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Ci sarebbero lavori abusivi dietro le due frane  che si sono verificate domenica mattina, 26 luglio in località Laurito del Comune di Positano. Due cedimenti, a breve distanza l’uno dall’altro dal costone roccioso affacciato sul mare che non sono passati inosservati ai numerosi bagnanti che hanno filmato e diffuso sul web le immagini, oltre alla capitaneria di porto che si è messa subito al lavoro per capire cosa fosse accaduto dopo aver verificato che non ci erano stati per fortuna danni e vittime. A destare curiosità ed insospettire la guardia costiera il fatto che si trattasse di una frana particolarmente “polverosa”, circostanza incongruente con un costone roccioso.

Scattate le indagini, una seconda unità operativa è stata inviata a monte del costone. In ragione dei controlli, i militari operanti hanno rinvenuto una costruzione abusiva con lavori ancora in corso ed una macchina per la frantumazione delle rocce, occultata con un telo mimetico, al fine di impedirne l’individuazione con osservazione aerea.

Pertanto, sotto la guida dalla Procura della Repubblica di Salerno, si è operata una prima ricostruzione dell’accaduto che ipotizza, molto ragionevolmente, che la frana sia stata causata dallo smottamento del materiale di risulta polverizzato ed accumulato, in sensibile quantità, a monte del costone. Si è quindi provveduto all’immediato sequestro dei manufatto abusivo ed a mettere sotto sequestro anche il costone roccioso di circa 6.000 mq oggetto della frana.

Nella giornata di ieri, è stato anche eseguito un sorvolo con un elicottero della Guardia Costiera al fine di raccogliere ulteriori elementi investigativi. Ad oggi, sono stati scoperti ulteriori immobili abusivamente costruiti per un totale di circa 200 mq.