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Lavezzi e il flirt con Belen Rodriguez: il ‘pocho’ perde le staffe e sbotta

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Il pocho Lavezzi e Belen Rodriguez. Una vacanza in Uruguay, qualche ammiccamento più virtuale che reale ed ecco che il mondo del ‘patinato’ costruisce il primo gossip dell’anno. Lei ha appena concluso l’ennesima storia d’amore, quella con Antonino Spinalbese, lui ex attaccante del Napoli e del Psg negli ultimi anni sguscia via tra una storia e l’altra, un pò come gli capitava in campo.

Lavezzi si trova a Punta del Este, in Uruguay, con la compagna, la modella Natalia Borges. In vacanza in Sud America c’è anche la Rodriguez: con lei l’amica del cuore Patrizia Griffini, ex concorrente del Grande Fratello

Dopo una serie di rumors su una loro possibile liason, il Pocho ha pubblicato un post su instagram smentendo la relazione con Belen con un eloquente: “Non mi rompete i co…, sono felicemente fidanzato!”.

Covid, in Campania trentamila nuovi casi: incidenza al 23,9%

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Napoli – Sono 30.042 i nuovi positivi al Covid in Campania, su 125.665 test (di cui 48.278 molecolari e il resto antigenici) esaminati ieri. Ne deriva un tasso di positività del 23,9%, stabile rispetto al 23,87 del giorno precedente. Le nuove vittime censite nel bollettino dell’Unità di crisi sono 20, di cui 14 nelle ultime 48 ore. I posti letto occupati in terapia intensiva aumentano del 10 per cento in 24 ore, a quota 85 (+8), quelli di degenza sono 1.091 (+6), oltre un terzo dei 3.160 disponibili al momento per il covid in tutta la regione considerando anche l’offerta privata. 

Questo il bollettino di oggi:
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)Positivi del giorno: 30.042 (*)
di cui:
Positivi all’antigenico: 17.838
Positivi al molecolare: 12.204
 
(*)  I dati tengono conto dell’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.
 
Test: 125.665
di cui:
Antigenici: 77.387
Molecolari: 48.278
Deceduti: 14 (*)
(*) nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri
 
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 699
Posti letto di terapia intensiva occupati: 85
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**)
Posti letto di degenza occupati: 1.091
(**) Posti letto Covid e Offerta privata.
I dati sulle vaccinazioni sono disponibili al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html

Il Monza e l’incubo Valeri: il precedente ‘shock’ con l’arbitro del Vigorito

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La designazione di Paolo Valeri per Benevento-Monza ha suscitato più di un malumore in Brianza, dove il nome dell’arbitro capitolino è collegato a una finale play off che grida ancora vendetta. Persino il sindaco Dario Allevi ha commentato con stupore il nuovo incrocio: “Valeri ce lo ricordiamo bene, la trovo una designazione un po’ strana“, ha dichiarato con un mezzo sorriso ai microfoni della trasmissione Binario Sport.

In realtà bisogna tornare parecchio indietro per trovare la partita in questione, un Pisa-Monza del 17 giugno 2007, ultimo atto del girone A di serie C. Dopo la finale di andata vinta 1-0 dal Monza al Brianteo, la sfida di ritorno vede i nerazzurri obbligati a ribaltare tutto per staccare il pass per il campionato cadetto. Finirà 2-0 (gol di un giovanissimo Ceravolo nel primo tempo e del sannita Ciotola nei supplementari), ma nell’occhio del ciclone finisce proprio Valeri, reo di non aver visto un fallo da rigore sul monzese Borgobello nei tempi regolamentari. Un possibile penalty, se trasformato, avrebbe avvicinato il Monza alla poi sfumata promozione. 

Da allora sono passati quasi 15 anni, nel frattempo la carriera arbitrale di Valeri ha spiccato il volo e non ci sono state altre possibilità di incrociare il Monza. Come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco ci sarebbero poi state le dichiarazioni rilasciate anni dopo dal direttore di gara:  “Pisa-Monza è stata la più bella partita della mia carriera in serie C  – le parole di Valeri -. Ero convinto di fare il mio giro di campo di perlustrazione in maniera tranquilla e invece lo stadio era già tutto pieno. È stata una bella esperienza ed uscimmo tra gli applausi, rarissimo per un arbitro, mi è capitato solo un paio di volte in carriera”. Facile immaginare come i tifosi biancorossi non abbiano preso bene certe frasi.

 

Lozano si è negativizzato: nelle prossime può tornare a Napoli

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Il Chucky si è negativizzato. La notizia è ufficiale e il Napoli, col rientro in patria di Lozano, continua l’operazione recupero di atleti che, tra infortuni e positività al covid, hanno ridotto all’osso le opzioni di mister Spalletti.

L’annuncio arriva direttamente dal profilo twitter del calcio Napoli, il messicano rientrerà in Italia nelle prossime ore. 

Scuole, genitori divisi sul rientro. De Luca: “Per prevenire non si deve essere zona rossa”

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Napoli – Sono tornati in aula a Napoli gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle elementari e delle medie all’indomani della decisione del Tar Campania che ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza regionale che posticipava il ritorno in classe alla fine di gennaio. E dunque oggi la campanella ha suonato per gli alunni che zaini in spalla e accompagnati dai genitori hanno varcato i cancelli delle scuole. Un ritorno che tuttavia divide le famiglie tra quanti sono favorevoli alla ripresa delle lezioni e chi invece avrebbe preferito il ricorso alla Dad per alcune settimane.

Bene che si sia tornati in classe – dice Paolo, papà di una bimba che frequenta la II elementare – l’anno scorso praticamente è stato quasi tutto in Dad ed è stato difficile soprattutto per i più piccoli e inoltre, nonostante l’impegno enorme dei docenti, la Dad non ha l’efficacia dell’insegnamento in presenza”. Genitori che dicono ‘no’ alla Dad anche in virtù della campagna vaccinale anche per la fascia d’età 5-11 anni che – evidenziano – ”ci dà sicurezza”.

Sul fronte opposto, invece, i genitori pro Dad sono ”fortemente preoccupati” dall’aumento della curva dei contagi e ritengono che ”alcune settimane di didattica a distanza non sarebbero state una tragedia ma una garanzia di maggiore sicurezza”.

Ma il rientro in classe non ha scosso soltanto gli ordini inferiori. Gli studenti delle scuole superiori, che avevano ripeso già ieri, sono scesi in piazza per chiedere ”un rientro in sicurezza con mascherine Ffp2 e tamponi gratuiti” e interventi sui trasporti dove – dicono – ”le corse invece di aumentare vengono tagliate e questo causa inevitabili affollamenti sui mezzi pubblici”.

E intanto di scuola oggi è tornato a parlare anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nel ribadire la sua posizione, ha affermato: ”Una Regione non è obbligata ad aspettare di arrivare in zona rossa, alla drammatizzazione del contagio, per prendere misure preventive. Noi abbiamo una linea diversa per cui le decisioni vanno prese prima che esploda il problema e come ha detto in maniera limpida e fluente il professore Brusaferro il covid non è una banalità”.

Ma nonostante la decisione emessa dal Tar e le indicazioni ribadite dal Governo rispetto alla necessità di aprire le scuole e svolgere la didattica in presenza, alcuni sindaci della Campania hanno deciso di mantenere chiuse le scuole oggi e anche nei prossimi giorni. Secondo il Codacons sono 70 i Comuni della Campania i cui sindaci hanno adottato provvedimenti di chiusura delle scuole. E nei confronti di questi Comuni, l’associazione annuncia che ‘‘in caso di chiusura procrastinata si procederà a denunciare alle Procure della Repubblica competenti i sindaci dei Comuni per il reato di interruzione di pubblico servizio“.

Apice, screening con tamponi antigenici sulla popolazione scolastica

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Domani, mercoledì 12 gennaio, dalle ore 8.30 presso la sede del Centro operativo comunale di protezione civile, in Via dell’Equità, in modalità drive-in, possono sottoporsi allo screening gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e media dell’istituto Falcetti, plesso di Apice. 

“La scuola è il fondamento della crescita umana e sociale di ogni cittadino, per questo è una priorità mettere in campo tutte le misure affinchè possa svolgersi al meglio l’attività didattica in presenza, con serenità per i bambini e le famiglie. 
Il comune di Apice, come già fatto in tutte le occasioni di ritorno in classe, ha previsto uno screening di massa per tutti i nostri ragazzi al fine di avere un quadro preciso all’ingresso. 
Tuttavia, è bene sottolineare che il virus circola con velocità e molti sono i nuclei familiari che anche nella nostra comunità ne sono ad oggi colpiti. Per questo è necessario che si rispettino, in tutti i contesti, le norme del distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza. 
Infine, rivolgiamo un invito a tutti i cittadini a vaccinarsi e vaccinare i più piccoli, al fine di combattere e convivere con il virus che, grazie alla scienza, oggi ci fa meno paura”.

“San Pio”: incontro con i sindacati, riorganizzata l’Area Covid

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Benevento – Nella mattinata odierna si è tenuto il programmato incontro sindacale sull’attività assistenziale in Area Covid, nel corso del quale la Direzione Strategica, oltre a rammentare il proficuo e collaborativo rapporto con le OO.SS., che, sin dall’insediamento del Management, hanno caratterizzato una gestione aziendale basata sulla condivisione sintonica delle problematiche da risolvere, ha informato i presenti delle rimodulazioni dei posti letto dedicati ai pazienti covid, richieste dall’Unità di Crisi Regionale negli ultimi giorni del 2021, in ragione della notevole recrudescenza della pandemia e dell’esponenziale incremento delle ospedalizzazioni.
A tale riorganizzazione, che vede nell’Area Covid ubicata nella Palazzina “Santa Teresa” complessivi n. 103 posti letto, distribuiti in n. 24 in Malattie Infettive, n. 12 in Medicina Interna, n. 12 in Pneumologia -Degenza Ordinaria, n. 12 in Pneumologia Sub Intensiva, n. 5 in Terapia Intensiva e n. 2 in Terapia Intensiva Neonatale, ha fatto seguito con celerità e con gradualità una redistribuzione adeguata del personale, atta a garantire l’efficiente funzionalità in sicurezza dei posti letto covid via via attivati, con l’assegnazione ad oggi di n. 100 Infermieri e di n. 19 OSS, suddivisi in n. 20 Infermieri e n. 4 OSS in Malattie Infettive, di n. 25 Infermieri e n. 5 OSS in Pneumologia, di n. 40 Infermieri e n. 7 OSS in Medicina Interna e di n. 15 Infermieri e n. 3 OSS in Terapia Intensiva.

Manfredi: “Capo dello Stato rappresenti unità. Non si crei disorientamento nelle scuole”

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Napoli – ”Noi abbiamo bisogno di un Presidente della Repubblica che sia rappresentativo dell’unità del Paese e che abbia anche una grande rappresentatività europea in un momento così particolare della nostra fase storica”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a SkyTg24, in relazione alle prossime elezioni del Capo dello Stato. ”Sicuramente Draghi corrisponde a questo identikit – ha aggiunto – ma ci sono anche altre personalità in Italia che vi rispondono. Ma è indubbio che Draghi rappresenta una grande risorsa per il Paese e non possiamo sprecarla, non ci possiamo permettere in questo momento divisioni perchè i cittadini chiedono risposte ai loro problemi sia oggi che domani e non schermaglie politiche’‘. Dal primo cittadino è stato espresso l’auspicio che ”alla fine prevarrà il senso di responsabilità e sono fiducioso che ci sia un approccio unitario con un Presidente della Repubblica eletto a larga maggioranza e anche una stabilità politica di cui abbiamo bisogno in un momento che è fondamentale per il futuro dell’Italia”.

Oggi le scuole si sono aperte con tutte le difficoltà del caso e penso che ora dobbiamo lavorare in un clima di unità altrimenti creiamo disorientamento fra i giovani e questo non è il nostro obiettivo”. Ha proseguito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a SkyTg24, in riferimento al rientro in aula per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle elementari e delle medie dopo che ieri il Tar Campania ha sospeso l’ordinanza regionale che invece prevedeva il rientro in classe alla fine di gennaio. ‘‘La scorsa settimana – ha detto – abbiamo avuto moltissime pressioni dalle presidi, cui era seguito anche un allarme del presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, sulla grande difficoltà di poter gestire il servizio scolastico considerando il numero di persone ammalate e dunque credo che l’ordinanza di De Luca abbia risposto a queste richieste ma – ha aggiunto – il Governo centrale ha stabilito che la priorità è tenere le scuole aperte anche considerando i problemi che ci sono e che non possiamo negare”. Il sindaco ha indicato tra le difficoltà legate alla ripresa della didattica in presenza ”l’alto numero di classi comunque a casa a causa di casi positivi, problemi legati alle mascherine e ai trasporti”. Sul fronte trasporti, Manfredi ha sottolineato che ”a Napoli alcune aziende hanno un numero significativo di ammalati che in alcuni casi arriva al 20 per cento”.

Covid: ricoveri in aumento al San Pio, deceduti altri due pazienti

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Benevento – Continuano a non arrivare notizie positive dal “San Pio” di Benevento, dove i pazienti ricoverati continuano ad aumentare. L’ospedale comunica di aver raggiunto gli 80 ricoveri: 33 sanniti e 47 residenti in altre province. Attualmente cinque di questi si trovano presso il reparto di terapia intensiva, uno in terapia intensiva neonatale, dodici in pneumologia/sub intensiva, ventitré in malattia infettiva, trentasette in medicina interna e due presso l’area isolamento covid dedicata al pronto soccorso. Un numero che cresce rispetto alla giornata di ieri, nonostante le quattro dimissioni (3 sanniti) registrate. A rendere ancora più amaro il bollettino dell’azienda ospedaliera sono i due decessi, a perdere la vita due 87enni, uno originario di Paduli e l’altro di San Nicola Manfredi. Questo il quadro comunicato dal “San Pio“:

Rete scuole Unite, protesta e lettera al sindaco di Salerno

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Salerno – La rete Scuole Unite Salerno composta dai Rappresentanti d’Istituto e di Consulta delle Scuole secondarie di secondo grado presenti nel Comune di Salerno (Liceo F. Severi Liceo G. Da Procida IIS Genovesi-Da Vinci IIS Trani Moscati Liceo Regina Margherita IIS Basilio Focaccia IIS Santa Caterina da Siena-Amendola IIS Galilei- Di Palo Liceo De Sanctis Liceo Alfano I IPSEOA-R. Virtuoso Liceo Sabatini Menna IC Giovanni XXIII) ha scritto al sindaco Vincenzo Napoli, all’assessore all’Istruzione, Gaetana Falcone e alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale per una serie di richieste alla luce del necessario e riconosciuto protrarsi dell’ emergenza pandemica.

In particolare il continuo ed evidente sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblico, legata all’alta percentuale di pendolari e considerata l’incidenza giornaliera dei casi al Covid-19, gli studenti chiedono di valutare la fattibilità di uno screening di tutta la popolazione, per avere a disposizione a un quadro generale al fine di controllare eventuali focolai creatisi all’interno di una o più scuole. E poi, una distribuzione gratuita delle mascherine di tipo FFP2, strumenti di protezione fondamentali per la sicurezza in quanto diminuiscono notevolmente il rischio di contagio rispetto alle mascherine di tipo chirurgico, forniti alle scuole attualmente; oltretutto in seguito al passaggio della Regione Campania in Zona Gialla, l’uso di tale mascherina diviene obbligatorio per usufruire dei mezzi di trasporto pubblici.

La rete che ha annunciato una protesta per domani ha chiesto anche un potenziamento delle linee del trasporto pubblico, per evitare il sovraffollamento dei mezzi al fine di poter raggiungere la propria scuola in tutta sicurezza e la sospensione delle attività didattiche in presenza con conseguente attivazione della didattica a distanza, per far sì che la curva epidemiologica diminuisca e che le sopracitate richieste richieste attuate. La rete degli studenti ha chiesto anche di definire i dettagli della proposta e sottolineare le ragioni che ne hanno determinato la formulazione, attraverso un colloquio in modalità telematica.

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