La decisione della Corte di Cassazione segna un nuovo passo importante nel percorso verso la verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dagli avvocati difensori di Lazzaro Cioffi e Giovanni Cipriano, confermando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti. Le misure cautelari sono state annullate per un vizio di forma, e non per questioni di merito, con rinvio al Tribunale del Riesame per un nuovo esame complessivo degli elementi indiziari. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore accoglie la decisione con fiducia e senso di responsabilità, sottolineando come la Cassazione abbia ribadito la solidità del quadro accusatorio.
“La Cassazione ha rigettato i ricorsi di due imputati nell’omicidio di nostro fratello Angelo, Lazzaro Cioffi e Giuseppe Cipriano, esprimendosi chiaramente: ‘Ci sono gravi indizi’. Durante questi mesi attorno al giudizio della Cassazione si è creata molta enfasi, ma i fatti sono nelle 80.000 pagine elaborate dalla Procura Antimafia di Salerno. Nessuno le ha lette completamente, nemmeno i giornalisti. Noi siamo tranquilli, semplicemente perché sappiamo chi ha fatto le indagini: la Dott.ssa Rosa Volpe, il Dott. Marco Colamonici e il Dott. Giuseppe Borrelli. Tante volte abbiamo incontrato questi uomini dello Stato e mai, e poi mai, abbiamo avuto il minimo dubbio sul loro operato. Voi pensate che queste personalità possano mettere a rischio il proprio modo di essere Stato? Non avete capito niente.” Lo dichiara Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
“Nonostante un processo in corso ad Acciaroli, i soliti quattro continuano a credere e a diffondere notizie false, come accade ormai da quindici anni. La verità sull’uccisione di Angelo è raccolta in uno spazio di cento metri dalla sedia dove era seduto la sera del 5 settembre 2010, alle ore 21.07. Forse non vi è chiaro il reato: depistaggio. Ringraziamo la magistratura e le forze dell’ordine per la tenacia e la competenza con cui stanno portando avanti questa indagine complessa. Lo Stato, ancora una volta, ha dimostrato di essere Stato.” Così Massimo Vassallo, Vicepresidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
La Fondazione ribadisce il proprio impegno costante nel percorso di giustizia e legalità, rinnovando la fiducia nella magistratura e nelle istituzioni che da anni lavorano per fare piena luce sull’omicidio del sindaco di Pollica.
“Il sacrificio di Angelo – concludono Dario e MassimoVassallo – è il faro che guida la nostra azione. Non ci fermeremo finché ogni responsabilità non sarà chiarita e la verità completamente affermata.”