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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato, a maggioranza, la proposta di legge che apporta modifiche alla legge regionale 11 novembre 2024 e alla legge regionale 7 agosto 2014, per introdurre un diverso termine per ‘neutralizzare’ la causa di ineleggibilità per i sindaci che hanno intenzione di candidarsi alle elezioni regionali.
 
La proposta, è stata avanzata dai capogruppo regionali del Pd, Mario Casillo; “Azione-Per,PRI” Pasquale Di Fenza; “Gruppo Misto”, Corrado Matera; “De Luca Presidente a testa alta con De Luca”, Carmine Mocerino; “Italia Viva”, Tommaso Pellegrino e “Partito Socialista Italiano-Campania Libera-Noi di Centro-Noi Campania”, Giovanni Porcelli.
    
Il termine, così come già anticipato da Anteprima24.it, viene ridotto da 90 a 60 giorni, “poiché il termine maggiore potrebbe costituire – è stato spiegato in aula – una eccessiva compressione delle prerogative dell’elettorato passivo. Pertanto, la riduzione a 60 giorni di tale termine appare sicuramente più rispondente al principio di ragionevolezza”.
 
Una legge che è stata fortemente contestata in aula sia dal gruppo della Lega e dai Fratelli d’Italia. Per Nunzio Carpentieri non “viene tenuto conto del prezioso contribuito dato dai sindaci; a tutti i sindaci campani va dato il diritto a candidarsi ed essere eletti”.