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Venezia – “Affronterò la partita con lo spirito che mi ha contraddistinto in tutte le altre partite, cioè combattivo e cercherò sempre di portare in alto questi colori, perché li sento miei e quindi voglio solo il bene del Venezia“. Non sarà una sfida come le altre, sarà inevitabile. Riccardo Bocalon ha salutato a gennaio la Salernitana per tornare nella “sua” Venezia. Campani e veneti si troveranno faccia a faccia alla ripresa del campionato, in un confronto che potrebbe determinare il futuro di entrambe società. Le due compagini sono separate da soli sei punti, ma i lagunari hanno al loro attivo una partita in meno rispetto ai granata. A presentare la sfida è proprio l’ex Bocalon, al rientro dopo la squalifica scontata contro la Cremonese. Il giocatore, nato proprio a Venezia nel 1989, ha ricordato i suoi trascorsi alla Salernitana in un’intervista concessa al portale trivenetogoal.

Ricordi sicuramente belli, la gente mi ha fin da subito voluto bene, mi ha fatto sentirne parte, poi anche i miei compagni, indubbiamente, sarò felice di vederli, però magari li saluterò una volta finita la partita, perché in campo, ovviamente, si va per cercare di portare a casa il massimo risultato”. Si ritroverà “dall’altra parte” della barricata Bocalon sabato 30 marzo. Se una volta l’Arechi era un alleato, in questa circostanza sarà il primo ostacolo da superare. “E’ un pubblico spettacolare, quello della Salernitana è sempre stato il dodicesimo uomo in campo. Sono persone di cuore, che vogliono solo il bene della maglia e della propria squadra. In questo momento, sicuramente, si sentono non dico “presi in giro”, ma probabilmente, visto che gli obiettivi iniziali erano quelli dei play off e ora la squadra è un po’ lontana, si sentono come se gli avessero fatto un torto. Però io posso mettere la mano sul fuoco che i ragazzi della Salernitana vadano in campo sempre cercando di dare il massimo per quei colori”, ha concluso il calciatore oggi in forza al Venezia.