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È stato presentato il rapporto scritto da Fise Assoambiente, associazione delle imprese che si occupa del trattamento dei rifiuti e della bonifica, su tre regioni italiane: Campania, Lazio e Sicilia. Secondo i dati dell’associazione e dell’Ispra la nostra regione sarebbe “sull’orlo dell’emergenza”. L’analisi è stata presentata a Rimini in occasione della fiera green Ecomondo.

“Lazio, Campania e Sicilia”, ha evidenziato il Presidente di FISE Assoambiente – Chicco Testa, commentando i risultati dell’analisi, “scontano l’assenza di una strategia di gestione dei rifiuti in grado di fornire una visione nel medio-lungo periodo. Fare economia circolare significa disporre degli impianti di gestione dei rifiuti (riciclo, recupero energetico e smaltimento) con capacità e dimensioni adeguate alla domanda e non  limitarsi a delegare ad altre Regioni. Se vogliamo concretamente realizzare la circular economy è necessario superare da un lato l’approccio pregiudiziale verso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di gestione rifiuti e dall’altro la diffidenza nei confronti dell’uso di prodotti derivati dal recupero degli stessi che ancora oggi vincola in molti casi la domanda”.

Per Assoambiente “la sospensione dell’emergenza rifiuti in Campania, uscita dalla fase più critica qualche anno fa anche grazie alla realizzazione di un termovalorizzatore di dimensioni medio-grandi ad Acerra, appare solo momentanea e decisamente fragile. La raccolta differenziata negli anni è cresciuta gradualmente, arrivando al 53%, ma l’assenza di un efficiente sistema di riciclo a valle delle raccolte è ben palesata dall’export dell’88,5% dei quantitativi di frazione organica (50% delle raccolte differenziate) verso altre Regioni d’Italia. La quasi totalità dei rifiuti indifferenziati passa dagli impianti di trattamento meccanico-biologico per poi essere incenerito (nel 73% dei quantitativi) o finire in discarica ( 6%)”.

di Giuseppe Di Martino