Puntata 7
Il caso Sangiuliano-Boccia (LEGGI QUI) entra sempre più nel vivo, nel racconto in esclusiva alla nostra testata della protagonista.
Si è parlato tanto degli occhiali Ray-Ban Meta della Boccia.
Ma la verità qual è?
La Boccia chiarisce: è appassionata di fotografia e video, ama immortalare i momenti delle sue giornate senza avere occhi e mani sempre impegnati. Così acquista dispositivi come GoPro, occhiali e altri strumenti.
Gli occhiali li ha comprati in un’ottica accanto al Parlamento, li ha usati solo due giorni e ha ripreso soltanto alcune sale vuote di Palazzo Montecitorio.
Foto e video mai nascosti, pubblicati dalla stessa Boccia sui suoi profili social.
Mai usati in compagnia dell’ex ministro.
Mai usati al Ministero della Cultura.
Eppure la stampa ha costruito un caso, titoloni da “grande scoop”, quando in realtà… non c’era nulla da scoprire.
Un danno enorme, costruito con articoli che hanno raccontato una realtà diversa.
Il giornalista osserva: “Questo è estorsione a mezzo stampa. Siamo oltre, sul delinquenziale.”
E a proposito di “bugie di Stato”, la Boccia rivela un dettaglio clamoroso sulla chiave d’oro di Pompei.
• Prima, Sangiuliano dichiara a La Stampa che la chiave era al ministero, regolarmente protocollata.
• Poi, in una lettera al sindaco di Pompei e al capo di gabinetto, cambia versione: ammette di non conoscerne il reale valore, di aver pensato di trattenerla e pagarla, ma in realtà quel bene non era nella sua disponibilità.
Un ministro della Repubblica può mentire così spudoratamente?
Può mentire agli italiani in un’intervista pubblica?
Se non ci fidiamo delle istituzioni, di chi possiamo fidarci?
Le chat tra Boccia e Sangiuliano – le stesse acquisite dalla magistratura – diventano decisive.
Se davvero non aveva nulla da nascondere, perché non metterle a disposizione dei giudici?
Perché avvalersi dell’immunità parlamentare?
Forse perché da quelle chat emergerebbe che conosceva il reale valore della chiave?
Un ex ministro, un intero partito, poteri forti che pensano di poter prendere in giro gli italiani.
Ma quanto ancora il popolo deve subire bugie spacciate per verità?