- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Salerno – In data odierna, ufficiali di PG in servizio presso il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura, nei confronti di 18 soggetti indagati, di cui 9 in custodia in carcere e 9 in custodia domiciliare, per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, avviata in seguito al sequestro di tabacchi lavorati esteri presso il porto di Salerno, nel mese di marzo 2018, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha consentito di risalire ad una strutturata organizzazione, operante nelle province di Napoli  e Salerno e composta da soggetti già gravi da precedenti specifici.  In particolare, anche attraverso il ricorso ad intercettazioni telefoniche e telematiche, corroborate da riscontri eseguiti sul territorio, è stato possibile individuare un collaudato sistema di approvvigionamento di sostanze psicotrope, che vedeva impegnati gli indagati in continue e serrate trattative con diversi fornitori di nazionalità estera,  interessati al trasferimento di cocaina dai Paesi del Sud America.  Sulla scorta di tali risultanze, è emerso che l’associazione si era dotata di una struttura contraddistinta da una precisa intento di intrattenere rapporti con i fornitori, oltre che a impartire dall’alto disposizioni agli affiliati; un soggetto a cui era affidata la “gestione operativa”, attraverso il raccordo dei vari sodali; faccendieri dediti alla ricerca di contatti all’interno del porto Salerno o comunque in grado di come le modalità per consentire l”uscita” della droga dagli spazi doganali.

Quanto sopra ha trovato conferma nei diversi modi operandi utilizzati dagli indagati per eludere i controlli di “routine” effettuati presso lo scalo portuale di Salerno. Nello specifico, si possono citare i metodi: “impresa/impresa” coerenti nel reperimento di ditte di spedizione e  di destinazione compiacenti con le quali predisporre idonea documentazione di supporto in modo da trasportare la merce illecita occultata in un carico di copertura all’interno di un container, che una volta giunto al porto di Salerno, è stato richiamato proprio dalla ditta di destinazione; “ripp off” ovvero il recupero del narcotico in maniera furtiva mediante ingresso non autorizzato all’interno dello scalo marittimo e prelievo dei borsoni nascosti all’interno di container.  stupefacente non si sono concretizzate per eventi sopravvenuti e/o perché in fase di trasferimento sono intervenute problematiche organizzative, il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia economico di Salerno è riuscito a sottoporre a sequestro nel porto dello stesso capoluogo, nel mese di marzo del 2019, oltre 18 kg di cocaina proveniente via mare dal sud America occultati all’interno della fonte del vano motore di un container  frigo.

Sono stati, inoltre, ricostruiti svariati tentativi di recupero/importazione di sostanze stupefacenti per i quali sono stati acquisiti elementi probatori a carico di n.  37 soggetti, alcuni dei quali dimoranti al di fuori del territorio nazionale.  Tra gli indagati figurano peraltro soggetti già sottoposti agli arresti domiciliari nell’ambito di altri procedimenti penali.  Nello specifico, l’organizzazione: (1) è stata contattata per il recupero di un carico di 32 kg di cocaina, occultati all’interno di un container proveniente dalla Colombia e destinato al porto di Vado Ligure (SV).  A causa di disguidi organizzativi, il container lo stupefacente è stato reimbarcato verso un’altra destinazione;  (2) ha messo in piedi un tentativo di importazione di 1,5 kg di cocaina dal Sud America da recuperare sul territorio spagnolo.  Il trasportatore individuato per il viaggio Madrid – Saleno, però, ha disatteso l’accordo raggiunto con il gruppo criminale giusto il giorno precedente alla partenza;  (3) si è occupata del recupero di un carico di 157 kg di cocaina, proveniente da narco-trafficanti sud americani, transitato per il porto di Salerno e destinato ad un gruppo criminale di Torre Annunziata. La sostanza stupefacente nascosta a bordo della nave, non recuperata dal gruppo criminale, giungeva successivamente presso il porto canadese di Halifax, dove veniva sottoposta a sequestro dalle autorità locali; (4) ha avviato due trattative per l’importazione, sempre dal Sud America, rispettivamente di 1.000 kg e 200 kg di cocaina.  Nel corso delle complesse investigazioni è stata, altresi, ricostruita la cessione di 2 kg di cocaina, su impulso di due intermediari da soggetti del gruppo criminale ad uno di salentine, dietro pagamento del corrispettivo di 69.000 euro.  In relazione ad alcune delle trattative individuate è stata riscontrata pure la presenza sul territorio italiano di soggetti di nazionalità estera, invitati ad intervenire dalle consorterie fornitrici del narcotico, con l’obiettivo di portare a termine le operazioni di cessione. 

 

1. ALFANO Giuseppe ‘91 carcere
2. BATTIPAGLIA Gabriele ‘67 carcere
3. CAMORANI Luigi ‘80 AA.DD.
4. CAMORANI Raffaele ‘86 AA.DD.
5. CRISPO Giuseppe ‘84 AA.DD.
6. DE GAETANI Salvatore ‘83 AA.DD.
7. DI NAPOLI Ciro ‘40 AA.DD.
8. D’AMORE Geraldo ‘77 AA.DD.
9. ESPOSITO Giovanni ‘87 carcere
10. FEDERICO Luigi ‘90 carcere
12. MASULLO Alfonso ‘67 carcere
13. MAURO Andrea ‘74 carcere
14. PASSAMANO Mario ‘73 carcere
15. RILIEVO Biagio ‘86 AA.DD.
16. SALVI Francesco ‘62 AA.DD.
17. SOMMA Salvatore ‘65 AA.DD.
18. VERDEZZA Raffaele ‘58 carcere