Nei primi quattro mesi del 2025 le entrate erariali derivanti dal gioco hanno superato quota 2 miliardi di euro, secondo i dati ufficiali diffusi dal Conto riassuntivo del Tesoro. Il valore complessivo si è attestato a 2,3 miliardi di euro tra gennaio e aprile, certificando un incremento notevole rispetto allo scorso anno, e rafforzando il ruolo del settore come fonte di gettito per le finanze pubbliche. Le informazioni fornite dalla Ragioneria Generale dello Stato consentono di analizzare, nel dettaglio, la distribuzione delle diverse componenti che hanno contribuito al totale.
I numeri del Conto riassuntivo del Tesoro
Il prelievo sugli apparecchi da gioco ha inciso in maniera determinante con un apporto superiore a 1,8 miliardi di euro. Questa voce, da sola, rappresenta la parte prevalente delle entrate e indica il peso delle macchine da intrattenimento all’interno del comparto. Un contributo rilevante è giunto anche dalla vendita dei biglietti delle lotterie istantanee, che ha generato dei ricavi superiori a 594 milioni di euro nel quadrimestre in esame. Si tratta di un risultato che conferma la stabilità di questa categoria, e la sua capacità di produrre flussi costanti per lo Stato.
Tra le altre componenti spicca l’imposta unica applicata ai giochi di abilità con aliquota al 40 per cento, che ha garantito un gettito pari a 191 milioni di euro. A questa voce si affiancano i ricavi derivanti dalle concessioni della rete telematica, che hanno totalizzato circa 162,7 milioni di euro nello stesso periodo.
Il web, fra le altre cose, oggi rappresenta una quota importante delle entrate erariali complessive provenienti dal gambling. La rete può anche fornire diversi consigli utili agli appassionati, come nel caso delle recensioni che il team di Amat Taranto pubblica regolarmente sul proprio blog. Tornando ai dati, grande successo anche per le vincite al gioco del Lotto, soggette ad una ritenuta del 6 per cento, e che hanno portato nelle casse dello Stato altri 216 milioni di euro.
Gli altri dati sul gettito del gioco
La vendita dei biglietti per le lotterie nazionali continua a rappresentare una fonte molto cospicua, sebbene il dettaglio numerico sia meno elevato rispetto ad altre categorie. Anche il Bingo ha contribuito pesantemente, con un gettito superiore a 61 milioni di euro tra gennaio e aprile 2025. Una voce distinta riguarda le imposte sugli affari che, nel caso specifico dei giochi di abilità, hanno inciso per il 25 per cento, corrispondente a 114 milioni di euro. I proventi complessivi delle attività di gioco hanno invece toccato quota 140,1 milioni di euro. Il Lotto e in generale le lotterie ad estrazione continuano ad offrire un contributo decisivo per le casse statali.
Dall’analisi emerge inoltre che i contributi versati dai concessionari allo Stato hanno totalizzato circa 370 mila euro: una cifra ridotta rispetto alle altre voci, ma comunque impattante se inserita nel quadro complessivo delle entrate fiscali. Il ruolo del Conto riassuntivo del Tesoro, in definitiva, diventa fondamentale per la trasparenza e la tracciabilità delle entrate erariali. Ciò avviene perché tali report consentono di individuare i principali canali di afflusso di risorse nelle casse pubbliche.