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C’è una sola nazione capace di viaggiare a due velocità completamente diverse. Una che arranca tra lavoro precario, chiusura delle attività, affanno nell’arrivare a fine mese e un’altra che si prepara a ‘benedire’ questo nuovo Governo e la vecchia idea che finalmente si può realizzare. E’ in arrivo il rinnovo dei contratti statali e con esso previsto anche un aumento medio di stipendio di 107 euro al mese. Il ministro Brunetta, inoltre, ha in mente di inserire anche due bonus: uno per le eccellenze e uno per l’innovazione. Ma non sono cumulabili, chi ottiene il primo non può avere il secondo e viceversa. Qualcuno potrebbe anche storcere il naso per questo distinguo. L’obiettivo è quello di aumentare le performance dei lavoratori statali, dargli una spinta psicologica attraverso obiettivi da centrare e un aumento da mettere in tasca.

Come detto, un’idea che arriva da lontano: l’aumento era già stato previsto da un po’ ed ha nel ministro Madia la fonte, Brunetta ha solo preso l’idea e inserito i due bonus. Uno riguarda il personale e sarà assegnato dopo che l’amministrazione avrà stilato una graduatoria di merito, l’altro toccherà al miglior progetto realizzato e verrà assegnato da un organismo indipendente di valutazione della performance. Insomma c’è una buona fetta che si sfrega le mani e ce n’è un’altra, ancora più corposa, che intanto aspetta di avere soldi freschi da mettere in casse vuote da un po’.