“Ho detto e confermo che se il centrodestra mi chiedesse un impegno personale e diretto ci rifletterei, per il momento ribadisco il mio sostegno alla candidatura in campo del viceministro Cirielli. Non darei però troppo valore ai sondaggi sulle singole persone, in questa fase hanno un valore limitato. Le Regionali non sono una gara tra centometristi ma una partita a squadre: contano moltissimo le liste, le intese, i programmi, il raccordo con gli eletti del territorio”. Lo dice Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Penso sia giusto – aggiunge – prendersi tutto il tempo necessario per definire squadra e programma che incideranno sul futuro della Campania almeno per i prossimi cinque anni. Tutti sanno poi che in Campania vincerà chi saprà tessere alleanze col mondo riformista, che esiste, è vivace, produce un’ottima politica di territorio. E io non riesco a immaginare che sindaci e consiglieri di ogni sigla dell’area moderata e centrista si impegnino a sostegno della scelta populista ed estremista del Pd. Credo che la riflessione del centrodestra riguardi soprattutto la possibilità di intercettare queste energie”. In ogni caso, per Carfagna “la Campania è assolutamente contendibile. Potrebbe essere la sorpresa di questo autunno. Il ciclo di Vincenzo De Luca è finito, non credo che i cittadini vogliano tenerselo come governatore-ombra, il ruolo che senz’altro avrà se vince la sinistra”.
Martusciello (FI): “Unica proposta di FdI per la Campania è Cirielli”