C’è una possibile svolta nelle indagini del pestaggio di un 49enne, ridotto in coma e abbandonato in una zona boschiva il 22 maggio scorso a Piombino (Livorno). Nella mattina di ieri, l’uomo, di origini campane, si è risvegliato dal coma mentre due giorni fa i carabinieri hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico di un 24enne, conterraneo della vittima e titolare di una pizzeria, accusato di tentato omicidio in concorso con un’altra persona ancora in corso di identificazione. Il fermo è stato poi convalidato ieri dal gip che ha che disposto la misura cautelare della custodia in carcere.
L’Arma spiega, in una nota, “che è stata eseguita una ricostruzione minuziosa dei fatti, anche alla luce di vicende che” avevano riguardato alcuni sospettati “nei giorni immediatamente precedenti, peraltro anch’essi relativi a diverse vicende giudiziarie in cui sospettati/aggressori risulterebbero essere sempre contrapposti alla vittima”. Secondo quanto spiegato dai militari, il 49enne sarebbe stato aggredito da due uomini e poi abbandonato in una zona isolata a Orti dei Ghiaccioni nell’hinterland piombinese, agonizzante, senza vestiti e con profonde ferite al corpo e alla testa. Era stato poi soccorso da due persone che erano andate a passeggiare nella zona altrimenti sarebbe probabilmente deceduto nel giro di poco tempo. Era stato quindi ricoverato in prognosi riservata. Ora è sotto stretto controllo medico in attesa di poter incontrare familiari e inquirenti che si occupano del caso. Il sopralluogo eseguito dai carabinieri sul posto dell’aggressione ha consentito di isolare sul posto la presenza di tracce ematiche estese nonché vari oggetti, frammenti di bastoni e una pietra, anch’essi contaminati di sangue.