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E’ di due arresti, un divieto di dimora in Italia, un divieto di esercitare attività d’impresa per 12 mesi, e il sequestro di beni per 1,2 milioni di euro, ritenuti il frutto di estorsione e bancarotta, il bilancio di un’operazione della Guardia di finanza di Bergamo che ha permesso anche di sequestrare 25 chili di droga, ulteriori contanti e persino una limousine. I militari hanno fatto luce su una presunta organizzazione criminale composta da italiani e albanesi, attiva in Lombardia e in altre regioni italiane. Le accuse comprendono traffico di sostanze stupefacenti, furti e rapine in villa, sfruttamento della prostituzione, estorsione, ricettazione, bancarotta fraudolenta e detenzione illegale di armi.
Il blitz, coordinato dalla Procura di Bergamo, ha portato oggi all’esecuzione delle quattro misure cautelari. Le indagini sono partite dall’analisi di alcune società bergamasche che operano nel settore del noleggio auto e del tuning. Le vetture, spesso noleggiate senza contratto né tracciabilità, secondo l’accusa venivano modificate con interni rifatti, vetri oscurati e vani nascosti, per trasportare droga, contanti e facilitare reati come estorsioni, rapine e sfruttamento della prostituzione.
 Durante le perquisizioni i finanzieri hanno sequestrato oltre 500mila euro in contanti, 25 kg di cocaina e hashish (dal valore stimato di 450 mila euro), e un lussuoso furgone Mercedes Limousine utilizzato per accompagnare le prostitute. Oltre ai reati diretti, l’indagine ha rivelato un passivo fallimentare di circa tre milioni di euro e il drenaggio illecito di fondi societari per oltre un milione di euro. Inoltre, la società di noleggio coinvolta avrebbe accumulato sanzioni stradali per circa 120 mila euro, mai attribuite ai reali trasgressori.