“Il clima nel nostro paese e nel mondo è di drammatica passività. Il risultato di questi anni di guerre è che il mondo si è abituato alla violenza e alla morte. Si è creato un clima tale di assuefazione che se qualcuno aprisse i campi di concentramento come ad Auschwitz probabilmente non ci sarebbe più nessuna reazione. Questo è il mondo che stiamo costruendo”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Fb.
“A Gaza ogni giorno dalle 25 e 70 persone muoiono di fame, di sete ma anche per i colpi di mitra quando vanno a procacciarsi un sacco di farina. Ormai queste cose non fanno più notizia. Io non ce la faccio più a vedere i bimbi di Gaza come i bimbi di Auschwitz”, ha sottolineato.
“Quelli che erano gli anticorpi maturati in un lungo processo di civilizzazione rispetto alle uccisioni, agli stermini li abbiamo persi – ha concluso – cominciamo ad essere narcotizzati rispetto alle immagini della violenza”.
“A Gaza ogni giorno dalle 25 e 70 persone muoiono di fame, di sete ma anche per i colpi di mitra quando vanno a procacciarsi un sacco di farina. Ormai queste cose non fanno più notizia. Io non ce la faccio più a vedere i bimbi di Gaza come i bimbi di Auschwitz”, ha sottolineato.
“Quelli che erano gli anticorpi maturati in un lungo processo di civilizzazione rispetto alle uccisioni, agli stermini li abbiamo persi – ha concluso – cominciamo ad essere narcotizzati rispetto alle immagini della violenza”.
“Nessuno si permetta di parlare della civiltà occidentale. Nessuno parli in occidente di democrazia e di diritto. Non siamo degni di parlarne”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Fb, in merito ai conflitti in atto.
“Siamo tornati allo stato di natura, quello in cui eravamo animali che si confrontavano sulla base della forza. Siamo tornati a quello, non vi sono più regole, leggi, valori umani – ha sottolineato – non vi è più un livello adeguato di civiltà umana. C’è ormai uno stato di natura, decide chi ha la forza e nessuno lo ferma”.
Poi, in merito alle diverse posizioni espresse sul conflitto Israele-Iran, De Luca chiama in causa tra gli altri il cancelliere tedesco Merz, “lo spilungone che ha tra i capelli un nido di quaglia”. “Dovevamo aspettare lui per sentire idiozie – ha sottolineato – dovremmo ricordare a Merz, il quale sostiene che Israele ha il diritto di esercitare una sorta di vendetta storica per lo sterminio degli ebrei, che chi ha sterminato 6 milioni di ebrei non sono stati i palestinesi e gli iraniani ma i nazisti tedeschi e i fascisti italiani”.
“Siamo tornati allo stato di natura, quello in cui eravamo animali che si confrontavano sulla base della forza. Siamo tornati a quello, non vi sono più regole, leggi, valori umani – ha sottolineato – non vi è più un livello adeguato di civiltà umana. C’è ormai uno stato di natura, decide chi ha la forza e nessuno lo ferma”.
Poi, in merito alle diverse posizioni espresse sul conflitto Israele-Iran, De Luca chiama in causa tra gli altri il cancelliere tedesco Merz, “lo spilungone che ha tra i capelli un nido di quaglia”. “Dovevamo aspettare lui per sentire idiozie – ha sottolineato – dovremmo ricordare a Merz, il quale sostiene che Israele ha il diritto di esercitare una sorta di vendetta storica per lo sterminio degli ebrei, che chi ha sterminato 6 milioni di ebrei non sono stati i palestinesi e gli iraniani ma i nazisti tedeschi e i fascisti italiani”.