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Napoli – Ancora una volta è un Vincenzo De Luca a tutto spiano. L’intervento del governatore della Campania a margine del Meeting di Rimini è più infuocato che mai e nel mirino, neanche a dirlo, finisce adesso l’operato del leader leghista, responsabile dell’attuale crisi di governo: «Salvini ha raccolto la staffetta da Grillo nel diffondere volgarità nel nostro Paese e aggressività nel linguaggio, ha introdotto una variante che si può definire come il “Neanderthal style”», mette subito in chiaro il numero uno di Palazzo Santa Lucia. 
 
Nell’intervista rilasciata all’Adnkronos De Luca non usa mezzi termini nel fotografare la fase politica: «Se dobbiamo ragionare sul prossimo governo, dovremmo introdurre una discriminante estetica, chi va in giro con i giubbotti di pelle, con i giubbini “Michelin” e con i bermuda non può fare il ministro, chi va al Papeete Beach a torso nudo non può fare il ministro. E chi mostra nei comizi i rosari ancora peggio, deve andare all’Inferno, se lo portino via Satana e Barabba, come direbbe Cervantes». De Luca definisce pertanto il governo e la crisi politica innescata da Salvini «peggio di un circo equestre, molto peggio. Ci sono nel governo anche persone e leghisti che stimo, Giorgetti ad esempio è una persona seria e competente, Garavaglia è una persona perbene. Ma anche loro pagano le effervescenze di Salvini: credo che ci sia una insofferenza non espressa anche all’interno della Lega. Sarebbe bene che tutti, a cominciare proprio da Salvini, tornassero con i piedi per terra. La politica diventa allucinogena quando scatta il delirio d’onnipotenza e allora sono davvero guai». Il governatore della Campania si congeda con una riflessione sull’ipotesi di accordo tra i grillini e i democratici: «Governo Pd-M5S, ad oggi no, serve prima un’operazione verità con i grillini altrimenti per il Pd è un suicidio. Bene in politica i compromessi ma no al trasformismo», taglia corto il presidente della Regione.