Morto per un colpo di calore, dopo essere stato lasciato in un cortile al sole per due giorni, mentre la proprietaria era in vacanza: una storia terribile di maltrattamento, incuria e abbandono che arriva dalla provincia di Napoli e che ha coinvolto un cane meticcio di appena tre anni.
A seguito di una segnalazione, sul posto sono intervenute le Guardie Zoofile dell’OIPA di Napoli – coadiuvate in seguito dalla Polizia Locale di Giugliano in Campania – che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del povero animale, riuscendo almeno a salvare l’altro cane abbandonato in cortile.
Il povero cane deceduto era stato lasciato dalla proprietaria – al momento irreperibile – legato a una cyclette arrugginita con una corda di neanche un metro, in una zona integralmente cementata e priva di ombra o ripari dalle intemperie. Nel cortile era presente una cuccia posizionata a circa tre metri dal cane che, legato alla corda, era evidentemente impossibilitato a raggiungerla.
La lunghezza della catena gli rendeva impossibile muoversi e allontanarsi perfino dalle proprie deiezioni. Sulle zampe il cane presentava segni di ferite ed escoriazioni, molto probabilmente dovute allo sfregamento con la corda e ai tentativi disperati di liberarsi.
La proprietaria è stata denunciata per maltrattamento di animali e per detenzione incompatibile produttiva di gravi sofferenze, reati previsti e puniti dal codice penale con pene che recentemente sono state aumentate dalla riforma, per cercare di prevenire fenomeni di questo tipo, così come reprimere condotte a danno degli animali.
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) intraprenderà le opportune azioni legali per ottenere giustizia e la confisca del cane sopravvissuto, chiedendo inoltre al sindaco, competente per legge, l’emissione di un provvedimento di divieto di detenzione di animali nei confronti della donna, che ha dimostrato di non essere in grado di garantirne la sicurezza e il benessere.
“Trovare un cane legato a una cyclette, sotto il sole cocente, che ha lottato fino all’ultimo per liberarsi è uno scenario aberrante, che non dovrebbe esistere in una comunità civile” dichiara Nando Cirella, Coordinatore delle Guardie Zoofile di Napoli e provincia.
“Il colpo di calore viene spesso sottovalutato, ma può essere letale, come in questo caso. Adesso cercheremo di dare una seconda possibilità al cane sopravvissuto, auspicando una pena esemplare per la persona responsabile di quanto accaduto” conclude.