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Napoli – Consueto appuntamento del venerdì con Vincenzo De Luca. In una settimana particolarmente calda, a meno di 24 ore dalla decisione di chiudere per 15 giorni le scuole, il presidente della Regione Campania ha fatto il punto della situazione, aggiornando sui contagi e sulle imminenti decisioni che saranno adottate per contenere la diffusione del Covid-19. Ecco i passaggi più significativi

LE PREMESSE

Non commenterò quanto detto e scritto in queste settimane. Non perderò tempo a rispondere a cose indegne. Siamo nel pieno della seconda ondata. I numeri sono di molto maggiori rispetto a marzo e aprile ma le condizioni dei contagiati è diversa. Non bisogna illudersi: a mano a mano che ci avviciniamo all’inverno e che si alza l’età media dei contagiati andremo incontro a un peggioramento della malattia.

Le mezze misure non servono più a niente. Responsabile prendere oggi decisioni difficili e non aspettare oltre. L’Italia si è uniformata nel contagio. Con le aperture di maggio, la ripresa della mobilità, si è rimescolata l’Italia. In questo quadro, la Campania è la Regione più esposta e questo perché siamo il territorio con la maggiore densità abitativa del Paese. Questa criticità ci obbliga a prendere decisioni prima degli altri e in maniera più rigorosa rispetto agli altri.

Guai a noi se perdiamo il controllo sull’area metropolitana di Napoli. Nei mesi passati siamo riusciti a garantire l’elemento di sicurezza per i nostri concittadini. L’obiettivo fondamentale quando parliamo di sicurezza e tutela della salute è impedire che le persone perdano la vita.

Da questo punto di vista abbiamo avuto risultati importanti: in Campania, fino a oggi, abbiamo registrato 487 decessi. Nel Veneto sono stati 2226 decessi, in Emilia e Piemonte oltre 4mila, in Lombardia 17mila decessi. Noi dobbiamo fare di tutto per mantenere questo livello dei decessi per numero di abitanti. Ora dobbiamo fare attenzione perché la situazione rischia di essere compromessa.

La prima decisione ha riguardato iniziative di prevenzione: nei due mesi alle spalle è stato fatto un lavoro di prevenzione che non ha fatto nessuna regione d’Italia. Primi a rendere obbligatorio uso mascherina anche all’esterno, come poi fatto da altre regioni e dal governo. Abbiamo ritardato l’inizio dell’anno scolastico per fare test sierologici a 90% del personale scolastico. Abbiamo deciso di comprare termoscanner e dare un contributo per acquistarlo; abbiamo deciso di chiudere i bar alle ore 23. Siamo stati i primi ad avviare la campagna per i vaccini antinfluenzali: già oggi il numero di vaccinati è di circa 130mila persone.

IL DATO DI OGGI

Il dato di oggi è di 1261 positivi su oltre 14mila tamponi.

LE DECISIONI DIFFICILI

In queste condizioni abbiamo deciso ieri di fare un’ordinanza con cui sono state prese decisioni difficili da prendere. Quando prendiamo certe decisioni non lo facciamo mai a cuor leggero. Ci pensiamo non una ma cento volte.

Saputo di aver sforato i mille contagi, ieri abbiamo passato l’intera giornata a impostare l’ordinanza, a cercare la cosa più utile da fare, a immaginare le ricadute sulle famiglie e sui cittadini.

Quello che decidiamo oggi avrà i suoi effetti tra venti giorni. Ma queste decisioni vanno prese oggi. Vi prego di comprendere che quando prendiamo certe decisioni è per l’interesse delle nostre famiglie. Ci assumiamo responsabilità grosse.

SCUOLA

Abbiamo deciso non di chiudere ma di fare didattica a distanza per 15 giorni per cercare di contenere l’ondata di contagio. Non ci sono priorità quando ci sono certi numeri. E’ l’insieme delle decisioni che può produrre risultati. Vogliamo ridurre al massimo le occasioni di assembramento e cercare di frenare la mobilità e il contagio sui mezzi di trasporto. La scuola è un tema delicatissimo: non risponderò a nessuno. Problema più grosso è all’esterno delle scuole, nei momenti di ingresso e uscita dei ragazzi.

Ci rendiamo conto dei problemi che si creano. Questa misura era necessaria. Abbiamo due settimane per arricchire i piani di trasporto coinvolgendo le società private per evitare congestioni di studenti. Sono stati destinati già 4milioni di euro per potenziare il trasporto privato e dare una mano ai comuni che non ce la fanno. Lunedì riunione importante in regione. Puntiamo all’aumento di un terzo delle corse. Ragioneremo anche di ingressi e orari differenziati, anche tra mattina e pomeriggio.

ASILI

Sollecitiamo il governo a concedere congedi parlamentari per i genitori di bambini che frequentano gli asili.

MOVIDA

Preso decisioni – e altre le prenderemo nelle prossime ore – per le attività che favoriscono assembramenti.

Attività che non hanno posti a sedere saranno vietate. Deve essere bloccata la movida. Appelli alla responsabilità non servono.

HALLOWEEN

Per il weekend di fine ottobre, in concomitanza con Halloween, chiuderemo tutto alle 22. Halloween è monumento all’imbecillità. Ci sarà coprifuoco. Se possibile, bloccheremo anche la mobilità.

MATRIMONI E CERIMONIE

Tutte occasioni di contagio, tutte bloccate: matrimoni, battesimi, comunioni, cortei al funerale.

AIUTI

Servono misure utili ad aiutare il reddito per le aziende che andranno in difficoltà per le chiusure.