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Nuovo incontro fra Governo e Regioni in vista dei prossimi provvedimenti per l’emergenza Covid. Il ministro Gelmini ha annunciato che “per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì”. Resta il sistema a fasce, l’obiettivo è evitare il lockdown generalizzato. Già domani sarà consegnata una prima bozza del prossimo Dpcm e si lavora a una graduale riapertura dei luoghi di cultura. Speranza ha avvertito che “c’è una crescita dei casi” e perciò è necessario “non allentare le misure adesso“. Ma Salvini attacca: “Mi rifiuto di pensare ad altre settimane e mesi di chiusura, se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani. La parola al buon senso, i sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano rischi“.

Erano 6 una settimana fa, ma salgono a 8 intanto, le regioni che superano la soglia critica del 30% dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. E’ quanto si apprende dal monitoraggio pubblicato sul portale dell’Agenas. L’allarme arriva del Gimbe: “Dopo 4 settimane di stabilità, si registra un’inversione di tendenza con un incremento che, a livello nazionale sfiora il 10%“. Il commissario Arcuri riferisce che da lunedì 22 febbraio sono state effettuate in media oltre 100 mila somministrazioni al giorno e Speranza sottolinea che “si può ancora accelerare“. Il governatore della Lombardia Fontana chiede la consegna immediata dei vaccini nelle zone dove il virus è in crescita. Il sindaco di Napoli De Magistris paventa il ritorno in zona rossa.