci chiediamo quali possano essere le motivazioni per rompere un equilibrio che ha garantito sinora sempre ottimi risultati (tempestività di intervento e qualità dello stesso) Parlando di cambiamento, più che d’ innovazione del servizio, partito nell’esattezza il 01\07\2023 ci chiediamo come, solo oggi, a distanza di quasi 2 anni, si possa rendere necessario far ruotare il personale per acquisire dimestichezza e formazione dei singoli ruoli.
Al momento della riorganizzazione è stato affermato dai responsabili dell’organizzazione, e a pieni polmoni, che tutto il personale 118 fosse ESPERTISSIMO ed addirittura esponenti politici di spicco dichiaravano alla stampa che non ci fossero differenze notevoli tra ambulanza demedicalizzata e mezzo con medico a bordo tanto alta era la preparazione degli operatori; dobbiamo forse pensare che finora il personale utilizzato non fosse sufficientemente qualificato per le tre tipologie di mezzo? Si è partiti allo sbaraglio?
Ricordiamo all’Asl e a tutta l’ATS che il lavoro svolto dall’infermiere prescinde dal mezzo sul
quale opera e che la differenza con la medicalizzata è solo la presenza fisica del medico, ma
che trova immediatamente riscontro nella presenza telefonica del medico di centrale operativa, cosi come indicato al momento della riorganizzazione.
Quello che ci preme evidenziare ,inoltre, è che è stato anche spostato personale operante 20 anni su una medicalizzata, per essere ricollocato sulla stessa tipologia di mezzo, ma distante chilometri.
La disponibilità degli operatori a coprire eventuali carenze e reali esigenze c’è sempre e stata e sempre ci sarà; infermieri ed autisti sono sempre stati pronti a sopperire alle esigenze improvvise garantendo continuità del servizio e operando su ogni tipologia di mezzo.
Per quanto concerne la formazione on the job, ci preme ricordare che esiste una realtà consolidata già da anni, ovvero quella di Ginestra Degli Schiavoni, dove abitualmente ruota e ha ruotato il personale senza mai disservizio e senza quella che oggi viene definita formazione.
Sempre in merito alla formazione on the job, facciamo anche notare che essa va organizzata selezionando un dipendente esperto (spesso un senior o team leader) che possa affiancare i colleghi meno esperti e che tale figura (tutor) debba avere non esclusivamente competenze tecniche, ma anche capacità relazionali e d’insegnamento. Purtroppo tali figure figure non sono mai apparse sullo scenario.
Ad “oggi” forse si dimentica che la realtà della demedicalizzata, e della rimodulazione del servizio, è partita ormai da circa 2 anni.
Se si parla, poi, dei 165 dipendenti, ci chiediamo proprio questo: come sia possibile che la formazione riguardi solo così pochi dipendenti così come affermato nella nota e solo alcune postazioni? Tra l’altro ci sono lavoratori spostati in altra postazione ormai da mesi e che, quindi, per alcuni, non si tratta certamente di spostamenti temporanei come affermato Come ribadito dal comunicato stampa dell’Asl e come previsto anche dal capitolato d’appalto, fondamentale è “garantire sempre e comunque la tutela fisica degli operatori delle ambulanze e dei pazienti trasportati nonché l’efficacia dell’intero servizio di emergenza ed urgenza assicurando condizioni di lavoro dignitose” .
il nostro non vuole essere allarmismo nei confronti della popolazione ma tutela della stessa,
per evitare inceppi (purtroppo già puntualmente verificatisi di recente). Invitiamo pertanto gli organismi preposti (Dirigente della Centrale Operativa 118, DEC, a controllare l’esecuzione del servizio sotto tutti gli aspetti, verificandone la qualità così come previsto dal capitolato d’appalto e ribadito dal comunicato Asl.
Per quanto riguarda i diritti e doveri, ci preme osservare che i doveri sono stati sempre espletati con la massima collaborazione e disponibilità. (Per qualche diritto c’è stato però contenzioso con necessità di ricorso alle autorità Giudiziarie).
In nessuna circostanza è venuta meno la disponibilità del personale, pronto e preparato a mantenere l’efficienza del servizio stesso.
La ricerca di una serenità nell’operare in emergenza non crediamo sia un privilegio o un “desiderata” di alcuni, ma un pilastro su cui costruire efficienza ed efficacia.
Questa fibrillazione e malcontento generalizzato non capiamo a chi possano giovare; soprattutto coinvolge purtroppo anche l’ ASL che impiega così tante risorse economiche per dare ai cittadini una’ assistenza di qualità e che potrebbe immediatamente ricondurre alla normalità una situazione che rischia altrimenti di degenerare.
Così come da comunicato Asl, chiediamo, infine, un incontro trasparente e costruttivo con vertici aziendali congiuntamente Asl e ATS