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“Il combinato disposto dell’Autonomia differenziata e del Federalismo fiscale va nella direzione opposta agli obiettivi propugnati dalle politiche di Coesione e della Recovery and Resilience Facility. Obiettivi tesi a rilanciare le aree più svantaggiate dell’Unione Europea e a ridurre i gap territoriali”. Così il parlamentare europeo del Gruppo Efa (Alleanza Libera Europea) e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, in un’interrogazione depositata in queste ore alla Commissione Europea. “Nel suo disegno di legge sull’Autonomia Differenziata – prosegue l’europarlamentare – il ministro per gli Affari Regionali Calderoli mira a consentire alle singole regioni la possibilità di richiedere maggiori competenze di gestione e programmazione su una serie di materie oggi centralizzate, fra cui l’istruzione, i beni culturali e le infrastrutture. Decentrare le competenze, delegando alle regioni la riscossione delle tasse e la gestione del relativo gettito sul territorio di competenza, causerà automaticamente, per le aree meno sviluppate del Mezzogiorno d’Italia, un minor prelievo fiscale e un taglio delle risorse per la gestione e il funzionamento delle competenze”.

Nel testo dell’interrogazione a sua firma, Pedicini chiede alla Commissione “quali azioni di competenza si intendono attivare per porre un freno a un processo che finirà per indebolire ulteriormente la già precaria coesione socio-economica del Paese”.