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Credo che il Governo si stia illudendo adottando un criterio di centralizzazione ministeriale. I ministeri non sono in grado di produrre nulla in Italia e dunque dovremo chiarire bene nelle prossime settimane il ruolo delle Regioni altrimenti rischiamo di perdere mesi preziosi”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine del convegno di Ance Campania, rispondendo a una domanda sull’utilizzo delle risorse del Pnrr.

La Regione Campania, inoltre, si doterà di una nuova legge urbanistica da approvare entro l’anno. “Faremo una nuova legge urbanistica estremamente più semplificata e penso che sarà approvata entro quest’anno. Abbiamo messo a lavorare un gruppo di esperti – ha aggiunto – e stiamo prendendo le esperienze urbanistiche più semplificate d’Italia con lo scopo di dare respiro”. Il presidente ha proseguito: ”Vogliamo arrivare a concludere il piano paesaggistico ma stiamo aspettando ancora il parere del ministero dei Beni culturali e ne ho parlato con Franceschini qualche giorno fa. Insomma dobbiamo darci una mossa: le risorse ci sono, abbiamo bisogno di progetti e di distruggere la palude burocratica”.

Sulle risorse del Pnrr dobbiamo essere attenti due volte perché la cosa non è assolutamente chiara. Dobbiamo preoccuparci perché non abbiamo avuto il 60 per cento delle risorse e dobbiamo preoccuparci della capacità progettuale”, ha continuato De Luca. Il governatore della Campania ha sottolineato che “noi abbiamo chiesto il 60 per cento delle risorse per il Sud e non è stato così. Tenete conto che queste risorse – ha spiegato – l’Italia le ha ottenute soprattutto per il riequilibrio tra Nord e Sud e non per la pandemia. Li abbiamo avuti per il riequilibrio sociale (tasso di disoccupazione), per il riequilibrio infrastrutturale (quantità di infrastrutture nel Sud rispetto al Nord) e per il riequilibrio di genere (la quantità di occupazione femminile in proporzione rispetto all’insieme della popolazione)”.

Dobbiamo rilanciare tutto il comparto dell’edilizia sia per le opere pubbliche che per l’edilizia privata. Avremo a disposizione risorse imponenti nei prossimi anni e dobbiamo essere capaci di utilizzarle sia dotandoci di progetti sia semplificando le norme perché in Italia abbiamo una palude burocratica che rende praticamente impossibile la trasformazione urbana e per fare un’opera pubblica in passano decenni con relativi processi per abusi in atto d’ufficio”. Ha concluso il presidente della Regione Campania. “In queste condizioni l’Italia non regge: dobbiamo sburocratizzare tutto e dobbiamo rilanciare il comparto dell’edilizia che è quello che più immediatamente può dare respiro alla nostra economia”. Il governatore ha riferito che “per ogni miliardo investito nell’edilizia si creano 15mila posti di lavoro e 3 miliardi e mezzo di economia indotta”.