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Dietrofront della Regione Campania sull’asporto nelle attività di ristorazione, ora possibili da lunedì 4 maggio. «Siamo soddisfatti di questo cambiamento – commenta Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania – , finalmente le nostre attività di ristorazione, i bar e le pasticcerie/gelateria hanno la stessa opportunità che hanno i loro colleghi in tutta Italia sull’asporto, in modo da iniziare a fare economia e a recuperare un fatturato ad oggi azzerato per due mesi dall’emergenza coronavirus. Tutti i nostri associati si adegueranno affinché nelle loro attività si possono prenotare e consegnare i prodotti, all’esterno dei locali, con la massima tutela della salute dei dipendenti e dei clienti. Ci fa tuttavia specie – sottolinea Schiavo – che queste ulteriori riflessioni arrivino solo poche ore prima dell’apertura delle attività, costrette, con difficoltà, a rimettere in moto produzione e gestione dei locali di corsa. I tempi di queste ordinanze ci lasciano perplessi e sorprende che al tavolo di chi decide non c’è nemmeno un tecnico della ristorazione e del turismo, la cui presenza avrebbe portato a consigli proficui. Infine speriamo che d’ora in poi ci sia maggiore chiarezza nelle decisioni finali: la confusione o l’incertezza non giovano né alla nostra economia, già in crisi, e neanche alla tutela della salute pubblica».
A proposito della riapertura delle attività, la stima di Confesercenti Campania (con riferimento ai propri associati in regione) è la seguente: pizzerie e ristoranti passano dal 30% al 45% in quanto ad aperture (per delivery e asporto) e bar e pasticcerie dal 7% al 15%.