“E’ una vergogna che al Teatro San Carlo, dopo quattro mesi dal termine della responsabilità di Lissner, non ci sia ancora il soprintendente. Mi permetto di sollecitare pubblicamente la immediata convocazione del Consiglio di amministrazione per la tutela del Teatro San Carlo e per la dignità di tutti quanti noi”. Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della conferenza stampa su Città della Scienza.
De Luca fa riferimento alla mancanza di un sovrintendente al San Carlo da 4 mesi, in un teatro per ora governato dal direttore artistico Ilias Tzempetonidis. “Nella riunione di metà giugno – ha detto De Luca – il rappresentante della Regione Campania nel Consiglio di indirizzo, il professore Realfonzo, ha sollecitato la convocazione del Consiglio di indirizzo il cui presidente è il sindaco di Napoli, per la nomina del nuovo soprintendente. Ad oggi non c’è nessuna risposta. È una vergogna oltre che uno scandalo”.
De Luca fa riferimento alla mancanza di un sovrintendente al San Carlo da 4 mesi, in un teatro per ora governato dal direttore artistico Ilias Tzempetonidis. “Nella riunione di metà giugno – ha detto De Luca – il rappresentante della Regione Campania nel Consiglio di indirizzo, il professore Realfonzo, ha sollecitato la convocazione del Consiglio di indirizzo il cui presidente è il sindaco di Napoli, per la nomina del nuovo soprintendente. Ad oggi non c’è nessuna risposta. È una vergogna oltre che uno scandalo”.
“Il problema in Regione Campania sarà evitare che tutto vada a finire a mare di nuovo perché non ci vuole molto. I prossimi due anni saranno tranquilli, ci sono tante di quelle cose che abbiamo messo in cantiere per le cose che dovremo realizzare, ovviamente dovremo controllare che si lavori almeno a non ostacolare i progetti che sono in corso”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della conferenza stampa su Città della Scienza.
De Luca, guardando alle elezioni regionali che si terranno probabilmente a novembre, ha sottolineato che “si parte dai progetti avviati della Regione, da che cosa volete partire, dalle nuvole? Non si parte nel futuro se non da questo lavoro immane che abbiamo fatto per ricostruire la dignità, l’immagine, l’onore di Napoli e della Campania”.
De Luca, guardando alle elezioni regionali che si terranno probabilmente a novembre, ha sottolineato che “si parte dai progetti avviati della Regione, da che cosa volete partire, dalle nuvole? Non si parte nel futuro se non da questo lavoro immane che abbiamo fatto per ricostruire la dignità, l’immagine, l’onore di Napoli e della Campania”.
“Da quattro mesi il teatro è abbandonato a se stesso, non è degno di una grande città e di una grande istituzione come il San Carlo. Quindi io sollecito coloro che devono convocare il consiglio di indirizzo e sollecito anche il Ministero della Cultura ad attivarsi. Chiedo che sia convocata la riunione decisiva del Consiglio d’indirizzo in questa settimana per decidersi a nominare il nuovo soprintendente, per la dignità di Napoli e per il futuro di questo grande teatro che sembra essere diventato una bottega privata, non una grande istituzione della cultura nazionale”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla mancata nomina del nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. De Luca ha aggiunto che “il consiglio di indirizzo deve essere convocato dal presidente, che è il sindaco di Napoli, per statuto. I membri del Consiglio sono nominati, due credo al Ministero della Cultura, poi il Comune di Napoli, la città metropolitana, la regione Campania ha un solo rappresentante, Realfonzo, che ha formalizzato questa richiesta credo il 25 giugno, a fine mese. In questi giorni scadono i 4 mesi dal termine del mandato di Lissner. Quattro mesi senza decidere nulla. È una vergogna. E dunque, avendo rivolto una sollecitazione per canali interni, la sollecitazione è stata fatta nella riunione del Consiglio, non avendo nessuna risposta”.
“È stata fatta la validazione del progetto, ma è stato soprattutto risolto il problema principale, chi paga, e tanto per cambiare paga la Regione, a partire dai 22 milioni di euro che investiamo per rilanciare Città della Scienza”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca, commentando il via al progetto di ricostruzione dell’edificio di Città della Scienza bruciato nel 2013 e con un’inchiesta giudiziaria ancora in corso.
La ricostruzione, ha sottolineato De Luca, “è un motivo di onore per Napoli, per la Regione, per il nostro Paese, perché quando c’è stato l’incendio abbiamo ascoltato commenti anche diffamatori nei confronti della nostra realtà. Oggi ci presentiamo a testa alta, stiamo vincendo la sfida del rilancio di Città della Scienza. Devo ricordarvi ovviamente che quando abbiamo cominciato il lavoro siamo partiti da 20 milioni di euro di debiti anche qui. Quindi abbiamo dovuto risolvere prima la situazione debitoria, abbiamo dovuto rasserenare i dipendenti che non venivano pagati da tempo immemorabile, ma soprattutto rilanciamo una infrastruttura che parla di futuro ai giovani”.
Il nuovo Science centre avrà una volumetria totale di oltre 66mila metri quadrati, con una superficie totale netta di quasi 10mila metri quadrati. Sui 77 milioni necessari, la Regione ha stanziato i primi 22 milioni, a valere sui fondi Fsc 2007-2013 e adesso si procederà con la gara d’appalto e con l’assegnazione di un cantiere che dovrebbe partire a inizio 2026.
La ricostruzione, ha sottolineato De Luca, “è un motivo di onore per Napoli, per la Regione, per il nostro Paese, perché quando c’è stato l’incendio abbiamo ascoltato commenti anche diffamatori nei confronti della nostra realtà. Oggi ci presentiamo a testa alta, stiamo vincendo la sfida del rilancio di Città della Scienza. Devo ricordarvi ovviamente che quando abbiamo cominciato il lavoro siamo partiti da 20 milioni di euro di debiti anche qui. Quindi abbiamo dovuto risolvere prima la situazione debitoria, abbiamo dovuto rasserenare i dipendenti che non venivano pagati da tempo immemorabile, ma soprattutto rilanciamo una infrastruttura che parla di futuro ai giovani”.
Il nuovo Science centre avrà una volumetria totale di oltre 66mila metri quadrati, con una superficie totale netta di quasi 10mila metri quadrati. Sui 77 milioni necessari, la Regione ha stanziato i primi 22 milioni, a valere sui fondi Fsc 2007-2013 e adesso si procederà con la gara d’appalto e con l’assegnazione di un cantiere che dovrebbe partire a inizio 2026.