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Avremmo voluto anche noi una sanità regionale risanata nei conti, con presidi ospedalieri efficienti, livelli di assistenza adeguati, tempi di intervento ottimali, nessuna carenza di personale e uno sbiadito ricordo di barelle parcheggiate in corsia. Nulla di tutto questo viene oggi garantito con piano ospedaliero presentato questa mattina al tavolo nazionale del Ministero dell’Economia e bocciato senza appello. Bocciato sui Lea, ancora sotto i livelli di sufficienza, bocciato sul piano degli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle strutture sanitarie, che resta sospeso in attesa di una programmazione coerente e studi di fattibilità. Dietro le dichiarazioni entusiastiche di De Luca si nasconde un’altra verità. Ovvero, che il suo piano è stato rispedito al mittente, con la prescrizione di ripresentarlo entro una settimana”. Così la consigliera regionale M5S Valeria Ciarambino.

A furia di paragonare la sanità campana a quella svedese, nei suoi deliri De Luca forse crede realmente di vivere a Stoccolma. Se c’è una cosa che, grazie alle nostre denunce e ai nostri atti istituzionali, siamo convinti di poter salvare dal disastro della sua programmazione è il Polo materno Infantile, il cui provvedimento di delocalizzazione dall’Ospedale del Mare non è ammissibile, in quanto contrasterebbe con la classificazione del presidio a Dea di II livello. Così come siamo certi di essere riusciti, grazie alle nostre battaglie alla testa dei cittadini, a salvare il pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata, che non potrà mai essere smantellato in un presidio di un’area disagiata come quella della Valle Telesina”.