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Miliardi di fondi pubblici, destinati ad alimentare comparti fondamentali per il tessuto produttivo della Campania, sono oggi gestiti da un indagato per voto di scambio politico-mafioso nell’ambito di un’inchiesta che si infarcisce ogni giorno di elementi sempre più inquietanti. Gravissimi i retroscena che emergono sul ruolo e la figura del consigliere all’Agricoltura di De Luca e candidato sindaco di Capaccio Franco Alfieri da un articolo del Fatto Quotidiano di oggi, con telefonate intercettate con Pasquale Mirarchi, che si autodefinisce “figlioccio” di Alfieri. Già vicesindaco e candidato primo cittadino alle ultime amministrative ad Albanella, arrestato di recente per possesso di pistola, Mirarchi è stato indagato per legami con un boss cutoliano e con l’imprenditore delle pompe funebri e condannato per estorsione con metodo mafioso Roberto Squecco, la cui moglie è stata appena eletta consigliera comunale nelle liste a sostegno di Alfieri. Dal Fatto Quotidiano apprendiamo inoltre che è nello stabilimento balneare di Squecco che Alfieri avrebbe inaugurato la sua campagna elettorale”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.

Ci chiediamo come sia possibile – sottolinea Ciarambinoche Franco Alfieri, già capostaff del governatore De Luca e da quest’ultimo promozionato come modello di un efficace sistema di politica clientelare, sia ancora consigliere all’Agricoltura. Incarico che gli andrebbe revocato perché gli consente di avere un ruolo predominante nella gestione, ad esempio, dei fondi della programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale, pari a quasi due miliardi di euro di fondi comunitari, statali e regionali. Una questione di opportunità politica, che avremmo voluto porre già nella seduta del Consiglio regionale del 30 maggio, saltata per la presenza di appena 13 consiglieri. E che in questi giorni sottoporremmo a tutti i capigruppo per la sottoscrizione e l’immediata trasmissione al governatore De Luca, salvo chiederne la discussione urgente alla prossima seduta di Consiglio dove dovranno avere il coraggio di bocciarcela”.