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Il dimezzamento dei bitcoin in programma per il mese di maggio ha riportato al centro dell’attenzione l’analisi delle caratteristiche della moneta virtuale. In pratica, la quantità di criptovaluta appena coniata sarà ridotta del 50%. Lo scopo è quello di favorire un aumento dei prezzi, anche se ovviamente il contesto è più articolato: certo è che una minore quantità di bitcoin in produzione comporta una domanda più elevata. Se si compie un salto a ritroso nel tempo, si può scoprire che il bitcoin fin dal principio è stato concepito come un prodotto di quantità finita. Per avere il diritto di coniare i bitcoin che verranno, i miner – cioè gli estrattori – sono chiamati a risolvere i calcoli del blocco.

Il premio del blocco

Nel momento in cui la rete bitcoin è stata lanciata, nel lontano 2009, era possibile estrarre da qualunque computer e, quindi, ottenere il premio del blocco composto da 50 bitcoin. A mano a mano che il tempo è passato, però, tale premio si è ridotto. E così quest’anno il premio per un blocco corrisponde a 12.5 bitcoin, vale a dire un quarto rispetto agli inizi. Il premio può essere ottenuto unicamente dalle piattaforme di mining ad elevato contenuto energetico e che sono state realizzate ad hoc. Già nel 2012 si era verificato un primo dimezzamento del bitcoin, a cui ne è seguito un altro nel 2016. Ecco perché adesso il premio è di 12.5 bitcoin, ma con il dimezzamento di maggio si scenderà a 6.25 bitcoin.

Investire nei bitcoin

Per chi ha intenzione di investire nella criptovaluta, uno strumento come bitcoin era website si può rivelare di sicuro una risorsa preziosa. Certo è che occorre conoscere con attenzione il mercato di riferimento. Il dimezzamento in programma il prossimo 12 maggio avrà un impatto che per ora non può essere previsto in modo accurato, né sul breve termine né sul lungo periodo. Quello che si può affermare con certezza, però, è che la comunità bitcoin ne risentirà.

Gli scenari futuri

Per i minatori le cose si potrebbero fare molto più complicate, magari anche in tempi rapidi. D’altro canto non si può escludere la possibilità che una situazione simile favorisca l’arrivo di nuovi investitori di monete virtuali, addirittura nell’ordine di migliaia di unità. Quale che sia l’avvenire, è bene arrivare preparati al prossimo dimezzamento e prendere una posizione, tenendo presente che una previsione errata potrebbe avere un costo di non poco conto.

La questione della sicurezza

Nel caso in cui il dimezzamento provochi una crescita dei prezzi, i bitcoin diventeranno sempre di meno, mentre acquisirà una maggiore importanza la sicurezza sia per chi deve eseguire transazioni sia per chi vuole mantenere la criptovaluta. Gli utenti nuovi sarebbero chiamati a rispettare le norme per la sicurezza e dovrebbero sapere che la perdita di chiavi o codici corrisponde alla perdita di valuta. Per tutti gli utenti – anche quelli più esperti – un meccanismo di sicurezza prezioso potrebbe essere costituito da un servizio di portafoglio digitale.

Cosa succederà ai prezzi

Dal momento che il mercato delle monete virtuali è ancora giovane e in fase di maturazione, in molti addetti ai lavori sono convinti che vi siano pochi motivi per pensare a una capacità adeguata di prezzare il bitcoin. Secondo altri, invece, è vero il concetto opposto: il prezzo di adesso rispecchia la scarsità che verrà, e di conseguenza i mercati hanno già tenuto conto della riduzione dei premi. In sostanza, il valore del bitcoin sarebbe già mutato in funzione di un evento che non è certo imprevisto: del dimezzamento si sa da sempre, in effetti.