- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Buccino (Sa) – Le bandiere tricolore ed europea a mezz’asta davanti alla sede del Municipio in segno di lutto per la morte dello chef buccinese Mario Volpe e del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e le serrande di tutte le attività commerciali abbassate, per una città, quella di Buccino, a lutto per la prematura morte dello chef di 27 anni, Mario Volpe, deceduto il 2 gennaio nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, a seguito delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto nella cittadina volceiana il 18 dicembre scorso.
Lo ha ricordato e omaggiato così lo chef, nel giorno delle esequie, la comunità volceiana che si è stretta intorno al dolore straziante e composto dei genitori Santina e Donato e dei fratelli Nicola e Valentino. Una comunità intera a lutto che oggi pomeriggio, in lacrime, ha dato l’ultimo saluto al giovane presso il santuario Maria Santissima Immacolata di Buccino dove si è tenuto il funerale e dove il feretro ha sfilato tra le lacrime di dolore e gli applausi di amici e conoscenti radunati in preghiera.
Poche parole, per una comunità scossa dalla tragica morte del 27enne, strappato brutalmente e troppo presto alla vita e ad una brillante carriera.
Una giovane vita che ha trovato la morte, proprio a pochi metri da casa sua, dove i sogni e le speranze del 27enne emigrato fuori regione per lavoro, si sono interrotte proprio nel luogo dove erano nate.
Nato a Buccino dove ha vissuto fino a qualche anno fa, dopo il diploma conseguito presso la scuola alberghiera di Contursi Terme, Mario Volpe, aveva realizzato il più importante sogno della sua vita in Sardegna, quello di diventare lo chef di un noto ristorante italiano. Da qualche tempo infatti, il giovane era emigrato sull’isola sarda per lavoro e nel periodo delle festività, faceva rientro a casa a Buccino dove ad attenderlo c’erano parenti e amici. Un rientro gioioso e tanto atteso nella sua città natia anche quello fatto a dicembre scorso quando però, la vita ha incontrato la morte.
Era la mattina del 18 dicembre scorso quando Mario Volpe, insieme ad un suo amico 22enne, anche lui di Buccino, dopo aver trascorso una serata al pub con gli amici, era salito a bordo di una macchina Fiat Punto guidata dal 22enne e che, giunta sulla strada provinciale di località Canne a Buccino, si è schiantata contro un palo della linea telefonica e dei pali in cemento posti a confine con una recinzione che delimitava una proprietà privata dalla strada.
Ad avere la peggio nello schianto, il 27enne, che soccorso dai sanitari del 118 venne prima trasportato presso il reparto rianimazione dell’ospedale di Oliveto Citra e successivamente, presso la rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli dove è deceduto la sera del 2 gennaio quando il cuore di Volpe ha smesso di battere, dopo due lunghe settimane di agonia. Illeso invece, il conducente della macchina, risultato positivo all’esame dell’alcol test, che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno con l’accusa di omicidio stradale e lesioni colpose. Sarà ora l’esito della perizia autoptica effettuata ieri mattina sul corpo del giovane da parte del medico legale nominato dalla Procura e dei periti di parte, a chiarire le cause che hanno portato al decesso dello chef.