- Pubblicità -
Tempo di lettura: 7 minuti

Napoli – Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente vicario del Consiglio regionale, Tommaso Casillo, ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Disposizioni per la disciplina del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione Campania” sottolineando che “si tratta di una legge fondamentale che disciplina l’importante organo di controllo interno e di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione che opera in raccordo con la competente sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei Conti”, introdotta all’esame dal Presidente della II Commissione, Francesco Picarone (Pd). 

Inoltre, approvate anche le “Misure urgenti per la semplificazione delle norme in materia di prevenzione del rischio sismico. Modifiche alla legge regionale 7 gennaio 1983 n. 9” , che è stata introdotta all’esame dell’Aula dalla relazione del Presidente della IV Commissione, Luca Cascone, che ha sottolineato: “è una norma che è orientata alla semplificazione delle procedure amministrative per la richiesta di alcuni pareri e ci tengo a sottolineare che essa riguarda unicamente strutture semplici in zone a rischio sismico basso se non nullo, quindi la norma non cambia alcunchè per le strutture complesse e articolate, quando la zonizzazione sismica del territorio è una zonizzazione di particolare attenzione. Alla luce di ciò, tutte le forze politiche, ad eccezione del Movimento 5 Stelle, hanno condiviso in Commissione la ratio della semplificazione e si sono espresse favorevolmente”.

Il Consiglio ha, altresì, approvato con  23 voti favorevoli, su 39 presenti, 15  voti contrari e  1 astenuto, il ddl “Disposizioni sui tempi per gli interventi di riqualificazione  ambientale delle cave ricadenti in aree ed in Zone altamente critiche (ZAC) e per le cave abbandonate del Piano Regionale delle Attività Estrattive”. “Questa legge non consente alcun aumento di volumi attualmente autorizzati – ha chiarito il Presidente della IV Commissione Luca Cascone –  ma si prevede solo un tempo superiore per poter completare il processo di risanamento ambientale delle cave perché la crisi economica non ha consentito agli operatori di farlo nei tempi”.

Proseguendo i lavori, il Consiglio ha approvato con 26 voti  favorevoli,  1 voto contrario e 1 astenuto,     il ddl “Regione Campania Casa di Vetro. Legge di semplificazione 2017”, introdotta all’esame dell’Aula dal Presidente della I Commissione Alfonso Piscitelli. 

Sul tema è intervenuto anche il capo dell’opposizione di centrodestra (che ha votato contro), Stefano Caldoro, per il quale il provvedimento non semplifica alcunchè. Sul tema anche il consigliere Severino Nappi (FI) che ha sottolineato: “la cosiddetta ‘Casa di vetro’ prevede che la gestione e l’alienazione degli immobili regionali finisca nelle mani di un soggetto privato e tutto ciò in pieno scandalo-Consip. Questa vicenda finirà davanti alla Procura della Repubblica e Forza Italia farà di tutto per contrastare una norma come questa in un provvedimento che presume di attuare la trasparenza”.

Altra importante discussione in aula è quella avvenuta sull’emergenza incendi:

Nell’aprire il dibattito, il vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, ha sottolineato che  “certamente sono stati compiuti errori e si poteva fare di più, ma certamente si è fatto il massimo possibile con le condizioni date. Sulle zone di maggiore criticità abbiamo avuto mediamente quattro Canadair e circa settecento uomini impegnati, tra i quali gran parte dei dipendenti delle società regionali, in primo luogo Sma Campania, poi Vigili del fuoco e la Protezione civile regionale e tante organizzazioni di volontariato.

Abbiamo avuto vari fronti di attacco: la rilevazione geosatellitare dei punti di innesco, gli orari di accensione, la loro distanza simmetrica e la loro collocazione in zone difficilmente raggiungibili per il soccorso evidenziano una strategia dolosa”.

Bonavitacola ha poi annunciato che, con il coinvolgimento “di autorità scientifiche e accademiche, penso in particolare all’istituto di Agraria dell’Università ‘Federico II’, puntiamo ad approvare un programma di monitoraggio, risanamento e rimboschimento” dell’area del Parco nazionale del Vesuvio data alle fiamme, considerato che “gli incendi non hanno riguardato solo il sottobosco ma anche le chiome degli alberi, cosa che ci induce a una riflessione sui danni agli apparati radicali che potrebbero causare problemi”.

“Solo bugie e demagogia contro la Regione, solo sciacallaggio di fronte ad un’emergenza che ha travolto tante regioni con una dotazione di uomini e di mezzi a livello nazionale – ha detto il capogruppo di De Luca Presidente Carmine De Pascale – , risorse che andrebbero incrementate, così come le associazioni di volontariato. Inoltre – ha proseguito De Pascale – propongo che siano le forze militari a gestire i canadair e che vengano inasprite le pene a carico dei piromani e che la giunta si faccia carico di queste iniziative”.

“Ci siamo trovati di fronte ad una emergenza imprevedibile e gravissima, di fronte alla quale ci siamo tutti attivati per dare il nostro contributo e ci vuole rispetto per coloro che hanno lavorato nella lotta attiva agli incendi” – ha detto la consigliera Enza Amato (Pd).  “Presenteremo un dossier alla Procura della repubblica perché è evidente che alcuni roghi appiccati nel Vesuvio sono stati fatti da mani esperte perché sono arrivati in zone difficilmente raggiungibili e riteniamo che l’emergenza incendi sia stata architettata in maniera scientifica ed aggravata da una condizione di siccità mai verificatasi prima – ha sottolineato il capogruppo di Campania Libera, Davvero Verdi, Psi Francesco Emilio Borrelli – inoltre una delle problematiche emerse riguarda l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri che richiede un tempo necessario durante il quale, drammaticamente, si è verificata l’emergenza incendi”. “Questa Regione ha fatto il massimo di ciò che poteva fare di fronte ai roghi dolosi così come i vigili del fuoco, la protezione civile, i lavoratori della Sma, i volontari – ha detto la consigliera Loredana Raia (Pd) –  bisogna adesso  intervenire su quello che riguarda il dissesto idrogeologico per ripartire anche a sostegno delle attività economiche che hanno subito il danno di questi incendi”.

“Il 17 luglio mi sono attivato per convocare la Commissione di inchiesta che presiedo per approfondire le attività svolte da Sma sull’emergenza incendi, anticipando la lettera di sollecito della consigliera Ciarambino – ha sottolineato il consigliere di FdI-An Luciano Passariello– che ha aggiunto: “oggi abbiamo bruciato l’occasione di poter scrivere insieme un documento importante per evitare che ciò che è accaduto in questa emergenza incendi non accada mai più perché sono emersi ritardi e falle nell’organizzazione, oltre ad una carenza di uomini e mezzi, infatti per far fronte a questa problematica ho proposto di dare vita ad un Corpo regionale dei Vigili del fuoco e di accelerare la nascita del Polo ambientale delle società regionali”.

“In Commissione Terra dei fuochi abbiamo convocato un’audizione dalla quale sono emerse problematiche attinenti alla previsione e alla prevenzione degli incendi boschivi – ha detto il presidente Gianpiero Zinzi (FI) – mi auguro che il Consiglio tutto si applichi nella ricerca di soluzioni concrete soprattutto sul piano della prevenzione”.

“Chi deve chiedere scusa è chi fa perdere tempo in demagogia e sciacallaggio” – ha detto il Presidente della Regione Vincenzo De Luca – che ha  aggiunto:   “siamo orgogliosi dell’iniziativa della Regione, dell’operato della centrale di protezione civile, del personale Sma, delle migliaia di volontari. La nostra protezione civile regionale è risultata la più  presente , più efficace e più impegnata, siamo intervenuti in maniera massiccia, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con i vigili del fuoco il 13 luglio destinando, oltre ai 900 mila euro, altri 200 mila euro, tenuto conto del passaggio di ulteriori competenze ai vigili del fuoco, abbiamo applicato il vecchio piano triennale   – ha sottolineato De Luca –  che ha sintetizzato, infine, alcune proposte operative, tra cui: “il potenziamento e l’integrazione del piano triennale, la richiesta al governo per avere in Campania una base fissa di Canadair , un contributo agli operatori economici che sono stati danneggiati, escludendo quelli che hanno attività abusive, definire una  mappatura delle situazioni più a rischio per prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree colpite dagli incendi”. Il presidente della Regione si è soffermato sulla necessità di “uno studio sulla gestione della risorsa idrica e per il rifacimento delle reti idriche che perdono dal 35 al 47 per cento della risorsa idrica, interventi per i quali ci vogliono miliardi” e sul protocollo di intesa firmato stamani con la Prefettura  che destina altri quaranta milioni per la Terra dei Fuochi.

Infine,  il Consiglio ha anche preso atto della revoca della sospensione del DPCM del 5 maggio 2016 riguardante il consigliere Carlo Iannace e degli adempimenti consequenziali relativi all’ingresso in Consiglio di Francesco Todisco. L’elezione del Garante dei detenuti è stato, invece, rinviato alla prossima seduta.