La qualità come arma per difendere l’eccellenza dei formaggi italiani certificati. È questa la strategia del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP, che rinnova il proprio impegno contro i rischi dei dazi e, soprattutto, contro il fenomeno dell’italian sounding, che continua a danneggiare i prodotti autentici del Made in Italy.
Un latte unico per un formaggio inimitabile
“La grande passione dei nostri allevatori ci permette di ottenere un latte di qualità, proveniente esclusivamente dall’area di produzione. Poi sono i nostri casari a lavorarlo e a renderlo unico. La qualità è la vera arma per sconfiggere la contraffazione e la concorrenza sleale”, ha spiegato Giosuè De Simone, presidente del Consorzio.
Il messaggio è chiaro: puntare su una filiera controllata e sulla lavorazione artigianale per arrivare al consumatore finale con un prodotto che sia espressione autentica del territorio e delle sue tradizioni.
Un comparto caseario in crescita, nonostante i dazi
La sfida dei dazi appare come una nota stonata in un momento in cui l’export dei formaggi italiani verso gli Stati Uniti ha fatto registrare numeri incoraggianti. Nel 2024, la produzione DOP e IGP ha superato le 600 mila tonnellate, pari al 48% delle consegne totali di latte (oltre 6,4 milioni di tonnellate tra vaccino e non vaccino). La Campania, grazie soprattutto alla Mozzarella di Bufala Campana DOP, si conferma al secondo posto a livello nazionale, con una quota del 60%, alle spalle dell’Emilia Romagna.
“Il nostro contributo è piccolo rispetto ai grandi numeri della Mozzarella di Bufala, ma anche il Provolone del Monaco DOP rafforza un comparto caseario che si fa sempre più apprezzare fuori dai confini nazionali”, ha sottolineato Vincenzo Peretti, direttore scientifico del Consorzio.
Europa: un mercato strategico per le DOP italiane
In attesa di scenari più favorevoli sui mercati lontani, l’attenzione resta rivolta all’Europa, dove la domanda di prodotti DOP è in costante crescita. La Germania guida la classifica con il 52% dei volumi totali esportati, seguita da Danimarca (48%), Svezia (46%) e Paesi Bassi (44%). Spiccano inoltre le crescite a doppia cifra in Austria (+13%), Polonia (+11%) e Romania (+19%).
Il progetto Lost contro i falsi
Grazie al progetto Lost.eu, promosso dall’Associazione Alte Terre DOP, il Consorzio continua a monitorare la presenza dei prodotti italiani nei mercati esteri e a contrastare l’italian sounding. “Abbiamo verificato la situazione in Germania e Svezia. Nonostante l’attenzione degli scandinavi, la confusione resta tanta e il mercato dei falsi sottrae spazio a prodotti come il nostro Provolone del Monaco DOP. Torneremo in questi Paesi per rafforzare i legami con gli importatori e, grazie a Lost, far conoscere anche le altre sette piccole DOP che raccontano l’Italia da Nord a Sud”, ha concluso Peretti.
Un gioco di squadra per difendere l’eccellenza
Il progetto Lost.eu coinvolge, oltre al Provolone del Monaco DOP, i consorzi di tutela di Murazzano DOP, Roccaverano DOP, Ossolano DOP, Puzzone di Moena DOP, Strachitunt DOP, Vastedda della Valle del Belice DOP e Pecorino Siciliano DOP, in un’alleanza che unisce tradizioni e territori nella difesa del vero Made in Italy.