- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – «Abbiamo chiesto alla Commissione parlamentare sulle Ecomafie più risorse economiche e anche meno norme che diventano gabbie e orpelli per poter così garantire al meglio i servizi per i nostri cittadini in tema di ambiente e bonifiche del territorio». Questo è quanto ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris dopo il suo incontro in prefettura con la commissione bicamerale che da giovedì e in Campania per diverse missioni tra le quali quella alla Tav di Afragola, alla discarica di Chiaiano e alla Resit di Giugliano.

Cioè in estrema sintesi: soldi e meno leggi. «Abbiamo chiesto  alcuni impegni per consentire ai Comuni di avere più forza. Noi – ha sottolineato il sindaco di Napoli – potremmo assumere ma non ce lo consentono. E se non assumiamo personale non possiamo andare alla velocità che vorremmo. I comuni ormai sulle risorse ci sperano fino ad un certo punto. A volte è sufficiente anche solo eliminare tutta la burocrazie normativa. In Asia, l’età media dei lavorati è di 59 anni»«Ci sono luci e ombre, ma i segnali di un cambiamento ci sono e non bisogna dimenticare che i problemi ereditati non erano proprio semplici». È il giudizio espresso da Alessandro Bratti, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su rifiuti e illeciti ambientali, al termine della missione che ha visto i componenti della Commissione impegnati in Campania per alcuni giorni. Oggi, in audizione, i rappresentanti della Regione Campania e del Comune di Napoli. Bratti, nel sottolineare che «tutte le intenzioni mi sembrano buone» e che «qualcosa rispetto al passato è cambiato», ha tuttavia evidenziato la necessità che ci sia «un coordinamento ancora maggiore fra i vari sistemi istituzionali.