“Un risultato importante che premia il lavoro di CIA e dà ossigeno a comparti strategici come la canapa e la zootecnia, cruciali anche per la Campania. Ora, però, è fondamentale continuare a lavorare per garantire regole chiare e certe per i nostri agricoltori”. – Così Carmine Fusco, Commissario regionale CIA Campania, commenta il voto della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo sulla revisione dell’OCM Unica, che ha visto approvare emendamenti promossi e sostenuti da CIA-Agricoltori Italiani., in particolare per non vietare la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa.
“Si tratta, aggiunge Fusco, di un segnale forte che risponde alle nostre richieste e che ribadisce l’urgenza di definire a Bruxelles un quadro normativo uniforme, evitando le interpretazioni contrastanti tra Stati membri che, come accade in Italia con il Decreto Sicurezza, rischiano di mettere in ginocchio produttori e filiere locali. La Campania, dove la coltivazione della canapa ha una tradizione storica, e che vede oggi solo 200 ettari di coltivazione, può trarre enormi benefici da questa scelta in termini di innovazione, sviluppo sostenibile e nuove opportunità di mercato”. Grande soddisfazione anche per l’approvazione di emendamenti sulla tutela delle denominazioni della carne.
“Questo è un tema strategico per la Campania, che vanta eccellenze come la carne bovina marchigiana IGP, il suino nero casertano e soprattutto l’intera filiera bufalina, simbolo della nostra regione e pilastro dell’agroalimentare italiano”, sottolinea Fusco .
”Difendere queste denominazioni, con una giusta etichettatura, significa tutelare migliaia di allevatori, l’identità stessa del nostro territorio, oltre che i consumatori. È fondamentale garantire trasparenza, tracciabilità e informazione chiara ai consumatori, evitando che il mercato venga invaso da prodotti che possano generare confusione o svalutare le nostre eccellenze. Sicuramente oggi è stato fatto un passo in avanti , ma ci sono ancora termini, come salsiccia, burger, bistecca, da dover definire e questo per generare sempre maggiore fiducia tra produttori e consumatori. Un impegno che riguarda non solo la politica, ma anche le filiere produttive e la grande distribuzione”.
Restano, tuttavia, criticità sul fronte dei contratti scritti. Le norme approvate dalla Comagri non semplificano il percorso necessario a rafforzare la posizione degli agricoltori, creando
difficoltà a livello normativo e operativo per le imprese agricole. A chiudere è l’intervento del presidente nazionale CIA-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini: “Accogliamo con favore i progressi ottenuti, in particolare sulla canapa, dichiara, ma chiediamo che nel negoziato che si aprirà dopo il voto in plenaria vengano corretti gli aspetti critici. Solo così sarà possibile garantire agli agricoltori regole chiare e strumenti concreti già a partire dal 2026”.