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Caserta – Non si ferma la protesta dei lavoratori della Jabil contro il piano di licenziamenti annunciati dall’azienda che ha già consegnato 275 lettere ai propri dipendenti. Oggi si terrà una manifestazione organizzata dalle RSU unitamente alle Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM e FAILMS. Il concentramento è previsto presso la stazione di Caserta e poi il corteo attraverserà le arterie principali della città.

La vertenza è ad un punto cruciale e i sindacati puntano ad un coinvolgimento pieno da parte dei lavoratori al fine di attenzionare sia i media che la politica locale e nazionale invitando le Istituzioni, Prefettura, Regione Campania, Ministero del Lavoro, MISE, tutte le forze politiche a scendere in campo per trovare soluzioni alternative.  L’azienda ha riconfermato che il prossimo 23 marzo, allo scadere degli ammortizzatori sociali, procederà con le lettere di mobilità.  Si rischia un dramma sociale che coinvolge non solo i diretti interessati ma l’intero territorio con pesanti ripercussioni sullo sviluppo locale. Intanto, come riportato da Repubblica.it, c’è chi, tra gli operai della Jabil, non riesce ad arrivare alla fine del mese ed è costretto a rivolgersi agli usurai.

E’ il caso di Giovanni (nome di fantasia) che racconta di aver chiesto 3000 euro agli strozzini perchè aveva il terrore di perdere la casa della quale stava pagando il mutuo. “Vivo con il terrore delle ritorsioni per me e la mia famiglia e con la paura che possa arrivare la lettera di licenziamento da un momento all’altro – ha raccontato l’operaio a Tiziana Cozzi. Tremo al pensiero di quello che potrà succedermi. Come si può arrivare a questo, dopo 23 anni di lavoro onesto? Cosa abbiamo fatto di male noi lavoratori per subire tutto questo?“. Una storia triste che testimonia ancora una volta l’assenza delle istituzioni proprio quando ce ne sarebbe più bisogno. Del resto, quella della Jabil è una storia che va avanti da anni, tra finti proclami, tavoli inutili e chiacchiere di palazzo.