Crisi interna nel Partito socialista italiano in Campania dopo il passo indietro di Felice Iossa, che nei giorni scorsi aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla direzione nazionale e dal partito per il quale era anche responsabile per il Mezzogiorno. Oggi, infatti, il consigliere comunale di Napoli, Pasquale Sannino e la candidata alle regionali, Monica Mauro, hanno lasciato il Psi. Sannino ha indirizzato le sue dimissioni direttamente al segretario nazionale Enzo Maraio, sottolineando che la decisione di voler candidare nella lista di “Avanti Campania-PSI” “consiglieri regionali uscenti e diverse persone che, seppur autorevoli e degni di stima, non hanno una storia socialista, né si sono avvicinati al partito negli ultimi mesi, ha determinato un forte disorientamento e un senso di sfiducia in me ed in molti altri compagni”. L’innesco della crisi interna pare sia stata la quasi certa candidatura con il Psi per le regionali di Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania per il Gruppo misto, ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, già oppositrice del Presidente Vincenzo De Luca ed oggi considerata sua sostenitrice. Ciarambino, inoltre, due anni fa alle comunali di Pomigliano d’Arco aveva appoggiato il socialista Raffaele Russo, eletto sindaco, per poi successivamente attaccarlo pubblicamente. “Nessuna smentita perviene – ha aggiunto Sannino – ma si raccolgono segnali di conferma di un tale orientamento. Una condizione che ha determinato crisi, diffidenza e malumori, inducendo compagne e compagni autorevoli come Felice Iossa e Monica Mauro a lasciare il partito. Questo mi spinge, mio malgrado e con grande dispiacere, a rassegnare le dimissioni dal PSI”. Monica Mauro, avvocato che aveva inizialmente accettato la candidatura per le prossime regionali, ha invece sottolineato di aver visto “solo tattiche, trasformismi, personalismi e veti, in un clima lontano anni luce dalla passione civile che mi ha spinta ad impegnarmi. Viviamo un tempo difficile – ha proseguito – in cui la politica dovrebbe offrire risposte alte, visione e pensiero. La distanza tra parole e fatti è tale da non poter essere neanche più ricondotta ai compromessi politici, che a volte sono virtù. Si sta scivolando in un campo dove si siglano accordi di mera sopravvivenza politica. Tutto questo è uno spettacolo pietoso. Io non ho mai detto sì a questo e non posso esserci se non ci credo più”. Mauro, infine, ha voluto ringraziare “l’amico, già onorevole Felice Iossa, che in buona fede – ha concluso – mi ha coinvolta in quello che sarebbe dovuto essere un progetto di rinnovamento e al quale riconosco stima e apprezzamento per coerenza e pensiero politico”.
Crisi nel Psi, dopo Iossa si dimettono Sannino e Mauro

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