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L’artigianato deve essere capace di decidere “cosa del mondo vecchio vuole portare fino al mondo nuovo”. Cita Alessandro Baricco il presidente regionale dell’Ebac CampaniaEttore Mocella che, nel suo intervento di introduzione ai lavori del convegno “Artigianato e bilateralità: il contributo della Campania”,  ha posto subito l’accento sulla sfida del cambiamento. “È un gesto difficile ma l’artigianato e la bilateralità si salveranno solo se si avrà la forza ed il coraggio di affrontare e vincere la sfida al rinnovamento” ha detto il presidente Mocella alla platea composta dai vertici regionali e nazionali delle sigle che rappresentano, compongono e sostengono la bilateralità nell’Artigianato e che hanno partecipato alle celebrazioni per i 25 anni della Fondazione dell’Ente Bilaterale per l’Artigianato in Campania, presso lo StartHotels Terminus di Napoli.  

Il presidente dell’Ebac ha anche annunciato che presto verrà attivata una rete di sportelli territoriali che, in collaborazione con le sigle datoriali e sindacali che compongono l’ente (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl, Uil) consentirà di arrivare in modo più diretto a quelle imprese artigianali con dipendenti ( 38mila in Campania) tra le  ottantamila campane e presentare loro il sistema di welfare e supporto offerto dalla Carta dei Servizi dell’Ebac. Anche la regione Campania, attraverso la partecipazione ai lavori , dell’assessore alle Attività produttive e Ricerca scientifica, Antonio Marchiello, ha illustrato una serie di novità in arrivo per supportare l’artigianato campano. “Ai 10 milioni di euro già annunciati per aiuti alle micro, piccole e medie imprese operanti nel settore dell’artigianato per introdurre soluzioni innovative di processo o acquisire attrezzature innovative e migliorare i sistemi di gestione, aggiungeremo ulteriori 5 milioni di euro per incentivare la nascita di start up artigianali ed un referente che potrà essere un preciso riferimento per seguire i bandi – ha detto Marchiello – abbiamo messo in campo, per iniziativa del presidente De Luca, ulteriori forme di agevolazione e di supporto alle imprese per rispondere alle esigenze evidenziate dalle organizzazioni di categoria che sono state consultate in fase di confronto preliminare”. Potrà essere questo certamente uno strumento per risalire e aumentare le adesioni perché, purtroppo, come ha evidenziato la vice presidente dell’Ebac, Anna Letizia, i numeri sono ancora troppo bassi rispetto alle potenzialità espresse dall’artigianato campano.

Ma il dibattito, attraverso due momenti, è stato anche occasione di riflessione e presentazione di proposte, per avviare sul fronte nazionale, questa fase di rinnovamento e di battaglia contro la bilateralità fantasma. Nella prima parte dei lavori, grazie al contributo di due autorevoli referenti, il professor professor Luca Nogler, ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Universita di Trento ed il professore di Rosario Santucci, ordinario del Dipartimento ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università del Sannio sono emersi anche spunti di provocazione sulla direzione da intraprendere per avviare un nuovo percorso. “Gli enti bilaterali sono un corpo che può funzionare bene se tutti gli organi come le parti sociali che lo compongono lavorano bene” ha detto Luca Nogler che ha proposto  una rete che consenta agli enti del Sud Italia di entrare in partenariati con singoli enti naturalmente molto più sviluppati.

A precedere Nogler la relazione di Rosario Santucci, ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università del Sannio su “Bilateralità e Contrattazione decentrata nel nuovo assetto delle relazioni sindacali nell’Artigianato” e la presentazione di videotestimonianze dei vertici regionali di Inps, Inail, Unioncamere ed il direttore dell’Ispettorato del lavoro di Napoli oltre che il presidente dei Consulenti del Lavoro che hanno rimarcato la collaborazione con l’Ebac e l’impegno ad un percorso congiunto nella battaglia contro la bilateralità pirata. Questa della collaborazione con le istituzioni è la strada sulla quale proseguire anche per il presidente nazionale di Ebna, Fausto Cacciatori, per scoprire i pirati tra i cento enti bilaterali censiti dall’Inps. Cacciatori ha anche chiesto di valorizzare quanto di buono è stato fatto in questi anni “perché uno dei problemi è che, spesso,  è poco conosciuto”.

Nella seconda parte dei lavori, è toccato ai referenti nazionali esprimersi sugli spunti emersi dal dibattito, attraverso la tavola rotonda su “Il valore della bilateralità oggi” con la partecipazione dei rappresentanti nazionali : Riccardo Giovani (Confartigianato nazionale), Maurizio De Carli (Cna nazionale), Pier Paolo De Angelis (Casartigiani nazionale), Pasquale Marocco (Claai nazionale), Claudio Sala (Cgil nazionale), Anna Trovó (Cisl nazionale), Mauro Sasso (Uil nazionale). Al termine del convegno,  anche una simbolica cerimonia di premiazione ad un’azienda ed un dipendente per anni di contributi versati all’Ebac, perché,  come ha ribadito il direttore dell’Ebac, Bruno Milo, ogni percorso e fase di rinnovamento dovrà tenere presenti questi due riferimenti prioritari: le imprese ed i lavoratori.