Tempo di lettura: 3 minuti

Negli ultimi anni il fenomeno delle frodi creditizie è in forte aumento, con attuazione di strategie altamente sofisticate che colpiscono le aziende, e le persone, con modalità che spesso passano inosservate, se non a danno compiuto.

La crescente digitalizzazione dei servizi finanziari ha senza dubbio portato dei vantaggi in termini di velocità e comodità aprendo, allo stesso tempo, nuove vulnerabilità sfruttate con abilità da truffatori sempre più esperti. È indubbio che le imprese debbano rivolgersi ad esperti del settore, come per esempio un credit bureau, per contrastare le frodi, ottimizzare i processi di un eventuale prestito ed effettuare una verifica sulle identità.

Approfondiamo meglio l’argomento.

Che cosa si intende per frode creditizia?

 

La frode creditizia si verifica quando un soggetto, utilizzando informazioni personali altrui in modo illecito, ottiene un finanziamento, un prestito, una carta di credito o qualsiasi altro tipo di prodotto finanziario. In tal senso un credit bureau è un alleato che aiuta a effettuare un controllo completo sui dati e contrastare una possibile frode, proprio perché il truffatore si finge qualcun altro per ottenere accesso a denaro o linee di credito.

Esistono diverse modalità per mettere in atto tali frodi ai danni delle aziende o le persone. Una tra le più comuni è il furto d’identità, in cui il malintenzionato utilizza i dati sensibili della vittima (come il codice fiscale, il numero di documento, un indirizzo o delle buste paga false) per avanzare richieste a nome suo.

Un’altra tecnica in forte crescita è quella dell’identità sintetica, che consiste nel combinare dei dati reali e/o inventati per costruire un’identità “plausibile”, difficile da tracciare.

Il risultato è che la vittima scopre la frode nel momento in cui riceve dei solleciti di pagamento per dei debiti mai contratti, o peggio, quando viene segnalata come cattivo pagatore.

Come riconoscere una frode creditizia?

 

Riconoscere una frode creditizia per tempo, prima che si attui un effetto domino devastante, non è per niente facile. Avvalendosi dell’aiuto da parte di esperti, come quelli del credit bureau di Experian, le possibilità di non cadere in trappola sono altissime.

Tra i segnali d’allarme che non dovrebbero mai essere sottovalutati, segnaliamo i seguenti:

  • movimenti sospetti sul conto bancario o sulla sezione “posizioni aperte” del profilo creditizio;
  • ricezione di documenti di un finanziamento mai richiesto;
  • contatti diretti da parte degli istituti finanziari, con domande su un possibile prestito;
  • lettere di sollecito o avvisi di mancato pagamento di debiti inesistenti;
  • cambiamenti repentini del proprio punteggio creditizio.

Prestare attenzione ai campanelli d’allarme di cui sopra e rivolgersi a professionisti, può aiutare a contrastare una possibile frode in atto.

Le frodi sono in aumento?

 

Secondo i dati riportati da Experian, azienda leader nel settore dei dati e della prevenzione delle frodi, il panorama delle minacce digitali si sta evolvendo rapidamente e in modo preoccupante. Uno studio condotto da Forrester Consulting evidenzia come le perdite aziendali legate a comportamenti fraudolenti siano in crescita, complice l’emergere di nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI).

Questo strumento, se da un lato porta innovazione, dall’altro viene sfruttato da reti criminali strutturate per realizzare vari attacchi sofisticati, come la creazione di identità false e contenuti deepfake.

Il 73% degli intervistati a livello globale, e una percentuale ancora più alta in Italia, ritiene che la GenAI abbia modificato in modo permanente lo scenario delle frodi. Le aziende faticano a riconoscere gli attacchi basati su questa tecnologia e a valutarne l’impatto economico.