“Ci sono Regioni che per fare abbassare il tasso di occupazione delle terapie intensive comunicano al Ministero un numero di terapie intensive disponibili rigonfiato”. Torna a lanciare l’accusa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, questa volta intervenendo in una videoconferenza a un convegno della Cisl Campania.
A riportare le dichiarazione di De Luca è l’agenzia Adnkronos.
Poi un passaggio sulla scelta di dividere il Paese in fasce di rischio. A qualcuno – ha spiegato De Luca “è sembrato intollerabile che due settimane fa la Campania fosse in zona gialla e la Lombardia in zona rossa. La Campania in queste scelte ovviamente non c’entra assolutamente niente. Questa partita è stata gestita in maniera scriteriata e per qualche verso irresponsabile. La Campania da sempre è sulla linea del rigore e della prevenzione del Covid, non dell’inseguimento al Covid, e anzi avevamo proposto noi di fare a ottobre una scelta rigorosa e unitaria per l’Italia di contenimento, anche di zona rossa”.
Per De Luca, una zona rossa nazionale a ottobre “avrebbe avuto un’efficacia dieci volte maggiore e avrebbe evitato di creare divisioni tra territori, tra categorie sociali e una tale confusione di decreti e controdecreti. Se mi chiedete cosa prevede l’ultimo Dpcm non ve lo so dire, mi sono stancato di rincorrere ogni 48 ore un decreto, un controdecreto, un sottodecreto che sta mandando al manicomio le categorie economiche. Mi piacerebbe che partissimo dai dati di fatto, che le campagne di sciacallaggio ovviamente hanno nascosto”, ha chiosato De Luca.