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Salerno – Una passione infinita per il calcio, per la sua Salernitana, ma anche per la Juventus. Quella Juventus a cui ha dedicato l’ultimo post su Instagram prima di lasciarci. Sfogliare le foto di Melissa è un pugno nello stomaco, un viaggio nel tempo, nella quotidianità di una vita interrotta troppo in fretta, a sedici anni, da un’atroce fatalità

Ieri era anche lei allo stadio Arechi per assistere a Salernitana-Frosinone. C’era anche il suo tra gli oltre 9.800 cuori granata che hanno prima sperato e poi sofferto per un beffardo pareggio arrivato oltre il novantesimo. Un cuore in cui c’è stato spazio anche per la Juve, che ha seguito in compagnia nella serata. “Non c’è paragone”, la frase postata in una storia a fare da didascalia alla foto dell’abbraccio tra Higuain e Dybala, segno di esultanza per un successo contro l’Inter che l’aveva resa tremendamente felice. 

Mai Melissa poteva pensare che quella del Meazza sarebbe stata l’ultima partita che i suoi occhi avrebbero visto, che quello segnato da Higuain sarebbe stato l’ultimo gol per cui avrebbe gioito. Occhi pieni di vita, capaci di ammaliare amici e parenti con estrema dolcezza. Li ritroviamo nelle testimonianze, nei tanti messaggi arrivati dopo la tragica notizia. “Non capiamo l’importanza della morte finché non sentiamo il suo fiato sul nostro collo, finché non ci sfiora. Da lì basta poco, questione di secondi o minuti”, si legge in uno di questi. E ancora: “Oggi il cielo ha un nuovo angelo, estremamente giovane, fin troppo giovane. Sii la stella più luminosa del cielo, in modo che chiunque la guardi possa ricordarsi del tuo sorriso”. 

Le foto con gli amici, quelle con i calciatori della Salernitana, e quella con il rapper Shade e lo youtuber Leonardo de Carli, ci illudono che Melissa sia ancora tra noi. Riportare il tempo indietro per capire cosa sia realmente successo nei drammatici istanti vissuti all’istituto superiore Genovesi-Da Vinci – e dunque evitare il peggio – è però un desiderio che nessuno potrà mai esaudire. Restano lo sgomento, il turbamento, la frustrazione, il disagio. E si fa spazio inevitabilmente la retorica. Ma poco importa. Se dedicare un pensiero a questa splendida anima volata in cielo è, purtroppo, il massimo che possiamo fare, allora non possiamo evitare. Ciao Melissa.