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Napoli – Contrastare i fenomeni criminali connessi alle attività produttive del settore agroalimentare attraverso supporti decisionali e l’utilizzo di un cruscotto informatico. E’ lo scopo del progetto ‘Criminal Focus Area’, promosso da AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) nell’ambito del programma PON Legalità e illustrato oggi a Caivano. ”Agire sul piano della legalità nell’erogazione delle risorse pubbliche – ha detto Gabriele Papa Pagliardini, direttore AGEA è da sempre una priorità. Con questo progetto è stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli enti pubblici e degli enti locali gestori del territorio le più moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo che, attraverso la sovrapposizione delle foto aeree storicizzate, forniscono informazioni preziose sia per le attività di indagine che per le attività di gestione e monitoraggio del territorio”.

La piattaforma informatica costituisce ”un innovativo strumento tecnologico di valutazione e controllo” messo a disposizione delle amministrazioni locali e degli organi di controllo che si trovano nelle cinque Regioni meno sviluppate parte del Programma PON Legalità: Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria. Grazie alle immagini aerofotografiche ottenute volando ogni anno su un terzo del territorio italiano, sarà possibile registrare e analizzare le variazioni quali-quantitative degli elementi potenzialmente indicativi di attività criminose come discariche abusive, sversamenti, baraccopoli collegate al caporalato, manufatti abusivi che ostacolano il corretto e sano sviluppo economico-sociale, identificando delle Criminal Focus Area (CFA) da monitorare costantemente.

‘Da subito abbiamo compreso il grande potenziale del progetto – ha sottolineato il sindaco di Caivano, Vincenzo Falcocon cui è possibile intraprendere un’interlocuzione attiva tra il patrimonio fotografico e la banca dati messa a disposizione da AGEA e le informazioni in nostro possesso per identificare e indagare nel tempo le evoluzioni o involuzioni del nostro territorio sia in termini ambientali, sia urbanistici. Un segnale importante di conoscenza e controllo del territorio finalizzato a prevenire atti criminosi”.

Alla presentazione ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone, che ha parlato di ”progetto pilota a Caivano applicabile a tutti i Comuni e che rappresenta un inedito e importante passo avanti nella lotta alla criminalità anche in ambito agricolo per uno sviluppo economico e sociale sempre più libero dalle logiche e dalle dinamiche dell’illegalità”.