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Salerno – Si è svolta in un contesto solenne e di commozione la cerimonia del “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano–dalmata,  delle vicende  del confine orientale. Alla manifestazione organizzata in Prefettura hanno partecipato Autorità, Istituzioni civili e militari, rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Siano. Nella circostanza il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi ha  consegnato ai congiunti del Finanziere Nicola Pacella due medaglie commemorative con rispettivi diplomi, conferite dal  Presidente della Repubblica in riconoscimento del sacrificio offerto alla Patria. E proprio il concetto di Patria è emerso più volte durante la lettura, da parte di studenti molto ben preparati, dei testi commemorativi. “Quello fu un momento particolarmente tragico perché vide sia la deportazione di nostri connazionali che l’uccisione di altri dopo la firma dell’armistizio” ha ricordato il Prefetto Malfi. “E’ giusto averne memoria per capire che la strada delle armi è sempre sbagliata ed antidemocratica”. In rappresentanza del Comune c’era, e non a caso, il Consigliere Paki Memoli: “Il passato tragico – ha affermato – è stato raccontato nelle scuole da mio zio, Antonio Iacuzzo, deportato nel campi di Dachau: oggi una grande emozione partecipare a quest’evento che mi porta alla mente tutti i suoi racconti (seppure riferiti ad un’altra pagina oscura della storia recente, ndr). Mio zio è morto all’età di 95 anni lo scorso agosto”.