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È stato presentato dall’Associazione Antigone il rapporto “Carceri europee” redatto in collaborazione con l’European Prison Observatory. Il documento è stato creato anche grazie al sostegno del Programma di Giustizia dell’Unione europea, che si preoccupa di analizzare le condizioni di vita dei detenuti negli istituti penitenziari. Da quanto si legge, l’Italia è al primo posto per sovraffollamento nelle carceri. Ma qual è la situazioni negli istituti penitenziari campani? Noi di Anteprima24 abbiamo analizzato le problematicità e i dati per quanto riguarda la nostra regione.

Partiamo dal capoluogo di regione, Napoli. A Poggioreale vi sono 2667 persone a fronte di 1635 posti regolamentari, con un tasso di affollamento del 138,7%.  La struttura presenta pessime condizioni igieniche e i padiglioni hanno bisogno di evidenti lavori di ristrutturazione, ma nessuno interviene. Le celle ospitano fino a 12 detenuti, con letti a castello su tre livelli, privi di docce e wc. In controtendenza con i dati di tutta la regione il carcere di Secondigliano. Al di là del sovraffollamento, l’istituto presenta una struttura ben tenuta, nonostante sia una delle più grandi d’Europa.

Al “Bellizzi” di Avellino le cose non vanno per il meglio, con un tasso di affollamento che raggiunge il 113% (501 posti per 566 persone). L’istituto richiederebbe lavori di manutenzione in gran parte dei suoi spazi ad eccezione del moderno padiglione “De Vivo”, dotato tra l’altro di nuovissimi servizi igienici e di una moderna cucina.

Arriviamo a Benevento, alla casa circondariale di Capodimonte. Qui la prima cosa che balza all’occhio è l’assenza di collegamenti per il trasporto pubblico. Il quartiere popolare non è distante dalla città ma siamo lontani dalle fermate degli autobus urbani, dal terminal degli autobus della città e dalla stazione ferroviaria. Non è insolito trovare fuori dal carcere i familiari dei detenuti venuti da lontano che dormono in macchina in attesa del colloquio. Anche presso questo istituto c’è un netto sovraffollamento: 394 detenuti in uno spazio che potrebbe accoglierne 261.

Infine Salerno. La casa circondariale presenta grossi problemi riguardo le condizioni delle celle e degli spazi comuni. Diverse zone della struttura sono fatiscenti e ci sarebbe bisogno di interventi di ristrutturazione. Qui il tasso di affollamento supera il 130% con una presenza di 525 detenuti al netto della capienza di 394 posti.

Questi dati allarmanti dovrebbero essere un campanello di allarme per le istituzioni regionali e non. Mancano fondi concreti per ristrutturare determinati ambienti e per permettere una detenzione umana ai tanti carcerati presenti negli istituti di detenzione.

Giuseppe Di Martino