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Napoli – Consueta conferenza stampa del venerdì pomeriggio per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Il tema principale affrontato da De Luca è stato quello del progressivo aumento di contagi da coronavirus in Campania e nel resto del Paese. Il Presidente della Regione si è mostrato decisamente preoccupato: “Noto un generale clima di rilassamento, se si continua in questo modo rischiamo di vanificare mesi e mesi di sacrifici”. 

“Quando il governo scelse la riapertura di tutte le attività – ha proseguito De Luca – lo fece per condivisibili necessità di carattere economico, sociale e anche psicologico. Tutti sapevano che, dopo la riapertura, ci sarebbe stato un incremento di casi. Ciò che non è tollerabile è che sembra stia venendo meno il senso di responsabilità dei cittadini nel tenere atteggiamenti corretti. Dobbiamo tornare tutti ad avere senso di responsabilità, altrimenti il rischio è di non arrivare nemmeno a settembre”.

Dopo il monito, De Luca ha annunciato che nel pomeriggio ci sarà una riunione della Task Force della Regione Campania per fare il punto sulla situazione epidemiologica.

Poi De Luca è tornato a mostrare il pugno duro: “Se nei prossimi giorni non vedremo un calo significativo dei contagi e, soprattutto, una collaborazione da parte dei cittadini saremo costretti a prendere decisione drastiche. Non escludo, in questo senso, di dover emettere nuove ordinanze”. 

“Le mascherine sono obbligatorie nei luoghi chiusi – ha sottolineato ancora De Luca -, nei negozi, nei supermercati e su tutti i mezzi pubblici. Se qualcuno dovesse salire su un treno in Campania sprovvisto di mascherina sarà fatto scendere. Allo stesso modo, se qualcuno dovesse trovarsi in un negozio privo della mascherina provvederemo alla chiusura dell’attività commerciale”. 

Infine, per ciò che concerne la situazione sanitaria, De Luca – facendo riferimento a una relazione redatti dagli epidemiologi al lavoro per la Regione – ha evidenziato come l’accensione di nuovi focolai sia imputabile per la maggior parte a un “contagio da importo. L’origine dei focolai è spesso dovuta a origine esterna, legata alla presenza o all’arrivo di cittadini da paesi stranieri. In Campania a oggi l’indice Rt è di poco inferiore a 1, questo ci deve far tenere altissima la guardia”. 

Poi l’attenzione si è spostata su questioni di carattere economico e sociale. Una stoccata De Luca l’ha lanciata a quegli organi di informazione (in relazione alla polemica montata sulle affermazioni del Presidente sulla gestione dell’emergenza in Lombardia) che, a suo giudizio, “sono attirati dal pettegolezzo e dalle chiacchiere e non parlano, ad esempio, del piano socio-economico da 1 miliardo di euro messo in campo dalla Regione”. 

In seguito la precisazione sui saldi: “Ho ascoltato polemiche prive di senso sull’apertura posticipata dei saldi. Si tratta di una mia decisione, in seguito a una richiesta formulata alla Conferenza delle Regioni che chiedeva autonomia nella scelta delle date”

Infine, dopo aver fatto una carrellata delle opere pubbliche realizzande o realizzate, De Luca ha rinnovato l’impegno a smaltire tutte le ecoballe stipate a Taverna del Re: “Stiamo procedendo alla realizzazione di un impianto allo Stir di Caivano che sarà decisivo per l’eliminazione delle ecoballe. Ad oggi abbiamo rimosso 800 mila tonnellate di rifiuti su oltre 4 milioni di tonnellate. Con l’impianto di Caivano ne smaltiremo almeno un’altra tonnellata e, da qui a un anno e mezzo, le avremo completamente rimosse”.

Poi, inevitabile, la frecciata a Salvini: “Abbiamo un piano rifiuti che è all’avanguardia in Italia sul piano ambientale. Mentre qualcuno veniva dal Nord a dire che dovevamo costruire 5 termovalorizzatori, senza sapere dove e con quali soldi, noi non abbiamo previsto la costruzione di nessun termovalorizzatore”.

In chiusura quello che è diventato un po’ il mantra comunicativo del Presidente De Luca: “Sono convito che abbiamo determinato tutte le condizioni per realizzare in Campania un vero e proprio miracolo economico”.