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Salerno – Poste Italiane applica il nuovo sistema di lavoro ‘recapito a giorni alterni’; la sigla sindacale Failp Cisal lo contesta e, prevedendo “gravi ripercussioni e ricadute negative su lavoratori e cittadini coinvolti”, scrive a Poste Italiane (sedi di Napoli e Polla), al Prefetto, al Vescovo di Teggiano, ai sindaci dei Comuni coinvolti di Polla, Atena Lucana,  Auletta, Pertosa, Caggiano, Salvitelle, Petina, Sicignano degli Alburni, Postiglione, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Teggiano, Sassano, Monte San Giacomo chiedendo l’istituzione di un “tavolo di discussione in Prefettura”. L’iniziativa è del segretario provinciale Failp Cisal, Francesco Grillo (foto a lato): “Dal 18 dicembre – afferma – la divisione campana di Poste Italiane addetta alla gestione del recapito in provincia di Salerno e denominata ‘Ram 2 alt Campania’ di concerto con la Direzione regionale campana denominata ‘Rur sud Campania’ ha provveduto ad attuare nel centro di distribuzione postale primario di Polla un nuovo metodo di lavoro che prevede, in pratica, la consegna della corrispondenza a giorni alternati nei vari Comuni serviti dal centro Polla, Atena Lucana,  Auletta, Pertosa, Caggiano, Salvitelle, Petina, Sicignano degli Alburni, Postiglione, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Teggiano, Sassano, Monte San Giacomo. Ciò è avvenuto nonostante tale metodo di lavoro sia già stato attuato in altre parte d’Italia con insuccesso, delusione e malumore riscontrato presso la vasta platea di clienti di Poste Italiane. Inoltre in virtù del ‘recapito a giorni alterni’ sono stati sottratti dal servizio esterno di consegna della corrispondenza otto portalettere e quattro autovetture dalla flotta di veicoli in dotazione, per spostarli verso altri centri di rete. Come si può bene immaginare, la decisione di ridimensionare drasticamente il CPD di Polla (struttura postale dichiarata virtuosa per la sua efficienza dalla stessa parte datoriale), caratterizzato da un territorio ad alta densità abitativa e dalla presenza di numerosi uffici pubblici ed aziende si è tradotto sia in un eccessivo carico di lavoro per il personale postale sia in un pessimo ed inadeguato servizio di recapito della corrispondenza offerto. Al fine di affrontare nel dettaglio la questione e ragionevolmente trovare soluzioni che attenuino le criticità, allo scopo di fornire alla vasta platea di cittadini coinvolti il miglior servizio possibile, per ridare serenità ai portalettere del centro si chiede la composizione di un ‘Tavolo di lavoro’ presso la Prefettura di Salerno presenziato, oltre che dalla Fialp Cisal e dai vertici di Poste Italiane spa, dai numerosi sindaci del comprensorio e dal Vescovo di Teggiano”.