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Quando si parla di smartphone ci sono una lunga serie di termini che per la maggior parte degli utenti restano sconosciuti. Tra questi vi è proprio IMEI. Cioè l’International Mobile Equipment Identity. In poche parole è il numero di identificazione del nostro telefono cellulare. Sono delle cifre presenti dentro il telefono e vengono scelte al momento della fabbricazione. Ogni telefono tiene un numero identificativo unico in tutto il pianeta. Vale a dire che nessun altro nel mondo tiene lo stesso numero identificativo.

Grazie a questo numero tutti siamo connessi e attraverso qualsiasi rete. E’ importante che ogni telefono cellulare sia identificato nella rete ed è molto più efficace da questo punto di vista pure rispetto ai DNI che utilizziamo noi. Questo perché la copertura nel mondo è totale.

Come è composto l’IMEI

L’IMEI è un numero di 14 cifre composto da quattro parti. Come ci spiega topsmartphone.eu, funziona in questa maniera:

  • Tac: sono le prime sei cifre e servono a identificare produttore e modello del telefono.
  • Taf: sono le due cifre successive, segnano il posto dove è stato fabbricato e imballato il telefono.
  • Snr: è il numero di serie, sono i sei numeri successivi.
  • Verificatore di codice SP: autentica il processo. E’ come se fosse il timbro a un documento.

Come scoprire il codice IMEI dello smartphone

Questo numero di solito è presente nella scatola dove compriamo lo smartphone oppure nel retro del telefono stesso. Altrimenti possiamo chiamare il numero *#06# ed ecco che il numero IMEI comprare sullo schermo del telefono.

Altrimenti si può vedere su qualsiasi telefono Android cliccando su Impostazioni, Stato e dopo “Mostra IMEI”. Per l’iPhone invece, entriamo in impostazioni, dopo in generale e infine su informazioni. Qui si trova l’opzione per vedere i dati IMEI.

A cosa serve, nella vita di tutti i giorni, conoscere il numero IMEI?

  • Permette per esempio di bloccare il telefono qualora ci venisse rubato o semplicemente lo perdiamo.
  • In secondo luogo permette di trovare il telefono, così da aumentare le possibilità di recuperarlo.
  • Quando dobbiamo lasciare il telefono a un tecnico perché lo aggiusti, è fondamentale conoscere il numero IMEI.

Posso cambiare il numero IMEI?

Non si tratta certo di un’operazione semplice e anzi, molto spesso è impossibile, almeno per la maggioranza di noi.

Il metodo più semplice è quello di trasferire l’IMEI da uno smartphone vecchio, uno che per esempio non usiamo più. Perché farlo? Per esempio per mantenere elevata la privacy, rendendoci così irriconoscibili alle reti.

Se siete in possesso di uno smartphone Android, potete modificare l’IMEI utilizzando un’applicazione come Xposed IMEI Changer o MTK Engineering Mode.

Tuttavia si tratta sempre di un processo non consigliato agli utenti e di base quasi nessuno ne ha davvero bisogno. Solo gli utenti esperti di tecnologia possono davvero effettuare questo processo, ma c’è sempre da capire bene se è davvero necessario e non si tratta solo di una decisione nata dalla curiosità e dalla voglia di mantenere la propria privacy anche quando non vi è la necessità concreta di farlo.